Breve e difficile ferrata in estrema esposizione sul Clap Varmost (Dolomiti Friulane)
DATA: 2 settembre 2023
PARTENZA: Dal paese di Forni di Sopra (provincia di Udine, Friuli V.G.) prendiamo la seggiovia Varmost 1 facendo scalo al primo troncone in località Som Picol q.1454.
ITINERARIO: Som Picol q.1454 (Accanto la seggiovia Varmost 1 c’è la stazione di risalita Varmost 2, poco sotto vediamo il rifugio Som Picol e la sterrata d’accesso. Noi ci portiamo sotto la seggiovia Varmost 1 dove troviamo i cartelli e la tabella, dalla parte opposta sale il sentierino per l’attacco della ferrata che entra immediatamente nel bosco) - Bivio q.1543 (Arriviamo alla base della parete della parete ovest del Clap Varmost, seguiamo il sentierino a destra che la costeggia in lieve discesa dove appaiono subito i primi cavi corrimano) - Ferrata Clap Varmost (Una passerella ci introduce nella fessura che separa il Clap Varmost da un grande pinnacolo roccioso, dalla parte opposta si sale una scala obliqua e successivamente delle cambre fino la vetta del pinnacolo stesso dal quale si attraversa il ponte tibetano raggiungendo la parete principale. Ora il cavo traversa orizzontalmente giungendo in breve al bivio: sotto di noi possiamo calare e abbandonare la via, continuando invece dobbiamo risalire la verticale parete rocciosa attrezzata con una lunga serie di cambre. L’esposizione è estrema, il cavo di metallo è molto lento che ci costringe a non utilizzarlo per la progressione ma a tenere saldamente le mani sulle cambre) - Clap Varmost q.1751 (La vetta è sormontata da una grande croce e tutto il versante orientale precipita verticalmente, è giocoforza scendere con l’unico sentiero che si sviluppa all’interno del bosco nel versante nord) - Bivio q.1634 (Al termine della discesa davanti a noi ci appare la radura quotata 1634 metri e un sentierino che l’attraversa puntando alla stazione Varmost 2 e alla casera Varmost che si intravvedono in lontananza, seguiamo il sentiero di rientro sulla sinistra che rientrando nel bosco si sviluppa in piano) - Carrozzabile q.1612 (Innesto sulla carrozzabile CAI 207 di servizio alle piste da sci, a destra sale alla casera Varmost, la teniamo a sinistra perdendo quota) - Bivio q.1560 (In un tornante della carrozzabile dove la seguiamo curvando a gomito a destra e passando in breve sotto la seggiovia, sulla sinistra c’è l’esile sentierino “Trail delle Malghe” che vediamo solo grazie a un cartello) - Bacino artificiale q.1500 (Il primo di tre laghi artificiali di servizio alle piste da sci, li notiamo alla destra della carrozzabile) - Som Picol q.1454
NOTE: |
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LUNGHEZZA: 2 km DIFFICOLTA: EEA |
DISLIVELLO TOTALE: 300 m QUOTA MASSIMA: Clap Varmost
q.1751 |
Sentieri Ferrata Clap Varmost. La breve ferrata fa largo uso di attrezzature di metallo che risultano indispensabili per la progressione, difficilmente si mette mano su roccia, la possiamo suddividere in tre parti: 1) La prima parte della via sale al pinnacolo roccioso e ci fa attraversare il ponte tibetano per portarci sulla parete principale (ferrata di media difficoltà). 2) La seconda parte sale la verticale parete
rocciosa grazie alle innumerevoli cambre, il cavo di metallo è lasciato
volutamente molto lento indispensabile solo per autoassicurarci, mentre
risulta inutile per la progressione e talvolta ostacola i nostri movimenti
costringendoci d’obbligo a tenerci saldamente solo sulle cambre.
L’esposizione è totale e il vuoto sotto di noi si avverte tutto, anche a
causa di alcuni passaggi che sbalzano in fuori (ferrata molto difficile) 3) Dopo circa 1 ora usciamo dalla parete verticale e dalle difficoltà, ora si avanza su sentiero in salita tra arbusti sparsi e conifere, il cavo sempre presente ora ci è utile solo come corrimano (ferrata facile) |
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Rifugi-Bivacchi Rifugio Som Picol: Il rifugio è situato appena sotto l’uscita della seggiovia Varmost 1, è aperto nel periodo Giugno – Settembre / Dicembre – Marzo (apertura subordinata al funzionamento degli impianti di risalita), dispone di 13 posti letto e 2 bagni/docce in comuni. |
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Fonti Assenti |
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TEMPI RILEVATI NETTI (ore): |
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Som
Picol |
0,00 |
Bivio q.1543 |
0,10 |
Ferrata Clap Varmost |
/ |
Clap Varmost |
1,25 |
Bivio q.1634 |
1,33 |
Carrozzabile q.1612 |
1,40 |
Bivio q.1560 |
1,46 |
Bacino artificiale |
1,50 |
Som Picol |
2,00 |
Il Clap Varmost visto dalla seggiovia |
Som Picol q.1454 (Noi ci portiamo sotto la seggiovia Varmost 1 dove troviamo i cartelli e la tabella, dalla parte opposta sale il sentierino per l’attacco della ferrata che entra immediatamente nel bosco) |
Som Picol q.1454 (Noi ci portiamo sotto la seggiovia Varmost 1 dove troviamo i cartelli e la tabella, dalla parte opposta sale il sentierino per l’attacco della ferrata che entra immediatamente nel bosco) |
Dalla parte opposta della seggiovia Varmost 1 sale il sentierino per l’attacco della ferrata che entra immediatamente nel bosco |
Sul sentierino che sale nel bosco per l’attacco della ferrata |
Al Bivio q.1543 siamo alla base della parete della parete ovest del Clap Varmost |
Panorama sulle Dolomiti Friulane |
Sopra di noi ci appare il pinnacolo roccioso e il ponte tibetano |
Ferrata Clap Varmost (Una passerella ci introduce nella fessura che separa il Clap Varmost da un grande pinnacolo roccioso) |
Ferrata Clap Varmost (Una passerella ci introduce nella fessura che separa il Clap Varmost da un grande pinnacolo roccioso) |
Attraversata la fessura, dalla parte opposta si sale una scala obliqua e successivamente delle cambre fino la vetta del pinnacolo roccioso |
Attraversata la fessura, dalla parte opposta si sale una scala obliqua e successivamente delle cambre fino la vetta del pinnacolo roccioso |
Attraversata la fessura, dalla parte opposta si sale una scala obliqua e successivamente delle cambre fino la vetta del pinnacolo roccioso |
Attraversata la fessura, dalla parte opposta si sale una scala obliqua e successivamente delle cambre fino la vetta del pinnacolo roccioso |
Dalla vetta del pinnacolo si attraversa il ponte tibetano raggiungendo la parete principale |
Dalla vetta del pinnacolo si attraversa il ponte tibetano raggiungendo la parete principale |
Dalla vetta del pinnacolo si attraversa il ponte tibetano raggiungendo la parete principale |
La parete principale |
Dopo il ponte tibetano, il cavo traversa orizzontalmente |
Nella parte più difficile della via, dobbiamo risalire la verticale parete rocciosa attrezzata con una lunga serie di cambre |
L’esposizione è estrema, il cavo di metallo è molto lento che ci costringe a non utilizzarlo per la progressione ma a tenere saldamente le mani sulle cambre |
L’esposizione è totale e il vuoto sotto di noi si avverte tutto |
La ferrata fa largo uso di attrezzature di metallo |
La ferrata fa largo uso di attrezzature di metallo |
L’esposizione è totale e il vuoto sotto di noi si avverte tutto |
L’esposizione è totale e il vuoto sotto di noi si avverte tutto |
L’esposizione è totale e il vuoto sotto di noi si avverte tutto |
La parte intermedia della ferrata è da considerarsi molto difficile |
Dopo circa 1 ora usciamo dalla parete verticale e dalle difficoltà, ora si avanza su sentiero in salita tra arbusti sparsi e conifere, il cavo sempre presente ora ci è utile solo come corrimano |
Ai nostri piedi vediamo Som Picol dal quale siamo partiti |
Si avanza su sentiero in salita tra arbusti sparsi e conifere, il cavo sempre presente ora ci è utile solo come corrimano |
In vista della croce di vetta |
Clap Varmost q.1751 (La vetta è sormontata da una grande croce) |
Dalla vetta del Clap Varmost è giocoforza scendere con l’unico sentiero che si sviluppa all’interno del bosco nel versante nord |
Sulla carrozzabile CAI 207 |
Bacino artificiale di servizio alle piste da sci |
Arrivo a Som Picol: a sinistra la seggiovia Varmost 2 e sulla destra la seggiovia Varmost 1, dietro si intravvede la parete rocciosa nella quale si sviluppa la ferrata |