mercoledì 4 settembre 2024

Canale degli Alberghi (F)

Discesa in corda doppia del canale degli Alberghi (Alpi Apuane, Toscana)

DATA: 21 aprile 2024 

PARTENZA: Con l’autostrada A12 usciamo al casello di Massa (Toscana), attraversiamo il centro della città in direzione della montagna per intraprendere la “via Bassa Tambura” o SP.5 con cartello che indica il paese di Forno, lo raggiungiamo dopo circa 8 km dal centro di Massa, quindi proseguiamo per circa altri 2 km fino al termine della stradina asfaltata in località Biforco (sbarra e inizio della marmifera di servizio alle cave). 

 


ITINERARIO: Biforco q.375 (Fine dell’asfaltata, segni CAI su un traliccio di cemento: dalla piazzola oltrepassiamo la sbarra e iniziamo a percorrere la marmifera che è CAI 167/CAI 168)      Bivio q.380 (Bivio della marmifera dopo pochi metri che siamo partiti, cartelli: dritto la marmifera segue il canale di Cerignano per Vettolina ed è CAI 36, prendiamo la marmifera CAI 167/CAI 168 a sinistra che segue in salita il canale del Fondone)     Incrocio q.487 (A destra la marmifera curva a gomito, dritto a sinistra la marmifera attraversa il canale del Fondone per poi risalirlo e sarebbe il CAI 168, noi la lasciamo e saliamo dritto per sentiero CAI 167 o via di lizza della valle degli Alberghi. Durante il percorso, il tracciato CAI non percorre sempre fedelmente la via di lizza, ma ogni tanto se ne allontana per addolcire l’ascesa)      Bivio q.835 (Al termine della ripida ascesa, il panorama del CAI 167 si è aperto sulla vallata degli Alberghi e sulla parete del monte Contrario, molto in alto sopra di noi è visibile il vecchio edificio degli Alberghi. Lasciamo il CAI 167 che procede in falsopiano parallelo al fosso degli Alberghi, e pochi metri prima di una targa a ricordo situata alla nostra destra caliamo a sinistra l’abbandonato sentiero dei Pradacetti contrassegnato da sbiaditi bolli rossi che ci deposita immediatamente nel fosso detritico degli Alberghi, quindi lo lasciamo perché risale dalla parte opposta e camminiamo a sinistra nel letto asciutto del fosso degli Alberghi che in questa sezione è pianeggiante, da questo momento non lo abbandoneremo più)   -  1° Sosta (Salto di circa 25 metri, la sosta è situata a sinistra e pochi metri sotto di noi notiamo dei tondini metallici conficcati nella roccia)  -  2° Sosta (Fettucce nella clessidra alla nostra destra)  -  3° Sosta (Sosta sulla destra, il salto è di circa 4 metri, segue immediatamente la successiva)   -  4° Sosta (Ci portiamo sull’orlo del precipizio, possibile pozza d’acqua, la sosta è sulla sinistra e il salto di oltre 30 metri è il più alto del canale degli Alberghi)  -  5° Sosta (Camminiamo nel fosso di sfasciumi, poi il grosso macigno che s’interpone davanti a noi dobbiamo aggirarlo a sinistra o a destra con molta attenzione. Ci portiamo dietro il macigno sul quale troviamo la sosta che ci fa scendere nel piano inclinato senza difficoltà)  -  6° Sosta (Calati dalla 5° sosta potremmo eventualmente prolungare se abbiamo una corda da 60 metri evitando la 6° sosta situata nella parete a sinistra e raggiungibile con una corta arrampicata, in ogni maniera il punto di arrivo è la marmitta sottostante, problematica nel caso fosse piena d’acqua)  - 7° Sosta (La sosta è nel macigno a sinistra e ci permette di scendere uno stretto scivolo levigato)  -  8° Sosta (Calati dalla 7° arriviamo subito nel terrazzo roccioso con il salto dell’ottava corda doppia, la sosta è in alto a destra, la discesa ci fa atterrare su un pianoro di pietrisco)  -  9° Sosta (Alla nostra destra)  -  10° Sosta (La sosta è posizionata in un punto molto pericoloso, cioè sul bordo destro a strapiombo del precipizio e per arrivarci ci dobbiamo portare a pochi centimetri dallo stesso. Noi abbiamo utilizzato questa sosta, ma proprio per la sua posizione “invisibile” e pericolosa altri alpinisti hanno allestito delle soste con fettuccia sugli alberi. Atterriamo su un pianoro di pietrisco)  -  11° Sosta (Eseguita la 10° discesa in doppia, camminiamo pochi metri il pianoro di pietrisco fino alla placca inclinata che troviamo sulla sinistra. Una sosta è realizzata con cordino nel foro passante della placca, la sosta ufficiale è sempre nella placca ma nel lato opposto che è invisibile mentre arriviamo, in caso di bagnato la posizione diventa infida perché una eventuale scivolata non potrebbe essere arrestata, questa discesa in corda doppia ci fa pervenire alle due belle marmitte con acqua)  - 12° Sosta (Siamo presso una marmitta in un’ampia placconata dalla quale precipita la dodicesima calata, la sosta è sulla sinistra)  -  13° Sosta (Anello di sosta sulla destra)  - 14° Sosta (Procedendo, il canale diventa più angusto e buio, la sosta sarebbe situata nella parete a destra ma allo stato attuale è stata tolta. Senza realizzare una sosta, riusciamo strisciare nel sottile scivolo levigato e con un balzo finale di circa 1,5 metri a portarci sul fondo, alla nostra destra ci compare un grande e verticale anfratto cieco, è d’obbligo risalire i macigni a sinistra per continuare nel canale)  -  15° Sosta (Lasciatoci alle spalle il verticale e buio anfratto, arriviamo presto alla quindicesima discesa in corda doppia che ci fa superare un modesto salto)  - 16° Sosta (La sosta è sulla sinistra. Ci caliamo in corda doppia su piano inclinato, poi il salto diventa verticale e imponente, la bastionata rocciosa alla nostra destra ci sovrasta coprendoci)  -  Deviazione q.568 (Terminata la discesa in corda doppia avanziamo in piano tra sfasciumi, il canale si apre e in lontananza vediamo la marmifera, rimanendo nel canale si possono successivamente eseguire altre tre importanti calate, notiamo sul bordo sinistro il pianeggiante sentiero di cavatori abbandonato e lo intraprendiamo per andarci a raccordare alla poco distante lizza degli Alberghi CAI 167, indicazioni assenti)   -  CAI 167 q.575 (Ci innestiamo sulla lizza degli Alberghi CAI 167 salita all’andata, la ripercorriamo in discesa fino a Biforco)     Incrocio q.487     Bivio q.380  -  Biforco q.375 

NOTE:

        LUNGHEZZA: 3,6 km

        DIFFICOLTA: F

DISLIVELLO TOTALE: 460 m

QUOTA MASSIMA: 835 m

Sentieri

Il canale degli Alberghi è generalmente asciutto, comunque sono da evitare le giornate immediatamente successive alle piogge (nel nostro caso le marmitte piene d’acqua hanno reso tutto più difficile). Considerare che l’intero sviluppo del canale rimane in un ambiente molto selvaggio e privo di reali vie di uscita, la copertura telefonica è nulla.

I tempi di percorrenza sono indicativi, possono variare parecchio in base ai partecipanti e alla dimestichezza nella calata in corda doppia.

Causa temperatura di 6°, piedi bagnati e tempo a disposizione esaurito, volutamente evitiamo le ultime tre calate in corda doppia: quando il canale diventa pianeggiante e si apre, anche se non vi sono indicazioni possiamo scorgere sul bordo sinistro l’antico sentierino di cavatori che si sviluppa in piano nella rada macchia di arbusti e che in pochi minuti ci riconduce al CAI 167 (prendiamo come riferimento la marmifera che vediamo in lontananza). Tranne che per la 4° calata (circa 40 metri), tutte le altre non superano mai i 30 metri.

Materiale utilizzato: 2 corde da 60 metri (delle quali solo una aggiunta per la 4°calata), imbrago, discensore, cordino per machard, casco. Anche se tutte le soste sono in buono stato, è consigliabile munirsi di fettucce e maglie inox per allestire delle soste d’emergenza.

Rifugi-Bivacchi

Assenti 

Fonti

Assenti

Tracce GPS (Causa pessima ricezione del segnale GPS, la traccia è stata rielaborata a PC)


TEMPI RILEVATI NETTI (ore):

Biforco

0,00

Bivio q.380

0,02

Incrocio q.487

0,13

Bivio q.835

1,10

Discesa in corda doppia del Canale degli Alberghi

/

Deviazione q.568

7,45

CAI 567

7,49

Incrocio q.487

/

Bivio q.380

/

Biforco

8,10

   

Partiamo dalla località Biforco

Biforco (Oltrepassiamo la sbarra e iniziamo a percorrere la marmifera che è CAI 167/CAI 168)  

Bivio q.380 (Bivio della marmifera dopo pochi metri che siamo partiti, cartelli: dritto la marmifera segue il canale di Cerignano per Vettolina ed è CAI 36, prendiamo la marmifera CAI 167/CAI 168 a sinistra che segue in salita il canale del Fondone)

   Incrocio q.487 (A destra la marmifera curva a gomito, dritto a sinistra la marmifera attraversa il canale del Fondone per poi risalirlo e sarebbe il CAI 168, noi la lasciamo e saliamo dritto per sentiero CAI 167 o via di lizza della valle degli Alberghi)

CAI 167 o via di lizza della valle degli Alberghi

CAI 167 o via di lizza della valle degli Alberghi

 

CAI 167 o via di lizza della valle degli Alberghi

L’immancabile foro di piro

Bivio q.835 (Al termine della ripida ascesa, il panorama del CAI 167 si è aperto sulla vallata degli Alberghi e sulla parete del monte Contrario, molto in alto sopra di noi è visibile il vecchio edificio degli Alberghi. Lasciamo il CAI 167 che procede in falsopiano parallelo al fosso degli Alberghi, e pochi metri prima di una targa a ricordo situata alla nostra destra caliamo a sinistra l’abbandonato sentiero dei Pradacetti contrassegnato da sbiaditi bolli rossi che ci deposita immediatamente nel fosso detritico degli Alberghi, quindi lo lasciamo perché risale dalla parte opposta e camminiamo a sinistra nel letto asciutto del fosso degli Alberghi che in questa sezione è pianeggiante)  

Panorama sul monte Contrario

Nel fosso degli Alberghi verso la prima sosta


Nel fosso degli Alberghi verso la prima sosta

1° Sosta

1° Sosta (Salto di circa 25 metri, la sosta è situata a sinistra e pochi metri sotto di noi notiamo dei tondini metallici conficcati nella roccia) 

La prima discesa in corda doppia

La prima discesa in corda doppia

Recupero delle corde al termine della 1° discesa


2° Sosta (Fettucce nella clessidra alla nostra destra) 

2° discesa in corda doppia

2° discesa in corda doppia

  3° Sosta (Sosta sulla destra, il salto è di circa 4 metri, segue immediatamente la successiva)

 

3° discesa in corda doppia

4° Sosta (Ci portiamo sull’orlo del precipizio, possibile pozza d’acqua) 

4° Sosta

4° discesa in corda doppia

4° discesa in corda doppia

4° discesa in corda doppia


5° Sosta (Camminiamo nel fosso di sfasciumi, poi il grosso macigno che s’interpone davanti a noi dobbiamo aggirarlo a sinistra o a destra con molta attenzione) 

5° Sosta (Ci portiamo dietro il macigno sul quale troviamo la sosta) 

5° Sosta (Ci portiamo dietro il macigno sul quale troviamo la sosta che ci fa scendere nel piano inclinato senza difficoltà) 

5° Sosta (Ci portiamo dietro il macigno sul quale troviamo la sosta che ci fa scendere nel piano inclinato senza difficoltà) 

5° Sosta (Ci portiamo dietro il macigno sul quale troviamo la sosta)

La pozza d’acqua sotto la 6° sosta


6° Sosta (La 6° sosta è situata nella parete a sinistra e raggiungibile con una corta arrampicata)

La 6° calata in corda doppia con la pozza d’acqua sotto di noi

Andando verso la 7° Sosta

7° Sosta (La sosta è nel macigno a sinistra e ci permette di scendere uno stretto scivolo levigato)

7° Sosta (La sosta è nel macigno a sinistra e ci permette di scendere uno stretto scivolo levigato)

La 7° calata in corda doppia

 

8° Sosta (Calati dalla 7° arriviamo subito nel terrazzo roccioso con il salto dell’ottava corda doppia, la sosta è in alto a destra, la discesa ci fa atterrare su un pianoro di pietrisco) 

La 8° calata in corda doppia

Dietro di noi l’ottava calata in corda doppia

Verso la nona sosta


Verso la nona sosta

Verso la nona sosta

Arrivo alla 9°sosta

9° Sosta (Alla nostra destra)  

La 9° calata in corda doppia

La 9° calata in corda doppia

 

La 9° calata in corda doppia

La 9° calata in corda doppia

Verso la 10° sosta

10° Sosta (La sosta è posizionata in un punto molto pericoloso, cioè sul bordo destro a strapiombo del precipizio e per arrivarci ci dobbiamo portare a pochi centimetri dallo stesso)

La 10° calata in corda doppia


11° Sosta (Eseguita la 10° discesa in doppia, camminiamo pochi metri il pianoro di pietrisco fino alla placca inclinata che troviamo sulla sinistra. Una sosta è realizzata con cordino nel foro passante della placca, la sosta ufficiale è sempre nella placca ma nel lato opposto che è invisibile mentre arriviamo)

11° Sosta

11° calata in corda doppia

La discesa in corda doppia n°11 ci fa pervenire alle due belle marmitte con acqua

Vista intera dell’undicesima calata in corda doppia


12° Sosta (Siamo presso una marmitta in un’ampia placconata dalla quale precipita la dodicesima calata, la sosta è sulla sinistra) 

12° Sosta (Siamo presso una marmitta in un’ampia placconata dalla quale precipita la dodicesima calata, la sosta è sulla sinistra) 

12° calata in corda doppia

12° calata in corda doppia

Verso la 13° sosta

Verso la 13° sosta


13° Sosta (Anello di sosta sulla destra) 

13° calata in corda doppia

Procedendo, il canale diventa più angusto e buio

Procedendo, il canale diventa più angusto e buio


14° Sosta (La sosta sarebbe situata nella parete a destra ma allo stato attuale è stata tolta) 

14° Sosta (La sosta sarebbe situata nella parete a destra ma allo stato attuale è stata tolta. Senza realizzare una sosta, riusciamo strisciare nel sottile scivolo levigato) 

14° Sosta (La sosta sarebbe situata nella parete a destra ma allo stato attuale è stata tolta. Senza realizzare una sosta, riusciamo strisciare nel sottile scivolo levigato e con un balzo finale di circa 1,5 metri a portarci sul fondo, alla nostra destra ci compare un grande e verticale anfratto cieco, è d’obbligo risalire i macigni a sinistra per continuare nel canale) 

Fatta la 14° discesa è d’obbligo risalire i macigni a sinistra per continuare nel canale

15° Sosta (Lasciatoci alle spalle il verticale e buio anfratto, arriviamo presto alla quindicesima discesa in corda doppia che ci fa superare un modesto salto) 


15° calata in corda doppia

15° calata in corda doppia

Arrivo presso la 16° Sosta

16° discesa (Ci caliamo in corda doppia su piano inclinato, poi il salto diventa verticale e imponente, la bastionata rocciosa alla nostra destra ci sovrasta coprendoci) 

16° discesa (Ci caliamo in corda doppia su piano inclinato, poi il salto diventa verticale e imponente, la bastionata rocciosa alla nostra destra ci sovrasta coprendoci) 

16° discesa (Ci caliamo in corda doppia su piano inclinato, poi il salto diventa verticale e imponente, la bastionata rocciosa alla nostra destra ci sovrasta coprendoci) 


Retrospettiva della 16° calata

Terminata la discesa in corda doppia avanziamo in piano tra sfasciumi, il canale si apre

Terminata la discesa in corda doppia avanziamo in piano tra sfasciumi, il canale si apre e in lontananza vediamo la marmifera, rimanendo nel canale si possono successivamente eseguire altre tre importanti calate …

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…. notiamo sul bordo sinistro il pianeggiante sentiero di cavatori abbandonato e lo intraprendiamo per andarci a raccordare alla poco distante lizza degli Alberghi CAI 167