venerdì 9 febbraio 2024

Tra la Madonna del Grottone e l’eremo di Fonte Avellana (E/EE)

Alle pendici del monte Catria tra la Madonna del Grottone e l'eremo di Fonte Avellana, anche se in parte si svolge su piste sterrate l'itinerario non è banale perché c'è una salita fuori sentiero al monte Roma, e lo stesso CAI 273 è palesemente poco frequentato (Comprensorio dei monti Catria e Acuto, appennino Marchigiano)

DATA: 28 ottobre 2023 

PARTENZA: Con l’autostrada A.14 si esce a Fano e si prosegue con la superstrada “Via Flaminia” seguendo le indicazioni per Roma fino a uscire a Cagli est (44 km dal casello autostradale). Giunti al paese lo oltrepassiamo tenendo le indicazioni per Pergola sulla SP.424 arrivando dopo altri 5 km alla rotonda “Marie Curie”, quindi lasciamo la SP.424 e prendiamo la SP.42 che ci porta a oltrepassare il paese di Acquaviva fino a Frontone (7,5 km dalla rotonda Marie Curie). Dal centro dell’abitato presso il ponte sul torrente Cinisco c’è il crocevia di strade, seguiamo la SP 42 verso l’eremo di Fonte Avellana e Fabriano esattamente per 2,1 km quando lasciamo la strada provinciale e voltiamo a destra entrando tra le case di Petrara, continuiamo verso la Madonna del Grottone (indicazioni) fermandoci dopo altri 2,8 km alla biforcazione della stradina presso le case di Foce Alta. 


Per la carta escursionistica scala 1:25000 Foglio 13-Monte Catria, si ringrazia Monti Editore (www.iga-cartografie.it) Via Uberti, 9 – 47521  Cesena (FC)    info@iga-cartografia.it - tel. 328-2279646

ITINERARIO: Foce Alta q.460 (Dalla biforcazione della stradina tra le poche case, dritto a sinistra sarà il nostro ritorno, cominciamo seguendo quella che si abbassa a destra presso la quale possiamo parcheggiare. In breve la stradina comincia a salire e lasciate le ultime case continua come carrozzabile, incontriamo la sequenza di pilastrini della Via Crucis che ci guida verso la Madonna del Grottone)      Casa q.492 (La carrozzabile termina alla casa abbandonata in località Il Grottino, è quotata 492 m da IGM Marche, si continua su forestale che l’aggira sulla destra)      Ponte q.510 (Ponticello di legno sul solco franoso della Val Canale, ci spostiamo sul bordo sinistro notando sotto di noi una presa d’acqua devastata dagli smottamenti del terreno)   –   Bivio q.518 (In mezzo al solco franoso vediamo poco più avanti una seconda presa d’acqua, allo stato attuale parzialmente sepolta dalle frane. A sinistra si percepisce l’esistenza di un tracciato che si manteneva sul bordo sinistro, noi continuiamo spostandoci sul bordo destro della Val Canale per sentiero scalinato)   –   Madonna del Grottone q.565 (Vasto anfratto nella parete rocciosa con la statua della Madonna, non è possibile continuare quindi torniamo indietro)   –   Deviazione q.518 (Tornati nel punto dove dobbiamo attraversare il solco della Val Canale per spostarci sul lato destro, lasciamo il sentiero. Saliamo a sinistra il pendio franoso di pietre senza nessuna indicazione o sentiero, poi guadagnati circa 10/15 metri lo lasciamo andando a sinistra camminando a mezzacosta su un esile traccia di passaggio, praticamente poco sopra il sentiero appena sceso dalla Madonna del Grottone)  –   Dorsale E monte Roma q.532 (Nel caso poco probabile fossimo riusciti a seguire la traccia di passaggio, intercettiamo la dorsale orientale del monte Roma, in questo punto poco definita e coperta di arbusti che passa inosservata. In ogni modo siamo circa 15 metri sopra il sentiero della Madonna del Grottone. Iniziamo a salire ripidamente tra radi arbusti misto terreno roccioso, non ci sono difficoltà ma si procede a vista e per intuito con direzione nord/ovest, poi sui 660 metri quando gli spazi si aprono si vira a ovest)  –   Recinzione q.790 (Nella ripida ascesa gradualmente gli spazi si aprono, ora nel fondovalle possiamo ammirare la forra della Val Canale mentre sopra di noi c’è il crinale del monte Roma. In questo punto ci compare una lunga recinzione e la seguiamo in salita a sinistra modificando leggermente la nostra traiettoria, ora sud/ovest)   –   Monte Roma q.848 (Negli ultimi istanti lasciamo la recinzione che vira a sinistra, continuiamo a salire gli ultimi metri della prateria sommitale guadagnando la vasta cima del monte Roma priva di qualsiasi indicazione, il panorama si apre sul monte Catria con la sua croce, e sul monte Acuto solcato dalla seggiovia. Scendiamo a sinistra nella prateria puntando all’evidente carrozzabile, direzione sud, teoricamente dovremmo essere sul CAI 254 ma non vi è alcun segno o traccia di passaggio)   –   Carrozzabile q.802 (Innesto sulla carrozzabile, il CAI 254 la tiene a sinistra che è anche “Cammino dei Cappuccini”)   –   Poggio Campomiele q.845 (La carrozzabile transita poco sotto nel suo versante orientale)   –   Incrocio q.795 (Bivio della carrozzabile senza indicazioni, scartiamo quella a destra e rimaniamo su quella principale che continua dritto, pochi metri più avanti tralasciamo anche la sterrata che cala a sinistra per la fonte Val Canale)   –   Bivio q.812 (A sinistra all’indietro e chiusa da sbarra sale la sterrata Via dei Pastori senza indicazioni, stiamo sulla carrozzabile CAI 254)   –    La Forchetta q.781 (Località La Forchetta, innesto sulla strada asfaltata e crocevia di sentieri con cartelli. Dalla parte opposta della strada c’è una piazzola e l’inizio del sentiero CAI 200/CAI 250, rimaniamo sul bordo sinistro della strada dalla quale ha inizio il sentiero CAI 273 che risaliamo. Dopo pochi metri lo lasciamo perché continua per la cima Val Canale e ci abbassiamo subito a destra col sentiero CAI 254 con fondo di placca rocciosa, allo stato attuale non vi sono indicazioni)  –  Bivio q.738 (Ci innestiamo su un sentiero forestale, a sinistra sale e noi lo prendiamo a destra in discesa)   –   Bivio q.720 (A destra dietro di noi sale un sentiero che s’inoltra nella prateria sottostante La Forchetta, nessuna indicazione, seguiamo il sentiero forestale che curva a sinistra e si alza)  –   Edificio q.720 (Grande edificio ristrutturato e adiacente ce n’è uno minore, lo aggiriamo a sinistra dove c’è la facciata con i due portoni poi scendiamo verso l’eremo appena sotto di noi)  –   Eremo di Fonte Avellana q.685 (Attraversato il porticato siamo nella piazzetta dell’eremo, dopo la visita torniamo indietro)   –   Edificio q.720   –   Bivio q.720   –   Bivio q.738   –   La Forchetta q.781 (Senza riportarci sulla strada prendiamo il CAI 273 salendo a destra, poi dopo pochi metri scartiamo l’evidente sentiero a mezzacosta e voltiamo subito a sinistra su buona traccia, insistiamo nel pendio erboso e ritroviamo poco sopra il sentierino CAI 273 che entra nel bosco con vecchi segni CAI, direzione NE)   –   Bivio q.825 (Attenzione al bivio poco evidente: il sentiero più marcato continua mantenendo la direzione, noi dobbiamo individuare quello che curva a gomito a destra e si sviluppa ora verso sud/est ridirezionandosi verso il monastero di Fonte Avellana, siamo sul CAI 273 ma in breve cessano i segni)   –   Deviazione q.870 (Il sentiero CAI 273 si sviluppa a mezzacosta, in una zona aperta in un punto imprecisato vediamo nel fondovalle alla nostra destra l’eremo di Fonte Avellana. Decidiamo anticipare l’arrivo sul crinale delle Cimate delle Rave, quindi lasciamo il sentiero e tagliamo a sinistra inerpicando a vista per guadagnare il soprastante e vicino crinale, non facciamoci ingannare da tracce fuorvianti di bestiame a destra o a sinistra)   –   Cimate di Rave q.928 (Abbiamo tagliato e inerpicando a vista guadagniamo il crinale delle Cimate di Rave in un punto imprecisato dove ritroviamo il CAI 273, compare qualche sporadico e sbiadito segno. Lo seguiamo a sinistra con direzione nord, notiamo che il versante orientale del crinale seppur cosparso di alberi e vegetazione precipita nel fondovalle di Faggeto)   –   Cimate di Rave q.964 (Punto alto quotato 964 metri, passa inosservato)  –   Cimate di Rave q.978 (Sul punto alto c’è una vecchia recinzione che delimita il precipizio, in lontananza ci compare la cima Val Canale, quindi per la prima volta cominciamo a perdere quota)   –   Bivio q.945 (Siamo appena scesi e in breve ci innestiamo su un sentierino, proviene dalla nostra sinistra a mezzacosta e noi andiamo a destra nella depressione del crinale che ci separa dal monte Val Canale, i segni nel frattempo sono scomparsi)   –   Monte Val Canale q.954 (Promontorio anonimo privo di indicazioni, alla nostra sinistra è delimitato da una fitta macchia di vegetazione impenetrabile, continuiamo a vista e senza percorso obbligato perdendo quota nella dorsale erbosa con la logica direzione NE, poi puntiamo alla carrozzabile e alla fonte abbeveratoio isolata che vediamo in lontananza)   –   Paiar del Fieno q.826 (Scendendo a vista nei pascoli del Serrone, ci innestiamo sulla carrozzabile Via dei Pastori in località Paiar del Fieno, senza toponimo ma quotata 826 metri da IGM Marche. Alla nostra destra c’è la fonte abbeveratoio isolata che avevamo preso come riferimento nella discesa dal monte Val Canale, scartiamo la carrozzabile a sinistra che riporta a Fonte Avellana e la seguiamo andando dritto che è Via dei Pastori e anche CAI 273)   –   Rifugio della Gingualdese q.814 (La nostra carrozzabile Via dei Pastori e CAI 273 curva a sinistra e si abbassa, poco sopra alla nostra destra possiamo vedere il minuscolo rifugio all’interno dell’area recintata)   –   Incrocio q.788 (Arrivati sul punto basso la carrozzabile si divide, dritto ora prende a salire come CAI 273 verso Serra San Abbondio, noi la prendiamo a sinistra che perde quota. Nel valloncello erboso alla nostra destra vediamo la fonte abbeveratoio della Gingualdese con il proseguo della Via dei Pastori, indicazioni assenti)  –  Bivio q.742 (Quota da mappa IGM Marche. Teniamo la carrozzabile che compie una curva a gomito a destra insistendo nella sua discesa, in questo punto inizia un largo sentiero senza indicazioni ma con tabella che indica un appostamento fisso di caccia)  –   Bivio q.656 (Quota da mappa IGM Marche. Rimaniamo sulla carrozzabile che curva a gomito a sinistra in costante discesa, dritto inizia una sterrata in falsopiano e senza indicazioni che si sviluppa nel versante occidentale del Poggio Pantanello)   –   Bivio q.589 (Superato il tornante quotato 593 metri, alla nostra sinistra inizia il “Sentiero dei Fossili” che in salita entra nel bosco, allo stato attuale c’è una minuscola targhetta e sbiaditi segni quindi può passare inosservato)   –   Bivio q.584 (Dopo pochi metri dal bivio precedente la carrozzabile si biforca per riunirsi più avanti, a destra cala nel fondovalle di Palombara, andiamo dritto)   –   Bivio q.552 (Quota da mappa IGM Marche. Dalla nostra destra si riunisce la carrozzabile che si era abbassata nel fondovalle di Palombara)   –   Fonte abbeveratoio q.482 (Fonte inattiva sulla destra della carrozzabile)  –   Cancello q.470 (Sulla carrozzabile)   –   Foce Alta q.460

NOTE:

        LUNGHEZZA: 13,3 km

        DIFFICOLTA: E/EE

DISLIVELLO TOTALE: 880 m

QUOTA MASSIMA: Cimate di Rave q.978

Sentieri

L’itinerario all’apparenza potrebbe sembrare banale perché in gran parte si cammina su piste carrozzabili, ma la salita della dorsale est del monte Roma la facciamo a vista come pure la percorrenza del CAI 273 può creare molte perplessità perché allo stato attuale la segnatura è sporadica/assente. (consigliato l’uso del GPS)

Rifugi-Bivacchi 

Rifugio della Gingualdese: Minuscolo edificio poco sopra la carrozzabile CAI 273 Via dei Pastori, è aperto nel periodo estivo e offre un servizio di ristorazione dove poter consumare i prodotti artigianali e locali, disponibili 5/6 posti letto. 

Fonti

Fonte lavatoio sotto la biforcazione della stradina alla partenza da Foce Alta (inattiva)

Fonte abbeveratoio in località Paiar del Fieno (inattiva)

Fonte abbeveratoio a quota 482 metri sulla carrozzabile della valle Palombara che percorriamo nel ritorno (inattiva)

Tracce GPS

 

TEMPI RILEVATI NETTI (ore):

Foce Alta

0,00

Bivio q.738

2,05

Monte Val Canale

3,10

Casa q.492

0,06

Bivio q.720

2,08

Paiar del Fieno

3,22

Ponte q.510

0,09

Edificio q.720

2,10

Rifugio della Gingualdese

3,30

Bivio q.518

0,12

Eremo di Fonte Avellana

2,13

Incrocio q.788

3,33

Madonna del Grottone

0,24

Edificio q.720

/

Bivio q.742

3,40

Deviazione q.518

0,32

Bivio q.720

/

Bivio q.656

3,52

Dorsale E monte Roma

0,40

Bivio q.738

/

Bivio q.589

4,00

Recinzione q.790

1,10

La Forchetta

2,16

Bivio q.584

4,01

Monte Roma

1,18

Bivio q.825

2,31

Bivio q.552

4,05

Carrozzabile q.802

1,25

Deviazione q.870

2,39

Fonte abbeveratoio q.482

4,11

Poggio Campomiele

/

Cimate di Rave q.928

2,45

Cancello q.470

4,15

Incrocio q.795

1,38

Cimate di Rave q.964

/

Foce Alta

4,19

Bivio q.812

1,51

Cimate di Rave q.978

3,00

 

 

La Forchetta

2,00

Bivio q.945

3,05

 

 

 


Foce Alta q.460 (Dalla biforcazione della stradina tra le poche case, dritto a sinistra sarà il nostro ritorno, cominciamo seguendo quella che si abbassa a destra presso la quale possiamo parcheggiare)

In breve la stradina comincia a salire e lasciate le ultime case continua come carrozzabile

Incontriamo la sequenza di pilastrini della Via Crucis che ci guida verso la Madonna del Grottone

Casa q.492 (La carrozzabile termina alla casa abbandonata in località Il Grottino, è quotata 492 m da IGM Marche, si continua su forestale che l’aggira sulla destra)

Ponte q.510 (Ponticello di legno sul solco franoso della Val Canale, ci spostiamo sul bordo sinistro notando sotto di noi una presa d’acqua devastata dagli smottamenti del terreno)

Bivio q.518 (In mezzo al solco franoso vediamo poco più avanti una seconda presa d’acqua, allo stato attuale parzialmente sepolta dalle frane. Continuiamo spostandoci sul bordo destro della Val Canale per sentiero scalinato)

 

Il sentiero che sale alla Madonna del Grottone

Il sentiero che sale alla Madonna del Grottone

Il sentiero che sale alla Madonna del Grottone

Madonna del Grottone q.565 (Vasto anfratto nella parete rocciosa con la statua della Madonna)

Madonna del Grottone q.565 (Vasto anfratto nella parete rocciosa con la statua della Madonna)

 

Deviazione q.518 (Tornati nel punto dove dobbiamo attraversare il solco della Val Canale per spostarci sul lato destro, lasciamo il sentiero. Saliamo a sinistra il pendio franoso di pietre senza nessuna indicazione o sentiero, poi guadagnati circa 10/15 metri lo lasciamo andando a sinistra camminando a mezzacosta su un esile traccia di passaggio, praticamente poco sopra il sentiero appena sceso dalla Madonna del Grottone)

Dorsale E monte Roma q.532 (Nel caso poco probabile fossimo riusciti a seguire la traccia di passaggio, intercettiamo la dorsale orientale del monte Roma, in questo punto poco definita e coperta di arbusti che passa inosservata)

Iniziamo a salire ripidamente tra radi arbusti misto terreno roccioso, non ci sono difficoltà ma si procede a vista e per intuito con direzione nord/ovest

Risaliamo la dorsale Est del monte Roma

Nella ripida ascesa gradualmente gli spazi si aprono, ora nel fondovalle possiamo ammirare la forra della Val Canale ….

…. mentre sopra di noi c’è il crinale del monte Roma.

 

Risaliamo la dorsale Est del monte Roma

Recinzione q.790 (In questo punto ci compare una lunga recinzione e la seguiamo in salita a sinistra modificando leggermente la nostra traiettoria, ora sud/ovest)

Seguiamo la recinzione fino alla vetta del monte Roma

Sul monte Roma

Monte Roma q.848 (Guadagnando la vasta cima del monte Roma priva di qualsiasi indicazione, il panorama si apre sul monte Catria con la sua croce, e sul monte Acuto solcato dalla seggiovia)

Dal monte Roma scendiamo a sinistra nella prateria puntando all’evidente carrozzabile, direzione sud, teoricamente dovremmo essere sul CAI 254 ma non vi è alcun segno o traccia di passaggio

 

Carrozzabile q.802 (Innesto sulla carrozzabile, il CAI 254 la tiene a sinistra che è anche “Cammino dei Cappuccini”)

   Poggio Campomiele q.845 (La carrozzabile transita poco sotto nel suo versante orientale)   

Bivio q.812 (A sinistra all’indietro e chiusa da sbarra sale la sterrata Via dei Pastori senza indicazioni, stiamo sulla carrozzabile CAI 254) 

La Forchetta q.781 (Località La Forchetta, innesto sulla strada asfaltata e crocevia di sentieri con cartelli) 

Da La Forchetta saliamo il sentiero CAI 273, poi dopo pochi metri lo lasciamo perché continua per la cima Val Canale e ci abbassiamo subito a destra col sentiero CAI 254 con fondo di placca rocciosa

Edificio q.720 (Grande edificio ristrutturato e adiacente ce n’è uno minore, lo aggiriamo a sinistra dove c’è la facciata con i due portoni poi scendiamo verso l’eremo appena sotto di noi)

 

Eremo di Fonte Avellana

Eremo di Fonte Avellana

Eremo di Fonte Avellana

Eremo di Fonte Avellana

Sul sentiero CAI 273 dopo avere oltrepassato il Bivio q.825

Cimate di Rave


Cimate di Rave

Cimate di Rave q.978 (Sul punto alto c’è una vecchia recinzione che delimita il precipizio, in lontananza ci compare la cima Val Canale, quindi per la prima volta cominciamo a perdere quota)

Monte Val Canale q.954 (Promontorio anonimo privo di indicazioni, alla nostra sinistra è delimitato da una fitta macchia di vegetazione impenetrabile)

Il monte della Strega visto dalla vetta del monte Val Canale

Dalla vetta del monte Val Canale, continuiamo a vista e senza percorso obbligato perdendo quota nella dorsale erbosa con la logica direzione NE …

… poi puntiamo alla carrozzabile e alla fonte abbeveratoio isolata che vediamo in lontananza  

 

Paiar del Fieno q.826 (Scendendo a vista nei pascoli del Serrone, ci innestiamo sulla carrozzabile Via dei Pastori in località Paiar del Fieno, senza toponimo ma quotata 826 metri da IGM Marche. Alla nostra destra c’è la fonte abbeveratoio isolata che avevamo preso come riferimento nella discesa dal monte Val Canale, scartiamo la carrozzabile a sinistra che riporta a Fonte Avellana e la seguiamo andando dritto che è Via dei Pastori e anche CAI 273)  

  Rifugio della Gingualdese

Sulla carrozzabile di ritorno

Bivio q.584 (Dopo pochi metri dal bivio con il “Sentiero dei Fossili” la carrozzabile si biforca per riunirsi più avanti, a destra cala nel fondovalle di Palombara, andiamo dritto)

Fonte abbeveratoio q.482 (Fonte inattiva sulla destra della carrozzabile)