venerdì 7 giugno 2024

Anello dei monti Serra Santa, Nero, Penna e Fringuello (E/EE)

Traversata tra i principali rilievi appenninici di Gualdo Tadino (Umbria)

DATA: 30 marzo 2024 

PARTENZA: Nella città di Gualdo Tadino (Collocata a circa 50 km da Perugia, Umbria) ci portiamo presso la grande rotonda situata tra principali vie stradali, la Flaminia Nord, la SR 44, la via XXIV Maggio e la Flaminia Sud. Seguiamo quest’ultima strada in direzione di Nocera Umbra per prendere dopo 650 metri la via Giacomo Matteotti sulla sinistra, guidiamo mantenendola fedelmente e tralasciando alcune vie minori a destra o sinistra, percorsi 800 metri la via Giacomo Matteotti diventa via della Rocchetta giungendo dopo altri 400 metri alla rinomata fonte della Rocchetta con minuscola area parcheggio. 

Per la carta escursionistica scala 1:25000 Foglio 09 – Monte Giuoco del Pallone e monte Penna, si ringrazia Monti Editore https://www.iga-cartografia.it/  via Roversano 1119, 47521 Cesena (FC)    info@iga-cartografia.it - tel. 328-2279646 

ITINERARIO: La Rocchetta q.534 (Alla nostra destra c’è la grande fonte, l’area pic-nic e il rifugio incustodito di fianco al quale inizia il sentiero CAI 210 che sarà il nostro ritorno, iniziamo seguendo la strada asfaltata interdetta al transito oltrepassando gli stabilimenti abbandonati)      Bivio q.581 (Bivio della stradina e innesto sul CAI 208: a sinistra è via Santo Marzio, andiamo dritto in salita sulla via della Rocchetta costeggiando le vistosi reti paramassi)     Bivio q.592 (A sinistra c’è la sterrata chiusa da sbarra CAI 213 per l’eremo di Santo Marzio, rimaniamo sulla stradina asfaltata CAI 208 superando una piazzola con presa d’acqua situata alla nostra destra)    Sorgente della Rocchetta q.610 (Termina la stradina asfaltata, sulla destra ci sono degli edifici dismessi e un piccolo bacino, il CAI 208 ora continua su sentierino di ghiaia, facciamo attenzione che dopo pochi metri curva a gomito a sinistra tra cespugli di ginestre)     Area pic-nic q.675 (Piazzola pic-nic e palestra di roccia, continuiamo sul sentiero CAI 208 parallelo al torrente asciutto dove notiamo delle tubazioni)   Piazzola q.758 (Slargo del sentiero che precede l’arrivo a Pian della Croce)    –   Pian della Croce q.765 (Quota da GPS, biforcazione e cartelli: a destra continua come CAI 214/CAI 216 per Poggio Campanella e Valle del Pero, stiamo sul CAI 208 che curva a sinistra e si alza sopra una presa d’acqua)      Bivio q.775 (Appena risaliti dalla presa d’acqua di Pian della Croce, rimaniamo in salita sul CAI 208 e tralasciamo sulla destra una traccia comunque poco evidente per la grotta di Frate Fava)   Fontanile di Campitella q.878 (Al termine del lungo muretto del fontanile riprende il sentiero)   Bivio q.883 (Dopo un minuto avere lasciato il fontanile, rimaniamo sul CAI 208 che curva a destra in salita, dritto inizia un sentiero non segnato destinato ad attraversare il fosso di Campitella e successivamente a reinnestarsi sul CAI 208)   Curva q.957 (Il sentiero che saliva con direzione NE, in questo punto quotato 957 m da IGM Umbria curva a gomito a sinistra e continua a mezzacosta, direzione ovest) – Balza di Mezzogiorno q.1077 (Località Balza di Mezzogiorno, il punto è quotato 1077 m da IGM Umbria. Uscendo dalla vegetazione gli spazi si aprono e il terreno è cosparso da affioramenti di pietre, il sentiero diventa confuso. Dal fondovalle alla nostra sinistra proviene il sentiero basso che iniziava dopo il fontanile di Campitella, allo stato attuale non lo si percepisce e non vi sono indicazioni, il nostro CAI 208 sale a destra nel vasto pendio erboso evidenziato da sporadici omini di sasso verso il soprastante crinale, direzione N)   Balza di Mezzogiorno q.1127 (Località Balza di Mezzogiorno, il punto è quotato 1127 m da IGM Umbria. Salendo il pendio erboso andiamo a intercettare d’obbligo il sentierino a mezzacosta che attraversa il crinale SO del monte Serra Santa, cartelli: a destra il sentiero conduce alla località Selvolina, a sinistra è CAI 215 per la Valsorda, attraversiamo il sentiero e continuiamo in ripida salita iniziando di fatto il crinale SO del monte Serra Santa che è CAI 224, indicazioni per l’eremo)   –   Bivio q.1315 (Siamo in vista della croce dell’eremo di Serra Santa quindi rimaniamo sul crinale per raggiungerlo, a sinistra inizia una traccia a mezzacosta che si direziona verso il grande parcheggio delle autovetture)   Eremo di Serra Santa q.1348 (Superiamo l’eremo e percorriamo la sua carrozzabile d’accesso che si mantiene sempre sul crinale)   Incrocio q.1371 (La carrozzabile curva a gomito a sinistra e scende puntando al grande parcheggio, sulla destra c’è il largo Sentiero Italia SI che si sviluppa a mezzacosta nel versante meridionale del monte Serra Santa, andiamo dritto in salita sull’ampio pendio inizialmente su largo percorso, poi su traccia poco definita nel manto erboso, siamo sul CAI 207, segni assenti)      Monte Serra Santa S q.1423 (Arriviamo sul vasto pianoro erboso, è la cima meridionale del monte Serra Santa e malgrado sia il punto più alto è anonimo e privo di indicazioni, svoltiamo a sinistra procedendo sul CAI 207 senza percorso obbligato e puntando all’evidente cima nord)      Monte Serra Santa N q.1421 (Dal grande omino di sassi è stata realizzata una nicchia con cancello metallico che racchiude la statua della Madonna, torniamo sui nostri passi)   Monte Serra Santa S q.1423 (Ora avanziamo a vista con direzione sud nelle vaste praterie sommitali perdendo quota)  –   L’Uomo di Sasso q.1391 (Ci innestiamo sul largo percorso Sentiero Italia, come detto in precedenza si sviluppava a mezzacosta e ora raggiunge il nostro crinale. Avanziamo sul tratturo che passa tra i punti alti dell’Uomo di Sasso, quello alla nostra sinistra quotato 1389 metri, e quello alla nostra destra di 1391 metri, entrambi anonimi e privi di segnalazioni. Solo per curiosità li guadagniamo entrambi ma possiamo tenerci sul tratturo che spostandosi a destra a mezzacosta perde quota, di fatto puntiamo verso l’aguzza cima del monte Penna visibile in lontananza)    Pian delle Vescole q.1281 (Il tratturo Sentiero Italia compie un ampio giro e continuando a perdere quota si riporta sul crinale nella vasta depressione erbosa del versante nord occidentale del monte Purello. Seguendo il sentiero nell’ampio crinale cominciamo a salire verso quest’ultima cima, segni sporadici)     Bivio q.1325 (Il Sentiero Italia si sposta a destra e ora procede a mezzacosta tenendosi sotto il crinale per bypassare le cime, noi lo lasciamo e continuiamo a salire su traccia di passaggio, cartelli e indicazioni assenti, direzione SE)     Cima q.1342 (Dal bivio precedente in pochi minuti guadagniamo la cima anonima, senza toponimo e quotata 1342 m da IGM Umbria, continuiamo a seguire il crinale in continua ascesa virando naturalmente a destra)     Purello q.1405 (Al culmine della salita siamo sul Purello, anonimo e privo d’indicazioni, lo riconosciamo perché il versante orientale è lambito da fittissimi e bassi arbusti. Ora avanziamo in falsopiano con direzione sud nel vasto pianoro sommitale del monte Nero)      Monte Nero q.1410 (Vasto promontorio erboso privo d’indicazioni, caliamo a vista senza traccia obbligata il suo pendio sud occidentale puntando alla sagoma del Poggio dell’Airone)      Val del Pero q.1340 (Iniziando a calare ci appare immediatamente la sottostante depressione del Val del Pero, valico che si interpone tra il monte Nero e il Poggio dell’Airone nostro prossimo obiettivo. Cartelli e crocevia di sentieri poco evidenti: a destra del valico scende il CAI 216 per la valle del Fonno, a sinistra scende il CAI 135A per il Sasso Barbano. Alle nostre spalle proviene il Sentiero Italia che aveva bypassato il Purello e il monte Nero e ora continua davanti a noi spostandosi a sinistra sempre a mezzacosta, seguiamo il crinale che è CAI 210 che ci porta a salire al Poggio dell’Airone, segni assenti e direzione SO)      Poggio dell’Airone q.1431 (Sulla mappa IGM Umbria viene citato come monte Penna Orientale, il promontorio è anonimo e privo d’indicazioni. Camminiamo nel vasto crinale pianeggiante ignorando successivamente un largo tracciato a sinistra che si direziona verso il monte Maiore, gradualmente viriamo naturalmente a destra con un ampio giro a semicerchio puntando alla vicina cima del monte Penna)      Monte Penna q.1432 (Il crinale che precede l’arrivo è aereo ma pianeggiante e privo di difficoltà, sulla cima troviamo un masso con punto geodetico. Manteniamo il crinale che si abbassa con direzione nord, siamo sempre sul CAI 210 ma allo stato attuale qualsiasi indicazione è assente)      Crocevia q.1370 (Stiamo scendendo e il crinale diventa sporco di pietrisco, in questo punto è attraversato da una marcata traccia, continuiamo dritto e dopo pochi metri incontriamo un largo sentiero a mezzacosta che proviene dalla nostra destra e che si esaurisce qui. Il crinale ora è ampio e pianeggiante, continuando a seguirlo andremmo verso il Poggio di Campanella, lo lasciamo e cominciamo a calare a sinistra senza traccia o segno puntando verso gli evidenti ripetitori, più sotto vediamo il rifugio monte Penna, dovremmo essere sul CAI 210 secondo la mappa ma si procede a vista)     Sella q.1241 (Camminando a vista e senza traccia raggiungiamo il valico erboso sotto i ripetitori, crocevia di sentieri: a sinistra anche se non lo vediamo scende il CAI 212 al sottostante rifugio monte Penna, calando a destra e portandosi al margine boschivo ci sono i cartelli dei sentieri CAI 214 e CAI 210, noi saliamo il pendio verso i ripetitori)  –  Ripetitori q.1363 (L’area recintata con i ripetitori sono sulla cima quotata 1263 m da IGM Umbria, contorniamo a destra e in salita la recinzione e dalla parte opposta seguiamo il brullo crinale che ci fa perdere quota, qualsiasi indicazione è assente)   –   Monte Fringuello q.1204 (Arriviamo in un tratto pianeggiante, non una cima ma l’estrema propaggine del crinale, nulla identifica il punto. Incominciamo a scendere entrando tra i radi agglomerati di arbusti procedendo a vista e per intuito, subito con direzione ovest, successivamente viriamo a destra con direzione nord ovest consapevoli che ci andremo ad innestare d’obbligo sul CAI 210 in prossimità del passo della Sportola)     CAI 210 q.1053 (Nella seconda parte, la discesa fuori sentiero del monte Fringuello diventa particolarmente ripida tra i fitti alberelli, stiamo attenti che alcune parti precipitano, quindi procedendo con direzione nord ovest ci innestiamo in un punto imprecisato del CAI 210, circa 30 metri sotto il passo della Sportola, lo seguiamo a sinistra continuando a scendere)      Bivio q.877 (Quota da mappa IGM Umbria. In questo punto il sentiero curva a gomito a destra, a sinistra sale una traccia che può passare inosservata)      Bivio q.852 (Innesto su largo sentiero pianeggiante: a destra non è segnato, il CAI 210 lo tiene a sinistra)      Incrocio q.848 (Cartelli: dritto il largo sentiero si raccorda al CAI 212 della Strada dei Renacci, scendiamo a destra scartando immediatamente un largo tracciato a sinistra e curvando a gomito continuiamo sul largo CAI 210 che continua rettilineo in costante discesa)    Bivio q.822 (Ignoriamo il largo sentiero a destra e continuiamo dritto sul CAI 210 nella pineta)   –   Bivio q.611 (Quota da mappa IGM Umbria. La lunga discesa ci fa uscire dal bosco alla biforcazione della pista innestandoci sulla carrozzabile dei Renacci CAI 212, scartiamo a sinistra all’indietro e andiamo dritto. In breve la carrozzabile dei Renacci si divide in due piste parallele, scegliamo quella a destra perché quella a sinistra successivamente curva verso un abitazione)     Incrocio q.588 (Località Pineta del Soldato quotata in loco 563 m, cartelli: a sinistra la traccia si raccorda alla carrozzabile soprastante, dritto scende e subito curva a destra conducendo direttamente a Gualdo Tadino. Prestiamo attenzione, dobbiamo andare a destra che è CAI 213 su sentiero il cui ingresso è infrascato dalle ginestre, dopo pochi metri ne usciamo e si cammina in falsopiano nel bosco)  –  Sterrata q.548 (Nel frattempo il sentiero CAI 210 ha perso quota e uscendo dal bosco ci innestiamo sulla sterrata, a sinistra conduce all’abitato di Gualdo Tadino, andiamo a destra in lieve salita che è sempre CAI 210)     Bivio q.560 (In questo punto la sterrata si esaurisce dividendosi in due sentieri, evitiamo di andare dritto mentre il nostro CAI 210 svolta a sinistra)      La Rocchetta q.534

TEMPI RILEVATI NETTI (ore):

La Rocchetta

0,00

Bivio q.1325

2,45

Bivio q.581

0,04

Cima q.1342

/

Bivio q.592

0,05

Purello

3,00

Sorgente della Rocchetta

0,07

Monte Nero

3,09

Area pic-nic q.675

0,12

Val del Pero

3,14

Piazzola q.758

0,28

Poggio dell’Airone

3,30

Pian della Croce

0,29

Monte Penna

3,42

Bivio q.775

0,31

Crocevia q.1370

3,47

Fontanile di Campitella

0,47

Sella q.1241

4,02

Bivio q.883

0,48

Ripetitori q.1363

4,05

Curva q.957

0,58

Monte Fringuello

4,16

Balza Mezzogiorno q.1077

1,12

CAI 210 q.1053

4,45

Balza Mezzogiorno q.1127

1,20

Bivio q.877

5,00

Bivio q.1315

1,44

Bivio q.852

5,02

Eremo di Serra Santa

1,50

Incrocio q.848

5,03

Incrocio q.1371

1,58

Bivio q.822

5,05

Monte Serra Santa S

2,05

Bivio q.611

5,23

Monte Serra Santa N

2,08

Incrocio q.588

5,25

Monte Serra Santa S

/

Sterrata q.548

5,35

L’Uomo di Sasso

2,20

Bivio q.560

5,37

Pian delle Vescole

2,37

La Rocchetta

5,40


NOTE:

        LUNGHEZZA: 16,5 km

        DIFFICOLTA: E/EE

DISLIVELLO TOTALE: 1300 m

QUOTA MASSIMA: M. Penna q.1432

Sentieri

Allo stato attuale (2024), tutta la zona della sorgente Rocchetta versa ancora in stato di degrado causa calamità del 2013. L’intera gita, lunga e con discreto dislivello totale, si sviluppa generalmente per sentieri CAI, purtroppo la segnatura risulta sporadica/assente mentre alcuni cartelli li troviamo nelle diramazioni. 

Versante NO del monte Fringuello: Questo tragitto lo devono fare solo escursionisti esperti amanti del “ravanage”, è completamente fuori sentiero e se inizialmente la discesa è piacevole e graduale tra radi agglomerati di arbusti, la seconda parte diventa molto ripida tra fitti alberelli che ostacolano e aiutano alla stessa maniera. Evitare con terreno bagnato e prestiamo attenzione a scansare dei possibili precipizi, eventualmente consiglio di tornare indietro o evitare il monte Fringuello che è anonimo e privo d’interesse, quindi giunti alla Sella q.1241 sotto i ripetitori, calare a destra per intraprendere il CAI 210 che conduce al passo della Sportola. 

Rifugi-Bivacchi

Sul lato dell’eremo di Serra Santa (ristrutturato e in attività) che si rivolge verso la grande croce, è possibile accedere a un porticato dove all’interno c’è un camino, no posti letto. Il posto è utile solo come riparo temporaneo, perché anche se il porticato è chiuso su tutti i lati, l’accesso avviene tramite un piccolo cancello metallico sempre aperto.

Rifugio Monte Penna: Si trova sul CAI 212 a quota 1197 s.l.m. alla base del monte Penna e sotto il ripetitore della cima quotata 1263 metri da IGM Umbria. È composto di un vano cucina, due bagni con doccia e antibagno e due camere da letto per ospitare 12 persone. La cucina è munita di frigorifero, lavello, due piastre elettriche per cucinare una stufa a legna e un tavolo con dodici sedie. I bagni sono forniti di docce con acqua calda proveniente da uno scaldabagno (circa 60 litri) alimentato a corrente. Nelle camere troviamo letti a castello con materasso e armadi per riporre il proprio guardaroba. L'acqua che alimenta tutte le utenze del rifugio viene fornita da due cisterne interrate della capienza complessiva di circa ottanta quintali. Questa va bene per i bagni, le docce, pulizia delle pentole e accessori vari ma non va bene per bere. Il rifugio è munito anche di un depuratore con funzionamento automatico o manuale e della raccolta differenziata dei rifiuti. Il funzionamento di tutti questi apparecchi è affidato ad un gruppo elettrogeno a benzina di potenza pari a 5 KW, inutile dire che acqua e benzina vanno usati con parsimonia in quanto tutto va trasportato da valle con mezzi 4x4. (Dal sito https://rifugiomontepenna.blogspot.com/)

Fonti

Fonte della Rocchetta alla partenza

Fontanile di Campitella

Tracce GPS


La Rocchetta q.534 (Alla nostra destra c’è la grande fonte, l’area pic-nic e il rifugio incustodito)

Iniziamo seguendo la strada asfaltata interdetta al transito oltrepassando gli stabilimenti abbandonati

Bivio q.581 (Bivio della stradina e innesto sul CAI 208: a sinistra è via Santo Marzio, andiamo dritto in salita sulla via della Rocchetta costeggiando le vistosi reti paramassi)

Bivio q.592 (A sinistra c’è la sterrata chiusa da sbarra CAI 213 per l’eremo di Santo Marzio, rimaniamo sulla stradina asfaltata CAI 208 superando una piazzola con presa d’acqua situata alla nostra destra) 

Sorgente della Rocchetta q.610 (Termina la stradina asfaltata, sulla destra ci sono degli edifici dismessi e un piccolo bacino)

Sul CAI 208

 

Sul CAI 208

Sul CAI 208

Pian della Croce: biforcazione e cartelli, a destra continua come CAI 214/CAI 216 per Poggio Campanella e Valle del Pero, stiamo sul CAI 208 che curva a sinistra …..

… e si alza sopra una presa d’acqua.  

Sul CAI 208 che da Pian della Croce sale al fontanile di Campitella

Sul CAI 208 che da Pian della Croce sale al fontanile di Campitella

  

Sul CAI 208 che da Pian della Croce sale al fontanile di Campitella

Fontanile di Campitella

Balza di Mezzogiorno q.1077 (Uscendo dalla vegetazione gli spazi si aprono e il terreno è cosparso da affioramenti di pietre, il sentiero diventa confuso)

Balza di Mezzogiorno q.1077 (Il nostro CAI 208 sale a destra nel vasto pendio erboso evidenziato da sporadici omini di sasso verso il soprastante crinale, direzione N)

Balza di Mezzogiorno q.1127 (Salendo il pendio erboso andiamo a intercettare d’obbligo il sentierino a mezzacosta che attraversa il crinale SO del monte Serra Santa, cartelli: a destra il sentiero conduce alla località Selvolina, a sinistra è CAI 215 per la Valsorda, attraversiamo il sentiero e continuiamo in ripida salita iniziando di fatto il crinale SO del monte Serra Santa che è CAI 224, indicazioni per l’eremo)

Saliamo il crinale SO del monte Serra Santa CAI 224 verso l’eremo


Saliamo il crinale SO del monte Serra Santa CAI 224 verso l’eremo

Saliamo il crinale SO del monte Serra Santa CAI 224 verso l’eremo

Saliamo il crinale SO del monte Serra Santa CAI 224 verso l’eremo


Bivio q.1315 (Siamo in vista della croce dell’eremo di Serra Santa quindi rimaniamo sul crinale per raggiungerlo, a sinistra inizia una traccia a mezzacosta che si direziona verso il grande parcheggio delle autovetture)

La croce precede l’arrivo all’eremo

  Eremo di Serra Santa

Sul lato dell’eremo di Serra Santa che si rivolge verso la grande croce, è possibile accedere a un porticato dove all’interno c’è un camino, no posti letto. Il posto è utile solo come riparo temporaneo, perché anche se il porticato è chiuso su tutti i lati, l’accesso avviene tramite un piccolo cancello metallico sempre aperto.

  Eremo di Serra Santa

  Panorama dall’Eremo di Serra Santa verso le prossime cime da conquistare

 

Superiamo l’eremo e percorriamo la sua carrozzabile d’accesso che si mantiene sempre sul crinale

Incrocio q.1371 (La carrozzabile curva a gomito a sinistra e scende puntando al grande parcheggio, sulla destra c’è il largo Sentiero Italia SI che si sviluppa a mezzacosta nel versante meridionale del monte Serra Santa, andiamo dritto in salita sull’ampio pendio inizialmente su largo percorso)

  Monte Serra Santa S q.1423 (Arriviamo sul vasto pianoro erboso, è la cima meridionale del monte Serra Santa e malgrado sia il punto più alto è anonimo e privo di indicazioni, svoltiamo a sinistra procedendo sul CAI 207 senza percorso obbligato e puntando all’evidente cima nord)

 

Monte Serra Santa N q.1421 (Dal grande omino di sassi è stata realizzata una nicchia con cancello metallico che racchiude la statua della Madonna)

Monte Serra Santa N q.1421 (Dal grande omino di sassi è stata realizzata una nicchia con cancello metallico che racchiude la statua della Madonna)

Panorama dall’Uomo di Sasso verso le prossime cime da conquistare

Pian delle Vescole q.1281 (Il tratturo Sentiero Italia compie un ampio giro e continuando a perdere quota si riporta sul crinale nella vasta depressione erbosa del versante nord occidentale del monte Purello. Seguendo il sentiero nell’ampio crinale cominciamo a salire verso quest’ultima cima, segni sporadici)

Dalla Cima q.1342 saliamo al Purello

 

Retrospettiva durante la salita al Purello

Purello q.1405 (Al culmine della salita siamo sul Purello, anonimo e privo d’indicazioni, lo riconosciamo perché il versante orientale è lambito da fittissimi e bassi arbusti)

Monte Nero q.1410 (Vasto promontorio erboso privo d’indicazioni) 

   Dal monte Nero caliamo a vista senza traccia obbligata il suo pendio sud occidentale puntando alla sagoma del Poggio dell’Airone 

  

Dal valico della Val del Pero saliamo al Poggio dell’Airone

Salita al Poggio dell’Airone, alle nostre spalle il Purello e il monte Nero saliti precedentemente

Poggio dell’Airone q.1431 (Sulla mappa IGM Umbria viene citato come monte Penna Orientale, il promontorio è anonimo e privo d’indicazioni. Camminiamo nel vasto crinale pianeggiante ignorando successivamente un largo tracciato a sinistra che si direziona verso il monte Maiore, gradualmente viriamo naturalmente a destra con un ampio giro a semicerchio puntando alla vicina cima del monte Penna) 

Il crinale che precede l’arrivo al monte Penna è aereo ma pianeggiante e privo di difficoltà

Monte Penna q.1432 (Sulla cima troviamo un masso con punto geodetico)

Dal monte Penna manteniamo il crinale che si abbassa con direzione nord, siamo sempre sul CAI 210 ma allo stato attuale qualsiasi indicazione è assente. 


Cominciamo a calare a sinistra senza traccia o segno puntando verso gli evidenti ripetitori, più sotto vediamo il rifugio monte Penna, dovremmo essere sul CAI 210 secondo la mappa ma si procede a vista

Sella q.1241 (Camminando a vista e senza traccia raggiungiamo il valico erboso sotto i ripetitori, crocevia di sentieri: a sinistra anche se non lo vediamo scende il CAI 212 al sottostante rifugio monte Penna, calando a destra e portandosi al margine boschivo ci sono i cartelli dei sentieri CAI 214 e CAI 210, noi saliamo il pendio verso i ripetitori)

Ripetitori q.1363 (L’area recintata con i ripetitori sono sulla cima quotata 1263 m da IGM Umbria)

Seguiamo il brullo crinale che ci fa perdere quota, qualsiasi indicazione è assente 

 

Monte Fringuello q.1204 (Arriviamo in un tratto pianeggiante, non una cima ma l’estrema propaggine del crinale, nulla identifica il punto. Incominciamo a scendere entrando tra i radi agglomerati di arbusti procedendo a vista e per intuito)

 

Nella seconda parte, la discesa fuori sentiero del monte Fringuello diventa particolarmente ripida tra i fitti alberelli, stiamo attenti che alcune parti precipitano

Sul CAI 210

Bivio q.852 (Innesto su largo sentiero pianeggiante: a destra non è segnato, il CAI 210 lo tiene a sinistra)

   Incrocio q.848 (Cartelli: dritto il largo sentiero si raccorda al CAI 212 della Strada dei Renacci, scendiamo a destra scartando immediatamente un largo tracciato a sinistra e curvando a gomito continuiamo sul largo CAI 210 che continua rettilineo in costante discesa)

Sul largo CAI 210 che continua rettilineo in costante discesa

 

 

Bivio q.611 (La lunga discesa ci fa uscire dal bosco alla biforcazione della pista innestandoci sulla carrozzabile dei Renacci CAI 212, scartiamo a sinistra all’indietro e andiamo dritto) 

All’Incrocio q.588 in località Pineta del Soldato prestiamo attenzione, noi dobbiamo andare a destra che è CAI 213 su sentiero il cui ingresso è infrascato dalle ginestre 

Sul CAI 213

Vista sulla città di Gualdo Tadino

Sterrata q.548 (Nel frattempo il sentiero CAI 210 ha perso quota e uscendo dal bosco ci innestiamo sulla sterrata, a sinistra conduce all’abitato di Gualdo Tadino, andiamo a destra in lieve salita che è sempre CAI 210) 

Bivio q.560 (In questo punto la sterrata si esaurisce dividendosi in due sentieri, evitiamo di andare dritto mentre il nostro CAI 210 svolta a sinistra)