martedì 16 luglio 2024

Balzi al monte di Limano (EE)

La modesta quota del monte di Limano non deve fare sottovalutare la complessità della gita, l’ambiente è molto solitario e selvaggio, si svolge fuori sentiero o su labili tracce che solo occasionalmente sono segnate con bolli rossi (Val di Lima, Toscana)

DATA: 29 aprile 2024 

PARTENZA: Dal valico tosco/emiliano del passo dell’Abetone, scendiamo nel versante toscano per circa 18 km arrivando al paese de La Lima, da qui andiamo a destra percorrendo la SS.12 in direzione di Bagni di Lucca per altri 13,4 km dove lasciamo la statale e risaliamo a destra la stradina con indicazioni per Limano, parcheggiamo in prossimità del cartello all’entrata del paese notando alla sinistra della carreggiata una minuscola area parcheggio per 5/6 auto (3,1 km dalla statale SS.12). 

 

Traccia reale del GPS sullo stralcio della mappa "Le dolomiti della val di Lima" in scala 1:15000. DREAM Italia, via Enrico Bindi 14-51100 Pistoia. Tel.0573.365967 www.dream-italia.it 


Dettaglio della traccia GPS con i waypoint registrati

IITINERARIO: Limano q.490 (Dalla minuscola area parcheggio presso il cartello del paese ci portiamo all’ingresso dell’abitato dove c’è la fermata dell’autobus, entriamo nella piazzetta Gave e oltrepassiamo la grande fonte/lavatoio con il successivo porticato iniziando il vicolo acciottolato via Gave di Sopra)   –  Chiesa Madonna delle Grazie q.536 (Località San Martino. Il vicolo acciottolato ha appena lasciato le ultime case e termina arrivando alla chiesetta con bivio: dritto inizia il largo e pianeggiante CAI 10A che prendiamo, scartiamo a sinistra il percorso per la croce di Gruvitano)  –   Bivio q.551 (Bivio del sentiero sterrato: scartiamo quello a sinistra e continuiamo in salita sul CAI 10A)  – Madonna della Costa q.608 (Crocevia di sentieri sterrati: ignoriamo quelli a destra e a sinistra, andiamo dritto passando accanto alla piccola cappella, siamo sempre sul CAI 10A)  –  Sasso della Piana q.742 (Quota da GPS. Al culmine della salita, ci compare sulla destra del sentiero l’isolato monolite alto poco più di due metri, in questo punto lasciamo il proseguo del CAI 10A che ora diventa pianeggiante, a sinistra inizia un evidente sentiero che si sviluppa più alto ma parallelo al CAI 10A, il nostro obiettivo è quello di inerpicare a sinistra la dorsale di arbusti e cespugli senza traccia obbligata, si procede a vista con direzione NO)   –   Piazzola q.965 (Quota da GPS. Perveniamo a un pianoro, appena sopra è attraversato da un sentierino. Scartiamo quello a sinistra e seguiamo quello a destra segnato con bolli rossi che si sviluppa a mezzacosta nel bosco)   –   Bivio q.959 (Biforcazione del sentierino nel fitto bosco: dritto a sinistra sale direttamente in cima al Balzo di Mezzo, noi seguiamo quello a destra che si abbassa verso la sua cengia)  –   Solco Acqualona q.915 (In breve siamo alla base dei verticali contrafforti rocciosi del Balzo di Mezzo, quindi continuiamo contornandoli nella sua cengia inferiore, segni rossi)   –   Canale S del Balzo Maggiore q.920 (Entriamo nel largo canale detritico all’interno del fitto bosco, di fatto separa il Balzo di Mezzo dal Balzo Maggiore anche se da questo punto non sono visibili. Risaliamo l’instabile canalone tenendoci sul bordo sinistro)   –   Canale S del Balzo Maggiore q.937 (Risaliti circa venti metri lasciamo il canalone, a sinistra inizia la cengia intermedia del Balzo di Mezzo, bolli rossi)  –  Balzo di Mezzo q.969 (Quota da GPS. Percorriamo la cengia intermedia del Balzo di Mezzo alla base delle bastionate rocciose, poi quando queste diventano meno appariscenti inerpichiamo a destra il ripido pendio di paleo conquistando la dorsale erbosa con radi alberelli, siamo al Balzo di Mezzo. Risaliamo la dorsale per pochi metri fino a intercettare un sentierino che l’attraversa, segni in entrambe le soluzioni. Scegliamo quello di destra che di fatto si direziona verso il canale sud del Balzo Maggiore)  –   Canale S del Balzo Maggiore q.985 (Rientrati nel fitto bosco ritroviamo il canalone detritico, facciamo attenzione a non attraversarlo mantenendo il proseguo della traccia a mezzacosta che è destinata a interrompersi in un punto inaccessibile. Ora dobbiamo risalire fedelmente il canalone, molto faticosamente causa la sua instabilità, prestiamo attenzione ai bolli)   –  Grotta q.1010 (Durante la ripida ascesa del canalone, notiamo a poca distanza sulla destra la grotta nata grazie un macigno incastrato che ne costituisce la volta)  –   Deviazione q.1100 (Nel frattempo il canale si è ristretto, la salita pur rimanendo molto ripida diventa più agevole perché il terreno è più stabile. Potremmo terminare la salita perché il canale si esaurisce nella foce appena sopra di noi, invece lo lasciamo e andiamo a destra su esilissima traccia a mezzacosta nel paleo. Evitiamo questa soluzione nel caso di terreno bagnato, questa sottile traccia nel paleo è infida e un eventuale scivolata avrebbe conseguenze fatali)   –   Balzo Maggiore q.1135 (Per CTR Toscana 1135,1 m. L’esile traccia a mezzacosta ci fa raggiungere velocemente la cresta SE, saliamo a sinistra e siamo subito in vetta dove troviamo un grande omino di pietre. Continuiamo sulla cresta, direzione NO, e poco sotto superiamo un piccolo gendarme di roccia, dopo di che cominciamo a inerpicare i gradoni rocciosi tenendoci nell’immediato spostati sul lato destro per agevolare la salita, poi virando a sinistra andiamo a riprendere la cresta che s’innalza molto aerea su ottima roccia, passaggi di 1°)   –   Monte di Limano q.1234 (Sulla cima panoramica c’è una croce di legno, scendiamo a sinistra nella larga cresta meridionale, nessuna indicazione)   –   Deviazione q.1145 (Per CTR Toscana 1144,7 m. Continuiamo a perdere quota fino ad arrivare a una selletta, la riconosciamo perché per la prima volta la cresta si rialza. Alla sinistra della sella ha origine un largo solco vallivo, quindi risaliamo pochi metri e lasciamo la cresta meridionale del monte di Limano, scendiamo a sinistra a vista e senza traccia per intraprendere una dorsale poco definita coperta da radi alberelli che delimita il lato destro del solco vallivo prima citato, direzione est)   –  Punto panoramico q.1105 (Quota da GPS, non si hanno riscontri nelle mappe topografiche. Insistiamo a scendere la dorsale poco definita tra radi alberelli e affioramenti rocciosi da superare, quindi giungiamo al punto panoramico oltre il quale precipita. Appena sotto di noi compare un verticale pinnacolo roccioso, più spostato a sinistra un altro dalla cima bifida che è meno evidente. Caliamo traversando a sinistra a mezzacosta, procediamo a vista)   –   Pala bifida q.1088 (Quota da GPS. Calando trasversalmente guadagniamo subito un crinalino boscoso che culmina nella cima bifida della pala rocciosa, la cima si conquista alzandoci pochi metri dal crinalino. Torniamo indietro e subito lasciamo il crinalino per traversare a sinistra l’invaso erboso che ci separa dalla pala verticale che vedevamo appena sotto il punto panoramico q.1105)   –   Pala q.1082 (Rimaniamo alla sua base, rinunciamo a conquistare il punto alto dove è necessaria un’arrampicata diretta di pochi metri di 2°+ in estrema esposizione, aggirando cautamente a sinistra si può ridurre al 2°. Torniamo indietro verso la pala bifida, poi senza raggiungerla scendiamo il ripido invaso erboso, direzione SE)   –  Sentiero q.975 (Mantenendo la direzione SE, scendiamo senza tregua tra pendii e crinalini fino a ritrovare il sentiero con bolli rossi, a destra riporta sul Balzo di Mezzo, lo seguiamo a sinistra)   –  Canale S del Balzo Maggiore q.985 (Siamo tornati al canale detritico, a sinistra lo avevamo risalito passando accanto la grotta per andare al Balzo Maggiore, ora lo discendiamo ripidamente a destra con qualche disagio perché è molto instabile, privilegiamo il bordo destro)  –   Canale S del Balzo Maggiore q.937 (Ignoriamo alla nostra destra l’ingresso della cengia intermedia del Balzo di Mezzo percorsa all’andata)   –  Canale S del Balzo Maggiore q.920 (Alla nostra destra c’è l’ingresso della cengia inferiore del Balzo di Mezzo, riprendendola potremmo fare ritorno ripercorrendo tutto il tragitto fatto all’andata. Ci spostiamo sul bordo sinistro del canalone e continuiamo ad abbassarci)   –   Deviazione q.910 (A oltranza il canale ora si restringe vistosamente, lo lasciamo notando a sinistra una marcata traccia che si sviluppa a mezzacosta e in falsopiano, direzione est, si procede alla base dei contrafforti rocciosi)  –  Bivio q.890 (Continuiamo su esile traccia in falsopiano costeggiando la parete rocciosa, quindi arriviamo al bivio che allo stato attuale è impercettibile. Ci innestiamo sulla traccia C11, evitiamo di continuare dritto e scendiamo a destra all’indietro, sporadici omini di sasso)  -  Canale q.800 (E’ la sezione inferiore del largo canale sud del Balzo Maggiore, il sentierino l’attraversa e continua a mezzacosta)  – Solco Acqualona q.790  -  Piazzola q.780 (Ora intravvediamo sotto di noi il largo CAI 10A)  –  Sasso della Piana q.742  – Madonna della Costa q.608   –   Bivio q.551  –   Chiesa Madonna delle Grazie q.536  -  Limano q.490 

NOTE:

        LUNGHEZZA: 6,5 km

        DIFFICOLTA: EE

DISLIVELLO TOTALE: 760 m

QUOTA MASSIMA: M. di Limano q.1234

Sentieri

La modesta quota del monte di Limano non deve fare sottovalutare la complessità della gita, l’ambiente è molto solitario e selvaggio, si svolge fuori sentiero o su labili tracce che solo occasionalmente sono segnate con bolli rossi. La stessa relazione non ha alcuna velleità di essere esauriente, quindi l’escursione deve essere affrontata da persone molto esperte e dotate di GPS.

Consigliata l’ottima guida escursionistica “Le dolomiti della Val di Lima e l’Orrido di Botri” con relativa mappa topografica, di Enzo Maestripieri. 

Rifugi-Bivacchi

Assenti 

Fonti

Fonte alla piazzetta di Limano

Tracce GPS


TEMPI RILEVATI NETTI (ore):

Limano

0,00

Grotta

1,50

Canale S B. Maggiore q.920

3,35

Madonna delle Grazie

0,05

Deviazione q.1100

 

Deviazione q.910

3,36

Bivio q.551

0,08

Balzo Maggiore

2,22

Bivio q.890

3,45

Sasso della Piana

0,28

Monte di Limano

2,45

Canale q.800

/

Piazzola

1,10

Deviazione q.1145

3,00

Solco Acqualona q.790  

4,02

Bivio q.959

1,12

Punto panoramico q.1105

3,07

Piazzola q.780

4,04

Solco Acqualona

1,19

Pala bifida

3,10

Sasso della Piana

4,13

Canale S B. Maggiore q.920

1,30

Pala

3,15

Bivio q.551

/

Canale S B. Maggiore q.937

1,33

Sentiero q.975

3,25

Madonna delle Grazie

/

Balzo di Mezzo

1,40

Canale S B. Maggiore q.985

3,28

Limano

4,35

Canale S B. Maggiore q.985

1,44

Canale S B. Maggiore q.937

/

 

 

  

La realizzazione del video è di Silvano Rossi

Attraversiamo il paese di Limano

Attraversiamo il paese di Limano

Chiesa Madonna delle Grazie q.536 (Località San Martino. Il vicolo acciottolato ha appena lasciato le ultime case e termina arrivando alla chiesetta con bivio: dritto inizia il largo e pianeggiante CAI 10A che prendiamo, scartiamo a sinistra il percorso per la croce di Gruvitano) 

Madonna della Costa q.608 (Crocevia di sentieri sterrati: ignoriamo quelli a destra e a sinistra, andiamo dritto passando accanto alla piccola cappella, siamo sempre sul CAI 10A)

Panorama verso il Balzo Nero

Sulla sterrata CAI 10A verso il Sasso della Piana

 

Al culmine della salita, ci compare sulla destra del sentiero l’isolato monolite del Sasso della Piana

Sasso della Piana (In questo punto lasciamo il proseguo del CAI 10A che ora diventa pianeggiante, a sinistra inizia un evidente sentiero che si sviluppa più alto ma parallelo al CAI 10A, il nostro obiettivo è quello di inerpicare a sinistra la dorsale di arbusti e cespugli senza traccia obbligata, si procede a vista con direzione NO)

Inerpichiamo la dorsale di arbusti e cespugli senza traccia obbligata, si procede a vista con direzione NO

Inerpichiamo la dorsale di arbusti e cespugli senza traccia obbligata, si procede a vista con direzione NO

Inerpichiamo la dorsale di arbusti e cespugli senza traccia obbligata, si procede a vista con direzione NO

Inerpichiamo la dorsale di arbusti e cespugli senza traccia obbligata, si procede a vista con direzione NO

 

Ora curvando a sinistra percorriamo un tratto di cengia

Percorriamo un tratto di cengia

Percorriamo un tratto di cengia

Piazzola q.965 (Perveniamo a un pianoro, appena sopra è attraversato da un sentierino. Scartiamo quello a sinistra e seguiamo quello a destra segnato con bolli rossi che si sviluppa a mezzacosta nel bosco) 

Panorama sulle cime da conquistare

 

Dal Bivio q.959 dove il sentiero si biforca, noi seguiamo quello a destra che si abbassa verso la cengia inferiore del Balzo di Mezzo

In breve siamo alla base dei verticali contrafforti rocciosi del Balzo di Mezzo, quindi continuiamo contornandoli nella sua cengia inferiore

Cengia inferiore del Balzo di Mezzo

Cengia inferiore del Balzo di Mezzo

Canale S del Balzo Maggiore q.920 (Entriamo nel largo canale detritico all’interno del fitto bosco, di fatto separa il Balzo di Mezzo dal Balzo Maggiore anche se da questo punto non sono visibili. Risaliamo l’instabile canalone tenendoci sul bordo sinistro)

  Canale S del Balzo Maggiore q.937 (Risaliti circa venti metri lasciamo il canalone, a sinistra inizia la cengia intermedia del Balzo di Mezzo, bolli rossi) 

 

Percorriamo la cengia intermedia del Balzo di Mezzo alla base delle bastionate rocciose, poi quando queste diventano meno appariscenti inerpichiamo a destra il ripido pendio di paleo

Balzo di Mezzo q.969 (Inerpicato il ripido pendio di paleo siamo al Balzo di Mezzo)

Risaliamo la dorsale per pochi metri fino a intercettare un sentierino che l’attraversa, segni in entrambe le soluzioni….

… scegliamo quello di destra che di fatto si direziona verso il canale sud del Balzo Maggiore

Canale S del Balzo Maggiore q.985 (Rientrati nel fitto bosco ritroviamo il canalone detritico, facciamo attenzione a non attraversarlo mantenendo il proseguo della traccia a mezzacosta che è destinata a interrompersi in un punto inaccessibile. Ora dobbiamo risalire fedelmente il canalone, molto faticosamente causa la sua instabilità, prestiamo attenzione ai bolli)

Grotta q.1010 (Durante la ripida ascesa del canalone, notiamo a poca distanza sulla destra la grotta nata grazie un macigno incastrato che ne costituisce la volta) 

 

Risaliamo molto faticosamente il canale sud del Balzo Maggiore

Nel frattempo il canale si è ristretto, la salita pur rimanendo molto ripida diventa più agevole perché il terreno è più stabile

Deviazione q.1100 (Potremmo terminare la salita perché il canale si esaurisce nella foce appena sopra di noi, invece lo lasciamo e andiamo a destra su esilissima traccia a mezzacosta nel paleo)

Evitiamo questa soluzione nel caso di terreno bagnato, questa sottile traccia nel paleo è infida e un eventuale scivolata avrebbe conseguenze fatali

Evitiamo questa soluzione nel caso di terreno bagnato, questa sottile traccia nel paleo è infida e un eventuale scivolata avrebbe conseguenze fatali


Foto di gruppo sul Balzo Maggiore (da sx Enzo M, Silvano R, Roberta S, Christian N.) Alle nostre spalle la cresta che dobbiamo risalire e che culmina sulla cima del monte di Limano

Scendiamo dal Balzo Maggiore e continuiamo sulla cresta ….

…. poco sotto superiamo un piccolo gendarme di roccia …

…. dopo di che cominciamo a inerpicare i gradoni rocciosi tenendoci nell’immediato spostati sul lato destro per agevolare la salita ……

…. poi virando a sinistra andiamo a riprendere la cresta.


Panorama sul Balzo Maggiore appena lasciato (In rosso è il nostro tragitto, iniziato dalla Deviazione q.1100 dove avevamo lasciato il canale sud del Balzo Maggiore per aggirare sotto la vetta su esile traccia di paleo. Eventualmente potevamo concludere la salita del canale puntando alla foce soprastante, in questa immagine indicata come “entrata” e raggiungere la vetta con un A/R)

Abbiamo ripreso la cresta che s’innalza molto aerea su ottima roccia fino alla vetta del monte di Limano, passaggi di 1°

La cresta SE del monte di Limano

La cresta SE del monte di Limano

La cresta SE del monte di Limano (in vista della cima)

Monte di Limano q.1234


Dal monte di Limano scendiamo nella larga cresta meridionale

Dal monte di Limano scendiamo nella larga cresta meridionale

Dal monte di Limano scendiamo nella larga cresta meridionale

Mentre scendiamo nella larga cresta meridionale del monte di Limano, alla nostra sinistra compare la sagoma del Balzo Maggiore

Deviazione q.1145 (Continuiamo a perdere quota fino ad arrivare a una selletta, la riconosciamo perché per la prima volta la cresta si rialza. Alla sinistra della sella ha origine un largo solco vallivo, quindi risaliamo pochi metri e lasciamo la cresta meridionale del monte di Limano, scendiamo a sinistra a vista e senza traccia per intraprendere una dorsale poco definita coperta da radi alberelli che delimita il lato destro del solco vallivo prima citato, direzione est) 

 

Lasciamo la cresta meridionale del monte di Limano e scendiamo a sinistra a vista e senza traccia per intraprendere una dorsale poco definita coperta da radi alberelli

Scendiamo a vista e senza traccia per intraprendere una dorsale poco definita coperta da radi alberelli

Punto panoramico q.1105 (Insistiamo a scendere la dorsale poco definita tra radi alberelli e affioramenti rocciosi da superare, quindi giungiamo al punto panoramico oltre il quale precipita. Appena sotto di noi compare un verticale pinnacolo roccioso, più spostato a sinistra un altro dalla cima bifida che è meno evidente. Caliamo traversando a sinistra a mezzacosta, procediamo a vista)

Primo piano della Pala q.1082 vista dal punto panoramico

Dal punto panoramico caliamo traversando a sinistra a mezzacosta, procediamo a vista

Arrivo alla pala bifida

 

Pala bifida q.1088 (Quota da GPS)

Dalla pala bifida torniamo indietro e subito lasciamo il crinalino per traversare a sinistra l’invaso erboso che ci separa dalla pala verticale che vedevamo appena sotto il punto panoramico q.1105

Dalla pala bifida traversiamo verso la vicinissima Pala q.1082, poi torniamo indietro e caliamo il ripido invaso che separa le due pale.

Pala q.1082 (Rimaniamo alla sua base, rinunciamo a conquistare il punto alto dove è necessaria un’arrampicata diretta di pochi metri di 2°+ in estrema esposizione)

Torniamo indietro verso la pala bifida, poi senza raggiungerla scendiamo il ripido invaso erboso

Mantenendo la direzione SE, scendiamo senza tregua tra pendii e crinalini

  

Scorcio alle nostre spalle delle due pale

Canale S del Balzo Maggiore q.985 (Siamo tornati al canale detritico, a sinistra lo avevamo risalito passando accanto la grotta per andare al Balzo Maggiore, ora lo discendiamo ripidamente a destra con qualche disagio perché è molto instabile, privilegiamo il bordo destro)

   Deviazione q.910 (A oltranza il canale ora si restringe vistosamente, lo lasciamo notando a sinistra una marcata traccia che si sviluppa a mezzacosta e in falsopiano, direzione est)

Si procede alla base dei contrafforti rocciosi

Si procede alla base dei contrafforti rocciosi

Si procede alla base dei contrafforti rocciosi

 

Canale q.800 (È la sezione inferiore del largo canale sud del Balzo Maggiore, il sentierino l’attraversa e continua a mezzacosta)

Piazzola q.780

Scorcio verso il Balzo Maggiore