Breve itinerario ma non banale sugli sconosciuti crinali del monte Merli e monte Moggio (Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Emilia Romagna)
DATA: 13 gennaio 2023
PARTENZA: Da Forlì prendiamo la SP.9 TER fino ad arrivare a Premilcuore (40,5 km), poi quando notiamo a sinistra le indicazioni per il centro lasciamo la provinciale e scendiamo oltrepassando la caserma dei carabinieri fino al ponte sul fiume Rabbi al di la del quale svoltando a destra si seguono le indicazioni per l’agriturismo Cà Ridolla, ci fermiamo 500 metri prima di arrivarci lasciando l’auto al parcheggio dell’area attrezzata per camper di Fontanalda (piazzale terroso sulla destra).
Per la carta escursionistica scala 1:25000 Foglio 20-Foreste Casentinesi, si ringrazia Monti Editore https://www.iga-cartografia.it/ Via Uberti, 9 – 47521 Cesena (FC) info@iga-cartografia.it - tel. 328-2279646
ITINERARIO: Parcheggio q.470 (Lasciata l’auto nel parcheggio iniziamo a camminare sulla strada asfaltata che è anche CAI 317 verso l’agriturismo Cà Ridolla) - Incrocio q.486 (Sulla destra scende il percorso fluviale “ex strada Fiorentina”, a sinistra inizia il sentiero CAI 315 per monte Arsiccio, stiamo sulla strada verso l’agriturismo) - Agriturismo Cà Ridolla q.497 (Termina la strada asfaltata, seguiamo lo stradello cementato che scende verso la sottostante casa vacanze) - Casa q.489 (E’ la casa vacanza che incontriamo appena scesi dall’agriturismo, stiamo sullo stradello che curva e tralasciamo il percorso fluviale che proviene dalla sua destra) - Ponte q.482 (Termina lo stradello cementato, dopo il ponte c’è il crocevia: a destra si scende alla cascata della Sega, dritto a destra si continua come percorso fluviale ex strada Fiorentina, seguiamo la larga mulattiera CAI 317 che si alza) – Maestà q.492 – Croce q.510 (Piccola croce datata 1921 sul bordo della mulattiera, a poca distanza è situato un rudere) – Ca’ Ponte Nuovo q.505 (Vecchie case di sasso caratterizzate da un ponte a schiena d’asino sul fiume Rabbi, il CAI 317 continua su mulattiera parallelo al corso d’acqua) – Ca’ Vivaio q.502 (Vecchia casa ristrutturata. La oltrepassiamo stando paralleli tra il corso d’acqua e la radura poi tralasciamo la sterrata che si stacca sulla destra e rimaniamo sul CAI 317 che continua dritto su mulattiera) - Bivio q.516 (A destra è percorso fluviale ex strada Fiorentina, rimaniamo sul CAI 317) – Ca’ Castelvero (Il toponimo è riportato sulle mappe, il rudere probabilmente ormai è scomparso e non lo notiamo) – Bivio q.515 (Il CAI 317 perde quota e a destra all’indietro è sempre percorso fluviale ex strada Fiorentina destra, andiamo dritto sul CAI 317 che esce temporaneamente dal bosco su un “balcone roccioso” sopra la riva del fiume Rabbi) - Bivio q.522 (Dalla balconata rocciosa rientriamo nel bosco rimanendo sempre sul CAI 317, probabilmente passa inosservato ma dritto a sinistra si alza un sentiero abbandonato dove è percepibile qualche segno rosso) - Bivio q.526 (Cartelli: a destra c’è il CAI 319 che grazie un ponticello attraversa il fiume Rabbi, noi andiamo dritto sul CAI 317/CAI 311 paralleli al corso d’acqua) – Ca’ Petriccio q.530 (Rudere di una grande casa e bivio: poco sotto sulla destra continua il CAI 317 stando parallelo fiume Rabbi in direzione del Gorgolaio, seguiamo il CAI 311 che si allontana dal corso d’acqua e comincia salire ripidamente virando a sinistra) – La Barcuccia q.770 (Rudere infrascato) – Case di Sotto q.847 (Rudere infrascato) - Deviazione q.908 (Quando il CAI 311 esce temporaneamente dal bosco lo lasciamo, in basso alla nostra sinistra tra gli alberi notiamo un costone roccioso isolato che possiamo prendere come riferimento, sempre in loco c’è un omino di sassi. Risaliamo a destra senza traccia o alcun segno il brullo pendio che ben presto è interrotto da una barriera di rovi, con qualche scomoda manovra l’aggiriamo a destra abbassandoci per poi riprendere il proseguo con direzione SO nella rada boscaglia sempre in costante salita, si procede lentamente causa terreno sporco di arbusti e rami in vista del crinale soprastante) - Crinale NO monte Merli q.968 (Salendo a vista ci innestiamo d’obbligo nel crinale NO del monte Merli tra i punti quotati da IGM Emilia Romagna rispettivamente 893 metri e 1036 metri, lo seguiamo a sinistra verso quest’ultima quota, direzione SE. Non vi sono particolari difficoltà ma procediamo con attenzione perché in questa prima parte siamo stretti tra il versante alla nostra destra che dirupa e quello alla nostra sinistra, cioè quello dal quale proveniamo, che è invaso da sottili arbusti e cespugli) - Quota 1036 (Punto anonimo quotato 1036 metri da IGM Emilia Romagna, il crinale ora è largo e coperto da rada boscaglia) - Monte Merli q.1109 (La cima anonima e senza alcun toponimo è quotata 1108,5 da CTR Emilia Romagna, la mappa IGM Emilia Romagna quota 1105 il punto alto posizionandolo più avanti, comunque non ha importanza perché il crinale ora si sviluppa pianeggiante sempre tra radi arbusti) - Casotto q.1086 (Ben presto il crinale inizia abbassarsi dolcemente. Volgendo lo sguardo a sinistra vediamo sotto di noi nel pianoro boscoso l’isolato e minuscolo casotto di sasso, lo raggiungiamo a vista lasciando momentaneamente la dorsale. È caratterizzato da delle feritoie e all’interno un minuscolo camino, dopo la visita risaliamo per riprendere il proseguo sul crinale) - Forestale q.1090 (Innesto sul tornante della forestale, la seguiamo a sinistra) - Bivio q.1091 (Alla nostra sinistra scende il sentiero CAI 311 che avevamo lasciato dopo avere oltrepassato il rudere di Case di Sotto, manteniamoci sulla forestale) - Bivio q.1107 (Lasciamo la forestale principale e andiamo a sinistra iniziando una pista in stato di abbandono, facciamo attenzione perché anche se è larga l’ingresso non è evidente e non vi sono indicazioni. Dopo l’iniziale manto erboso, la pista diventa tangibile e comincia perdere incessantemente quota) - Sella q.998 (Per CTR Emilia Romagna 998,2 metri, per IGM E.R. 997 metri. La forestale esce dal bosco e davanti a noi ci compare il verde e piccolo promontorio del monte Moggio, pochi metri prima di arrivare alla sella vediamo a sinistra un sentiero abbandonato, andiamo avanti e la forestale curva a gomito a destra continuando verso il rudere di Valle Intronata, risaliamo per traccia o a vista il promontorio del monte Moggio coperto da radi cespugli, direzione nord) – Monte Moggio q.1016 (Anonimo promontorio panoramico senza indicazioni. A destra il panorama spazia verso il crinale del monte Tiravento, scendiamo il pendio a sinistra senza traccia obbligata costeggiando il dirupo invaso da una fitta macchia boschiva, direzione nord/ovest) - Casotto q.945 (La breve discesa ci fa uscire sulla sella quotata 942,2 metri da CTR Emilia Romagna, senza quota su IGM, dove troviamo il rudere di un casotto di sasso, seguiamo l’aperto e ampio crinale in lieve salita mantenendo la direzione) - Quota 948 (Punto alto quotato 948 metri da IGM Emilia Romagna, per CTR 947,3 metri, ora il crinale comincia perdere quota) - Quota 924 (Punto quotato 924 metri da IGM Emilia Romagna, per CTR 922,4 metri. Biforcazione del crinale: a sinistra cala con direzione ovest il ramo più evidente e aperto, stiamo a destra con direzione nord tra radi e sottili arbusti dove il crinale riappare immediatamente) - Quota 872 (Punto quotato 872 metri da IGM Emilia Romagna, per CTR 864,2 metri. Avanzando il crinale si interrompe e non è più possibile mantenere la direzione originaria, quindi siamo costretti calare ripidamente a sinistra una cresta di sedimenti e pietrisco con direzione NO) - Deviazione q.832 (Lasciamo la bella cresta nord occidentale appena calata, a destra all’indietro inizia una marcata traccia di passaggio che entra nel bosco e si sviluppa a mezzacosta destinata a riportarci sul crinale originario che eravamo stati costretti a lasciare, allo stato attuale abbiamo rinforzato un omino di sassi) - Quota 737 (Punto quotato 737 metri da IGM Emilia Romagna, per CTR 736,7 metri. Il crinale ora è cosparso di arbusti e cespugli ma la traccia di passaggio è tangibile, in loco a ridosso di un albero vediamo il piccolo cippo di sasso inciso, continuiamo perdere quota con direzione nord) - Quota 711 (Punto quotato 711 metri da IGM Emilia Romagna, per CTR 712,6 metri. Il crinale è sempre coperto dalla vegetazione, come prima notiamo un secondo piccolo cippo di confine) - Quota 684 (Punto anonimo privo di riferimenti, è quotato 684 metri da IGM Emilia Romagna, per CTR 681,5 metri. La traccia diventa più labile e tende a svanire, insistiamo perdere quota mantenendo la direzione N-NE sul crinale poco definito nel fitto bosco con presenza di cespugli di ginepro, il passaggio è generalmente agevole) - Agriturismo Cà Ridolla q.497 (Il crinale si esaurisce presso il fosso Casa dell’Orco, con qualche delicata manovra caliamo nel corso d’acqua guadandolo, dalla parte opposta inizia la prateria recintata per la custodia dei cavalli dell’agriturismo Cà Ridolla) - Incrocio q.486 - Parcheggio q.470
NOTE: |
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LUNGHEZZA: 11,4 km DIFFICOLTA: EE |
DISLIVELLO TOTALE: 780 m QUOTA MASSIMA: M. Merli
q.1109 |
Sentieri Gita corta ma non banale, ci sono dei tratti selvaggi e fuori sentiero (crinale del monte Merli e del monte Moggio) dove è richiesta disinvoltura e capacità di orientamento. Fosso Casa dell’Orco: il toponimo è citato dalla mappa IGM Emilia Romagna, la mappa CTR Emilia Romagna sostituisce la parola Orco con Orto. |
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Rifugi-Bivacchi Tutti i ruderi incontrati non possono offrire riparo |
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Fonti Fonte sulla
mulattiera CAI 317 precede l’arrivo alla casa di Ponte Nuovo (tubo con
pochissima acqua) Fontana alla casa di
Ponte Nuovo Fonte sul CAI 311
appena aggirato il rudere di Case di Sotto: è situata sulla destra e passa
inosservata, è piccolo tubo che eroga poca acqua. |
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TEMPI RILEVATI
NETTI (ore): |
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Parcheggio |
0,00 |
Bivio q.526 |
0,49 |
Monte
Moggio |
3,10 |
Incrocio q.486 |
0,05 |
Ca’ Petriccio |
0,51 |
Casotto
q.945 |
3,15 |
Cà Ridolla |
0,06 |
La Barcuccia |
1,25 |
Quota
948 |
/ |
Casa q.489 |
/ |
Case
di Sotto |
1,37 |
Quota
924 |
3,22 |
Ponte q.482 |
0,08 |
Deviazione q.908 |
1,46 |
Quota
872 |
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Maestà |
0,10 |
Crinale NO monte Merli |
2,00 |
Deviazione
q.832 |
3,32 |
Croce |
0,15 |
Quota 1036 |
/ |
Quota
737 |
3,42 |
Ca’ Ponte Nuovo |
0,21 |
Monte
Merli |
2,26 |
Quota
711 |
3,46 |
Ca’ Vivaio |
0,24 |
Casotto di sasso |
2,30 |
Cà
Ridolla |
4,17 |
Bivio q.516 |
0,31 |
Forestale q.1090 |
2,34 |
Incrocio
q.486 |
/ |
Ca’ Castelvero |
/ |
Bivio q.1091 |
2,38 |
Parcheggio |
4,25 |
Bivio
q.515 |
0,39 |
Bivio
q.1107 |
2,46 |
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|
Bivio
q.522 |
0,42 |
Sella
q.998 |
3,06 |
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Parcheggio q.470 (Lasciata l’auto nel parcheggio iniziamo a camminare sulla strada asfaltata che è anche CAI 317 verso l’agriturismo Cà Ridolla) |
L’agriturismo Cà Ridolla |
Casa q.489 (È la casa vacanza che incontriamo appena scesi dall’agriturismo, stiamo sullo stradello che curva e tralasciamo il percorso fluviale che proviene dalla sua destra) |
Verso la cascata della Sega |
Ponte q.482 (Termina lo stradello cementato, dopo il ponte c’è il crocevia: a destra si scende alla cascata della Sega, dritto a destra si continua come percorso fluviale ex strada Fiorentina, seguiamo la larga mulattiera CAI 317 che si alza) |
Maestà q.492 |
Sulla mulattiera CAI 317 |
Il rudere che vediamo a poca distanza dalla piccola croce datata 1921 |
Sulla mulattiera CAI 317 |
Fonte sulla mulattiera CAI 317 precede l’arrivo alla casa di Ponte Nuovo (tubo con pochissima acqua) |
Ca’ Ponte Nuovo q.505 (Vecchie case di sasso caratterizzate da un ponte a schiena d’asino sul fiume Rabbi) |
Ca’ Ponte Nuovo q.505 (Vecchie case di sasso caratterizzate da un ponte a schiena d’asino sul fiume Rabbi) |
Fontana lavatoio a Ca’ Ponte Nuovo |
Ca’ Ponte Nuovo |
Ca’ Ponte Nuovo q.505 (Vecchie case di sasso caratterizzate da un ponte a schiena d’asino sul fiume Rabbi) |
Ca’ Vivaio q.502 (Vecchia casa ristrutturata) |
Ca’ Vivaio q.502 (Vecchia casa ristrutturata. La oltrepassiamo stando paralleli tra il corso d’acqua e la radura poi tralasciamo la sterrata che si stacca sulla destra e rimaniamo sul CAI 317 che continua dritto su mulattiera) |
Sul CAI 317 |
Cartelli del percorso fluviale |
Sul CAI 317 |
Balconata rocciosa sul Rabbi |
Sul CAI 317 |
Bivio q.526 (Cartelli: a destra c’è il CAI 319 che grazie un ponticello attraversa il fiume Rabbi, noi andiamo dritto sul CAI 317/CAI 311 paralleli al corso d’acqua) |
Ca’ Petriccio q.530 (Rudere di una grande casa e bivio: poco sotto sulla destra continua il CAI 317 stando parallelo fiume Rabbi in direzione del Gorgolaio, seguiamo il CAI 311 che si allontana dal corso d’acqua e comincia salire ripidamente virando a sinistra) |
CAI 311 |
La Barcuccia q.770 (Rudere infrascato) |
Case di Sotto q.847 (Rudere infrascato) |
Fonte sul CAI 311 appena aggirato il rudere di Case di Sotto: è situata sulla destra e passa inosservata, è piccolo tubo che eroga poca acqua. |
Deviazione q.908 (Quando il CAI 311 esce temporaneamente dal bosco lo lasciamo, in basso alla nostra sinistra tra gli alberi notiamo un costone roccioso isolato che possiamo prendere come riferimento, sempre in loco c’è un omino di sassi. Risaliamo a destra senza traccia o alcun segno il brullo pendio che ben presto è interrotto da una barriera di rovi) |
In basso alla nostra sinistra tra gli alberi notiamo un costone roccioso isolato che possiamo prendere come riferimento |
Si procede lentamente causa terreno sporco di arbusti e rami |
Si procede lentamente causa terreno sporco di arbusti e rami |
Si procede lentamente causa terreno sporco di arbusti e rami in vista del crinale soprastante |
Crinale NO monte Merli q.968 (Salendo a vista ci innestiamo d’obbligo nel crinale NO del monte Merli tra i punti quotati da IGM Emilia Romagna rispettivamente 893 metri e 1036 metri) |
Crinale NO monte Merli (Non vi sono particolari difficoltà ma procediamo con attenzione perché in questa prima parte siamo stretti tra il versante alla nostra destra che dirupa e quello alla nostra sinistra, cioè quello dal quale proveniamo, che è invaso da sottili arbusti e cespugli) |
Crinale NO monte Merli (Non vi sono particolari difficoltà ma procediamo con attenzione perché in questa prima parte siamo stretti tra il versante alla nostra destra che dirupa e quello alla nostra sinistra, cioè quello dal quale proveniamo, che è invaso da sottili arbusti e cespugli) |
Crinale NO monte Merli |
Panorama verso il monte Falterona |
Quota 1036 (Punto anonimo quotato 1036 metri da IGM Emilia Romagna, il crinale ora è largo e coperto da rada boscaglia) |
Monte Merli q.1109 (La cima anonima e senza alcun toponimo) |
Casotto q.1086 (Ben presto il crinale inizia abbassarsi dolcemente. Volgendo lo sguardo a sinistra vediamo sotto di noi nel pianoro boscoso l’isolato e minuscolo casotto di sasso, lo raggiungiamo a vista lasciando momentaneamente la dorsale. È caratterizzato da delle feritoie e all’interno un minuscolo camino) |
Casotto q.1086 (Ben presto il crinale inizia abbassarsi dolcemente. Volgendo lo sguardo a sinistra vediamo sotto di noi nel pianoro boscoso l’isolato e minuscolo casotto di sasso, lo raggiungiamo a vista lasciando momentaneamente la dorsale. È caratterizzato da delle feritoie e all’interno un minuscolo camino) |
Forestale q.1090 (Innesto sul tornante della forestale, la seguiamo a sinistra) |
Bivio q.1091 (Alla nostra sinistra scende il sentiero CAI 311 che avevamo lasciato dopo avere oltrepassato il rudere di Case di Sotto, manteniamoci sulla forestale) |
Bivio q.1107 (Lasciamo la forestale principale e andiamo a sinistra iniziando una pista in stato di abbandono, facciamo attenzione perché anche se è larga l’ingresso non è evidente e non vi sono indicazioni) |
Dopo l’iniziale manto erboso, la pista diventa tangibile e comincia perdere incessantemente quota |
Dopo l’iniziale manto erboso, la pista diventa tangibile e comincia perdere incessantemente quota |
La pista forestale che scende verso il monte Moggio |
Sella q.998 (La forestale esce dal bosco e davanti a noi ci compare il verde e piccolo promontorio del monte Moggio) |
Risaliamo per traccia o a vista il promontorio del monte Moggio coperto da radi cespugli |
Sul monte Moggio |
Panorama sul crinale del monte Tiravento |
Dal monte Moggio scendiamo il pendio a sinistra senza traccia obbligata costeggiando il dirupo invaso da una fitta macchia boschiva |
Dal monte Moggio scendiamo il pendio a sinistra senza traccia obbligata costeggiando il dirupo invaso da una fitta macchia boschiva |
Casotto q.945 (La breve discesa ci fa uscire sulla sella quotata 942,2 metri da CTR Emilia Romagna, senza quota su IGM, dove troviamo il rudere di un casotto di sasso) |
Casotto q.945 (La breve discesa ci fa uscire sulla sella quotata 942,2 metri da CTR Emilia Romagna, senza quota su IGM, dove troviamo il rudere di un casotto di sasso) |
Seguiamo l’aperto e ampio crinale |
Seguiamo l’aperto e ampio crinale |
Quota 924: Alla biforcazione del crinale stiamo a destra con direzione nord tra radi e sottili arbusti …. |
…. dove il crinale riappare immediatamente. |
Seguiamo l’aperto e ampio crinale |
Seguiamo l’aperto e ampio crinale |
Seguiamo l’aperto e ampio crinale |
Alla Quota 737 a ridosso di un albero vediamo il piccolo cippo di sasso inciso |
Alla Quota 711 notiamo un secondo piccolo cippo di confine |
Sul crinale |
Nella parte finale il crinale è poco definito e si sviluppa nel fitto bosco con presenza di cespugli di ginepro, il passaggio è generalmente agevole |
Il crinale si esaurisce presso il fosso Casa dell’Orco, con qualche delicata manovra caliamo nel corso d’acqua guadandolo …. |
… dalla parte opposta inizia la prateria recintata per la custodia dei cavalli dell’agriturismo Cà Ridolla |