Itinerario breve ma non banale, riferito a escursionisti esperti nei fuori sentiero, possibilmente conoscitori della zona e dotati di GPS (Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Emilia Romagna)
DATA: 11 novembre 2023
PARTENZA: Da Forlì (Emilia Romagna) prendiamo la SP.9 TER arrivando dopo 40,5 km a Premilcuore, quindi continuiamo a tenere la statale esattamente per circa altri 2,5 km arrivando in località Giumella, parcheggiamo sulla destra nell’ampio prato sotto la vecchia casa di Giumella ancora abitata (se procedessimo ad oltranza noteremmo sulla sinistra il ponte a schiena d’asino sul torrente Rabbi e le indicazioni per la turistica cascata Urlante)
Per la carta escursionistica scala 1:25000 Foglio 21-Alpe di San Benedetto, si ringrazia Monti Editore https://www.iga-cartografia.it/ Via Uberti, 9 – 47521 Cesena (FC) info@iga-cartografia.it - tel. 328-2279646
ITINERARIO: Case Giumella q.512 (Sotto il parcheggio erboso scorre il fosso di Giumella, noi ci portiamo alla vecchia casa ancora abitata e seguiamo il piccolo stradello che sale alla sua destra. Immediatamente si esaurisce al cancello di un’altra abitazione che dal parcheggio non vedevamo, quindi inerpichiamo a sinistra attraversando qualche fastidioso arbusto e insistiamo su terreno ripido e instabile puntando ai gradoni rocciosi che sovrastano la vecchia casa di Giumella. Si procede a vista individuando i punti deboli per superare i fascioni rocciosi, dopodiché ci compare l’alta recinzione di rete metallica proveniente dalla casa di Giumella e la costeggiamo in ripida salita parzialmente ostruita dalla vegetazione con direzione nord) - Recinzione q.630 (In questo punto la recinzione vira a sinistra, quindi evitiamo di seguirla e manteniamo la direzione N in salita puntando al crinale appena sopra di noi) - Cima q.668 (Il punto alto è quotato 668 metri dalle mappe, non vi sono indicazioni. Il crinale termina in questo punto quindi è logico ora seguirlo a sinistra con direzione NO mantenendoci sempre sulla parte alta) - Crinale q.714 (Il punto è quotato 714 metri da IGM E. Romagna oppure 704.1 metri da CTR E. Romagna. Arriviamo in una zona pianeggiante con fitta boscaglia che non da punti di riferimento, il crinale ora non è più definito e ci possono essere problemi di orientamento. Per mantenere il naturale proseguo del crinale dobbiamo virare a destra perché ora continua con direzione N, si avanza con molto disagio facendoci spazio nella bassa vegetazione, poi si riprende a salire più agevolmente ma sempre nel fitto bosco, nella incertezza manteniamoci sempre sul punto più alto) - Cresta q.760 (Quota da mappa IGM E. Romagna. Finalmente usciamo dal fitto bosco, poco prima sembra che sotto di noi ci sia un vecchio sentiero che non ci interessa, quindi ci appare la lunga cresta panoramica di roccia e sedimenti che camminiamo sempre mantenendo la naturale direzione N) - Torrione q.831 (Senza toponimo ma quotato 831metri da IGM E. Romagna. L’isolato risalto di roccia e sedimenti si erge sulla nostra cresta, è d’obbligo bypassarlo a sinistra sul ripido pendio, dalla parte opposta la cresta prende a innalzarsi su gradoni rocciosi e sedimenti ma con difficoltà modeste) - Forestale q.1000 (Nella parte conclusiva la cresta di gradoni rocciosi lascia posto a una macchia di rada boscaglia, dapprima ripidissima poi pianeggiante per andare innestarci d’obbligo sulla pista forestale: a destra dopo pochi metri e presso uno slargo c’è un bel punto panoramico sulla cresta appena risalita, noi seguiamo la forestale andando a sinistra) - Bivio q.980 (Biforcazione della pista: lasciamo la forestale principale e prendiamo quella a sinistra che cala alla casa Castellana) - Casa Castellana q.971 (Ora adibita a rifugio forestale, dopo la visita torniamo indietro) - Bivio q.980 (Riprendiamo a camminare sulla pista forestale) – Ricovero q.968 (Minuscolo casotto in muratura in pessime condizioni. Deviazione: lasciamo la forestale e prendiamo il sentiero CAI 401 dietro il ricovero) – Bivio q.1020 (Bivio con cartelli: a destra inizia il CAI 421 per Bocconi, noi andiamo dritto sul CAI 401) – Bivio q.1026 (Bivio con cartelli: a sinistra scende il CAI 319 che riporta sulla forestale sottostante, noi andiamo dritto con il CAI 401 che si sposta a destra entrando nel bosco) - Monte Mandria q.1042 (Il CAI 401 bypassa la cima transitando nel versante nord/ovest) – Bivio q.1018 (Cartelli: scartiamo il CAI 417 che sulla destra scende alla casa di Pian delle Tavole e stiamo a sinistra sul CAI 401 che sale verso monte Gemelli) - Bivio q.1160 (Cartelli: a sinistra scende il CAI 321 che prenderemo successivamente, andiamo avanti sul CAI 401 verso il monte Gemelli) - Monte Gemelli q.1207 (Cima anonima parzialmente coperta da alberi, in loco c’è un cippo di sasso, torniamo indietro) - Bivio q.1160 (Ora lasciamo il CAI 401 e prendiamo a destra il CAI 321 che scende) - Forestale q.995 (Al termine della discesa ci innestiamo sulla forestale, la seguiamo a sinistra) - Bivio q.998 (Bivio della forestale e innesto sul CAI 319: scartiamo quella a destra per Poggio Cavallaro, stiamo su quella principale che compie un tornante a sinistra) - Deviazione q.999 (Camminando sulla forestale contornata dalla appariscente parete di stratificazioni rocciose, arriviamo nel punto quotato 999 metri dalla mappa IGM E. Romagna dove la pista curva a sinistra. Noi la lasciamo e risaliamo l’alta sponda sulla destra che delimita il bordo della forestale, poi dalla parte opposta iniziamo scendere intraprendendo di fatto un crinalino con rada copertura boschiva, qualsiasi segno o indicazione è assente e si procede a vista con direzione est) - Sentiero q.900 (Il nostro crinalino si divide in due rami, in loco non ce ne accorgiamo e viene naturale tenere quello spostato a destra dove ci appare qualche muretto a secco. In ogni maniera anche se avessimo seguito il ramo a sinistra ci innestiamo d’obbligo su un vecchio sentiero, proviene dalla nostra destra dal rudere di ca’ Rusciolo e noi lo seguiamo a sinistra) - Deviazione q.908 (Scendendo il ramo destro ci eravamo leggermente allontanati dal crinale principale, più opportuno sarebbe stato seguire il ramo sinistro. In ogni modo ora il sentiero abbandonato scavalla il crinale boscoso e perde quota nel versante del fosso di Giumella, quindi lo lasciamo e andiamo a destra per riprendere a scendere sul nostro crinale con direzione E-SE, non ci sono punti di riferimento ma il passaggio tra gli alberi è agevole) - Quota 895 (Punto anonimo del crinale che è quotato 895 metri dalla mappa IGM E. Romagna, compaiono a intermittenza delle vecchie matasse di filo spinato abbandonate, testimonianza della volontà di costruire una recinzione mai portata a termine) - Cima q.863 (Continuando scendere il crinale si allarga in un’ampia depressione boscosa quotata 828.6 dalla CTR E. Romagna, insistiamo mantenendo la direzione e in breve ci aspetta una ripida ma breve salita giungendo sulla cima senza toponimo quotata 863 metri da IGM E. Romagna, in loco ci sono due minuscoli cippi di sasso. Avanziamo in falsopiano, poi riprendendo a scendere usciamo dal bosco con il crinale che diventa brullo, caratterizzato da pietre sparse, sedimenti e radi cespugli) - Ponte Nuovo q.767 (Toponimo e quota da mappa CRT E. Romagna, il punto sul crinale è anonimo e passa inosservato) - Quota 756 (Siamo nella parte terminale del brullo crinale di pietre sparse e sedimenti quotata 756 metri dalla mappa IGM E. Romagna. Ora dobbiamo necessariamente calare nel pendio entrando nella macchia di arbusti e modificando la traiettoria fin qui mantenuta da SE a E, come sempre si procede a vista su terreno selvaggio) - Case Giumella q.512 (Nella parte conclusiva della discesa dobbiamo porre particolare attenzione, in lontananza ci compare il ponte a schiena d’asino sul torrente Rabbi. La discesa diventa particolarmente ripida e poco gradevole, procediamo a vista e per intuito virando a sinistra verso la casa di Giumella anche se non la vediamo, poi giunti al termine siamo sulle alte sponde del fosso di Giumella, la vegetazione è fitta e il salto sotto di noi è di 3/4 metri, dobbiamo individuare con pazienza il punto debole dove calarci, poi dopo il guado siamo nel prato adibito a parcheggio)
NOTE: |
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LUNGHEZZA: 10,5 km DIFFICOLTA: EE |
DISLIVELLO TOTALE: 900 m QUOTA MASSIMA: M. Gemelli
q.1207 |
Sentieri Itinerario breve ma non banale, riferito a escursionisti esperti
nei fuori sentiero, possibilmente conoscitori della zona e dotati di GPS. Cresta casa
Giumella/Torrione/Forestale q.1000 Cresta
selvaggia priva di qualsiasi indicazione, i punti salienti sono: 1) L’immediata salita sopra la casa Giumella
richiede attenzione per il superamento di qualche fascione roccioso 2)
La parte intermedia del crinale (Crinale
q.714) dove risulta poco definito, è coperto da arbusti e bassa e fastidiosa
vegetazione, possono insorgere problemi di orientamento. 3) La parte rocciosa della cresta con il torrione in
primo piano, siamo nella parte più bella della gita, la salita è ariosa ma
priva di reali difficoltà Crinale Deviazione q.999/Cima
q.863/Ponte Nuovo/casa Giumella Crinale
selvaggio privo di indicazioni, i punti salienti sono: 1) Dalla Deviazione q.999 alla Cima q.863 il crinale
si sviluppa all’interno del bosco, non ci sono difficoltà di rilievo e dalla
Quota 895 incontriamo delle matasse di filo spinato abbandonate, testimonianza
della volontà di costruire una recinzione mai portata a termine. 2)
Dopo la Cima q.863 e fino alla Quota 756 si esce dal bosco, il crinale è
molto gratificante e panoramico, caratterizzato da pietre e sedimenti. 3) La discesa dalla Quota 756 quando si esaurisce il crinale è la parte più problematica, il pendio è ripido ricoperto da alberelli e bassi arbusti, scendiamo a vista e intuito. Particolare attenzione va posta nella parte terminale quando dobbiamo calare nel fosso di Giumella, il pendio è particolarmente ripido e invaso di arbusti, la sponda sul corso d’acqua è alta circa 3 metri (Punto pericoloso), noi abbiamo individuato con pazienza il punto debole dove calarci, ma nell’incertezza non sarebbe superfluo avere uno spezzone di corda per fare sosta su un albero. |
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Rifugi-Bivacchi Casa Castellana: La grande casa ora è adibita a rifugio forestale, sempre chiusa. Ricovero q.968: Minuscolo casotto in muratura in pessime condizioni, utile solo come riparo temporaneo. |
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Fonti Assenti |
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TEMPI RILEVATI NETTI (ore): |
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Case
Giumella |
0,00 |
Bivio q.1018 |
2,22 |
Recinzione |
0,22 |
Bivio q.1160 |
2,45 |
Cima q.668 |
0,27 |
Monte Gemelli |
2,52 |
Crinale q.714 |
0,40 |
Bivio q.1160 |
/ |
Cresta q.760 |
0,53 |
Forestale
q.995 |
3,30 |
Torrione |
1,05 |
Bivio q.998 |
3,32 |
Forestale q.1000 |
1,35 |
Deviazione q.999 |
3,35 |
Bivio q.980 |
1,38 |
Sentiero q.900 |
3,48 |
Casa Castellana |
1,40 |
Deviazione
q.908 |
3,52 |
Bivio q.980 |
1,42 |
Quota 895 |
/ |
Ricovero |
1,55 |
Cima q.863 |
4,10 |
Bivio q.1020 |
2,09 |
Ponte Nuovo |
/ |
Bivio
q.1026 |
2,13 |
Quota
756 |
4,35 |
Monte
Mandria |
/ |
Case
Giumella |
5,20 |
Case Giumella q.512 (Sotto il parcheggio erboso scorre il fosso di Giumella, noi ci portiamo alla vecchia casa ancora abitata e seguiamo il piccolo stradello che sale alla sua destra) |
Case Giumella q.512 (Sotto il parcheggio erboso scorre il fosso di Giumella, noi ci portiamo alla vecchia casa ancora abitata e seguiamo il piccolo stradello che sale alla sua destra) |
Immediatamente si esaurisce al cancello di un’altra abitazione che dal parcheggio non vedevamo, quindi inerpichiamo a sinistra attraversando qualche fastidioso arbusto …. |
… e insistiamo su terreno ripido e instabile puntando ai gradoni rocciosi che sovrastano la vecchia casa di Giumella, si procede a vista individuando i punti deboli per superare i fascioni rocciosi. |
Inerpichiamo proprio sopra la casa di Giumella |
Ci compare l’alta recinzione di rete metallica proveniente dalla casa di Giumella e la costeggiamo in ripida salita parzialmente ostruita dalla vegetazione con direzione nord. |
Ci compare l’alta recinzione di rete metallica proveniente dalla casa di Giumella e la costeggiamo in ripida salita parzialmente ostruita dalla vegetazione con direzione nord. |
Recinzione q.630 (In questo punto la recinzione vira a sinistra, quindi evitiamo di seguirla e manteniamo la direzione N in salita puntando al crinale appena sopra di noi) |
Guadagnata la Cima q.668 seguiamo il crinale con direzione NO mantenendoci sempre sulla parte alta |
Crinale q.714 (Il punto è quotato 714 metri da IGM E. Romagna oppure 704.1 metri da CTR E. Romagna. Arriviamo in una zona pianeggiante con fitta boscaglia che non da punti di riferimento, il crinale ora non è più definito e ci possono essere problemi di orientamento) |
Cresta q.760 (Quota da mappa IGM E. Romagna. Finalmente usciamo dal fitto bosco, quindi ci appare la lunga cresta panoramica di roccia e sedimenti che camminiamo sempre mantenendo la naturale direzione N) |
Sulla cresta di roccia e sedimenti |
Sulla cresta di roccia e sedimenti |
Sulla cresta di roccia e sedimenti |
Sulla cresta di roccia e sedimenti |
Panorama sul proseguo della cresta visto dalla cima del Torrione q.831 |
Torrione q.831: L’isolato risalto di roccia e sedimenti si erge sulla nostra cresta, è d’obbligo bypassarlo a sinistra sul ripido pendio. |
Alle nostre spalle spunta il torrione appena aggirato |
La cresta prende a innalzarsi su gradoni rocciosi e sedimenti ma con difficoltà modeste |
La cresta prende a innalzarsi su gradoni rocciosi e sedimenti ma con difficoltà modeste |
La cresta prende a innalzarsi su gradoni rocciosi e sedimenti ma con difficoltà modeste |
La cresta prende a innalzarsi su gradoni rocciosi e sedimenti ma con difficoltà modeste |
Sulla cresta dopo avere superato il Torrione |
Sulla cresta dopo avere superato il Torrione |
Nella parte conclusiva la cresta di gradoni rocciosi lascia posto a una macchia di rada boscaglia, dapprima ripidissima poi pianeggiante |
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Forestale q.1000 (Ci innestiamo sulla pista forestale: a destra dopo pochi metri e presso uno slargo c’è un bel punto panoramico sulla cresta appena risalita, noi seguiamo la forestale andando a sinistra) |
Bivio q.980 (Biforcazione della pista: lasciamo la forestale principale e prendiamo quella a sinistra che cala alla casa Castellana) |
Casa Castellana q.971 (Ora adibita a rifugio forestale) |
Sulla forestale |
Ricovero q.968 (Minuscolo casotto in muratura in pessime condizioni. Deviazione: lasciamo la forestale e prendiamo il sentiero CAI 401 dietro il ricovero) |
Nell’immediato il sentiero CAI 401 transita proprio sopra la forestale appena lasciata |
Nell’immediato il sentiero CAI 401 transita proprio sopra la forestale appena lasciata |
Bivio q.1020 (Bivio con cartelli: a destra inizia il CAI 421 per Bocconi, noi andiamo dritto sul CAI 401) |
Bivio q.1026 (Bivio con cartelli: a sinistra scende il CAI 319 che riporta sulla forestale sottostante, noi andiamo dritto con il CAI 401 che si sposta a destra entrando nel bosco) |
Sul CAI 401 |
Bivio q.1018 (Cartelli: scartiamo il CAI 417 che sulla destra scende alla casa di Pian delle Tavole e stiamo a sinistra sul CAI 401 che sale verso monte Gemelli) |
Sul CAI 401 |
Bivio q.1160 (Cartelli: a sinistra scende il CAI 321 che prenderemo successivamente, andiamo avanti sul CAI 401 verso il monte Gemelli) |
Monte Gemelli q.1207 (Cima anonima parzialmente coperta da alberi, in loco c’è un cippo di sasso) |
Scendiamo con il sentiero CAI 321 | Forestale q.995 (Al termine della discesa ci innestiamo sulla forestale, la seguiamo a sinistra) |
Forestale q.995 (Al termine della discesa ci innestiamo sulla forestale, la seguiamo a sinistra) |
Bivio q.998 (Bivio della forestale e innesto sul CAI 319: scartiamo quella a destra per Poggio Cavallaro, stiamo su quella principale che compie un tornante a sinistra) |
Camminiamo sulla forestale CAI 319 contornata dalla appariscente parete di stratificazioni rocciose |
Deviazione q.999 (Arriviamo nel punto quotato 999 metri dalla mappa IGM E. Romagna dove la pista curva a sinistra. Noi la lasciamo e risaliamo l’alta sponda sulla destra che delimita il bordo della forestale) |
Deviazione q.999 (Arriviamo nel punto quotato 999 metri dalla mappa IGM E. Romagna dove la pista curva a sinistra. Noi la lasciamo e risaliamo l’alta sponda sulla destra che delimita il bordo della forestale) |
Dalla parte opposta della sponda sul bordo destro della forestale, iniziamo scendere intraprendendo di fatto un crinalino con rada copertura boschiva, qualsiasi segno o indicazione è assente e si procede a vista con direzione est |
Scendiamo il crinalino con direzione est |
Muretto a secco |
Sentiero q.900 (Il nostro crinalino si divide in due rami, in loco non ce ne accorgiamo e viene naturale tenere quello spostato a destra dove ci appare qualche muretto a secco. In ogni maniera anche se avessimo seguito il ramo a sinistra ci innestiamo d’obbligo su un vecchio sentiero, proviene dalla nostra destra dal rudere di ca’ Rusciolo e noi lo seguiamo a sinistra) |
Sul sentiero abbandonato proveniente da cà Rusciolo |
Dalla Quota 895 incontriamo delle matasse di filo spinato abbandonate, testimonianza della volontà di costruire una recinzione mai portata a termine. |
Sul crinale verso tra la Quota 895 e la Cima q.863 |
Continuando scendere il crinale si allarga in un’ampia depressione boscosa quotata 828.6 dalla CTR E. Romagna, precede la salita alla Cima q.863 |
Cima q.863 (Cima senza toponimo quotata 863 metri da IGM E. Romagna, in loco ci sono due minuscoli cippi di sasso) |
Dalla Cima q.863 avanziamo in falsopiano, poi riprendendo a scendere usciamo dal bosco con il crinale che diventa brullo, caratterizzato da pietre sparse, sedimenti e radi cespugli |
Il crinale diventa brullo, caratterizzato da pietre sparse, sedimenti e radi cespugli |
Il crinale diventa brullo, caratterizzato da pietre sparse, sedimenti e radi cespugli |
Balzi di roccia |
Sul brullo crinale |
In prossimità della Quota 756 |
Dalla Quota 756 dobbiamo necessariamente calare nel pendio entrando nella macchia di arbusti e modificando la traiettoria fin qui mantenuta da SE a E, come sempre si procede a vista su terreno selvaggio. |
Particolare attenzione va posta nella parte terminale quando dobbiamo calare nel fosso di Giumella, il pendio è particolarmente ripido e invaso di arbusti, la sponda sul corso d’acqua è alta circa 3 metri (Punto pericoloso) |
Noi abbiamo individuato con pazienza il punto debole dove calarci, ma nell’incertezza non sarebbe superfluo avere uno spezzone di corda per fare sosta su un albero |
Dopo il guado del fosso di Giumella siamo nel prato adibito a parcheggio |