martedì 10 settembre 2024

Traversata tra monte Zenone, Punta Molvina e cima delle Sclape (EE)

Lungo itinerario ad anello che ci fa passare per le cime poco conosciute del monte Zenone, Punta Molvina e Cima delle Sclape nelle prealpi bresciane (Lombardia)

DATA: 4 maggio 2024 

PARTENZA: Da Limone sul Garda (sulla sponda occidentale del lago di Garda) risaliamo la SP115 oltrepassando in successione i paesi di Bassanega, Ustecchio, Voltino fino arrivare a Vesio (circa 7,7 km). Attraversiamo la strada acciottolata del centro dell’abitato e continuiamo ora sulla SP38 con indicazioni per Sermerio e Tignale, guidiamo per altri 2 km fino all’incrocio con maestà dove lasciamo il proseguo della SP38 per Tignale, scartiamo a sinistra per Sermerio e prendiamo la stradina a destra per San Michele, la seguiamo per 0,5 km fermandoci quando notiamo alla nostra destra l’inizio della carrozzabile CAI 168. 

 

Stralcio della mappa interattiva della Kompass 

ITINERARIO: Partenza q.640 (Iniziamo risalendo la carrozzabile CAI 168, indicata dai cartelli)     Angelotto q.655 (Toponimo da mappa IGM Lombardia, ora casa Teresa. Proprietà delimitata da staccionata, poco distante vediamo la casa colonica)      Bivio q.658 (Bivio del CAI 168 e cartelli: a destra indica Polsone e sarà il nostro ritorno, curviamo a gomito a sinistra tenendo la pista forestale ex stradina militare chiusa da sbarra)      Bivio q.688 (Biforcazione: teniamo la forestale CAI 168 in salita, a sinistra inizia una forestale secondaria in piano senza indicazioni)      Incrocio q.756 (Quota da mappa IGM Lombardia. A destra inizia un sentiero non segnato, stiamo sulla forestale che dopo pochi metri curva a gomito a sinistra in salita. Sempre sul tornante notiamo due sentierini che tralasciamo, uno si alza mentre l’altro scende)      Bivio q.900 (Sulla curva a gomito a sinistra della forestale CAI 168, inizia un sentierino che potrebbe passare inosservato e se intrapreso ricondurrebbe all’Incrocio q.756)      Cocca q.953 (Biforcazione e cartelli: a destra è sale il CAI 169 ex CAI 218 per Vesto, le malghe Pra di Toni e Piazzolo, stiamo a sinistra sulla forestale CAI 168 in falsopiano per monte Zenone)      Traliccio Enel q.1010     Bivio q.1086 (La nostra forestale curva a gomito a sinistra, dritto inizia una marcata traccia non segnalata)     Ricoveri q.1136 (Muretti di sasso addossati alla sponda della forestale, forse ex ricoveri militari)    Casotto q.1165 (La forestale ex mulattiera militare curva a destra e termina a un casotto di legno, andiamo dritto sul CAI 168 ora per sentiero)   Galleria q.1196   Galleria q.1243 (Galleria di Cima Mughera, anche questa lunga pochi metri)    –   Bivio q.1275 (Il sentiero ci porta su un crinalino panoramico dove troviamo la biforcazione con cartelli: il CAI 168 ora si sposta a sinistra a mezzacosta per aggirare il monte Zenone, noi lo lasciamo e seguiamo la traccia infrascata di crinale che sale al monte Zenone, segni sporadici/assenti)   Pala rocciosa q.1380 (La vegetazione si è diradata, la sommità del risalto roccioso la possiamo sormontare spostandoci a sinistra dalla nostra linea di salita)     Monte Zenone q.1424 (Sulla vetta è collocato un grosso cippo di pietre con punto geodetico dell’IGM. Tenendoci il cippo alla nostra sinistra, andiamo a destra con la traccia incerta che penetra nella vegetazione, poi entrando nel bosco cominciamo a scendere con direzione NO. In breve usciamo in un sottile crinalino, si cammina facilmente ma l’esposizione sotto di noi è importante)      CAI 168 q.1337 (Mentre percorriamo il crinalino, davanti a noi s’innalza l’imponente sagoma della Cima delle Volte. Arriviamo alla sua base dove il crinalino si esaurisce, l’accesso alla vetta è alpinistico. L’esile traccia ora si sposta a sinistra a mezzacosta cominciando a perdere quota, da non sottovalutare con terreno umido perché il pendio è molto ripido. Al termine della discesa ci reinnestiamo sul CAI 168 e lo seguiamo a destra)      2 gallerie q.1356 (Il CAI 168 attraversa due brevi gallerie in successione nel versante occidentale di Cima delle Volte)     Galleria q.1360 (Dopo avere attraversato le due gallerie ravvicinate, in seguito ne incontriamo una terza)    Bivio q.1352 (Cartelli: rimaniamo sul CAI 168 verso la bocchetta di Nansesa, a destra sale il CAI 169 ex CAI 218 Bis per malga Piazzolo che potrebbe farci accorciare la gita)   –   Malga Molvina q.1240 (Crocevia con cartelli nel bosco, sotto resistono le poche mura della malga ormai scomparsa. Lasciamo il CAI 168 che continua dritto in falsopiano, a sinistra c’è il CAI 159 ex CAI 219 per San Michele, saliamo a destra sul CAI 198 ex CAI 220 per la bocchetta di Nansesa)   –   Bocchetta di Nansesa q.1294 (Usciamo dal bosco e siamo alla sella con cartelli: dalla parte opposta scende il CAI 198 per La Colma e che per la seconda volta potrebbe farci abbreviare la gita, andiamo a sinistra sul CAI 187 che si mantiene sotto il crinale nel versante rivolto alla valle di San Michele, segni assenti)  –  Bivio q.1370 (Attenzione al bivio non segnato: il sentiero continua a mezzacosta ma è destinato a svanire dopo circa 10/15 minuti, il CAI 187 sale a destra portandosi in poco tempo sulla cresta)  –  Deviazione q.1502 (Il sentiero sale costante con numerosi zig-zag nel pendio rivolto sulla valle di San Michele, poi procede rettilineo entrando nel sottobosco fin quando notiamo una grande freccia sull’albero. Con andamento contrario al nostro starebbe ad indicare il punto di discesa del CAI 187, la prendiamo come riferimento e dopo averla superata lasciamo il sentiero. Saliamo a destra senza traccia alcuna o segni tra i pochi alberi uscendo subito sulla sella di crinale, un esile traccia a destra si direziona verso Punta Molvina)  –  Punta Molvina q.1528 (Quota da mappa IGM Lombardia. L’aerea cresta ci fa guadagnare il punto alto privo d’indicazioni, torniamo indietro)  –   Deviazione q.1502 (Riprendiamo il CAI 187 andando a destra su bella cengia)   –   Cima delle Sclape q.1538 (Il sentiero militare transita nel suo versante occidentale senza arrivare in vetta)   –   Galleria q.1498    –   Galleria q.1490 (Appena attraversato questo arco scavato nella roccia, il sentiero piega a sinistra e inizia a scendere con numerose serpentine nel bosco)   –   Bivio q.1265 (Al termine della lunga discesa, vediamo a sinistra un sentiero che perde ulteriormente quota verso la malga di Fobia, andiamo a destra in salita sul CAI 187, segni e cartelli assenti)   –   Bocca di Fobia q.1286 (Quota da mappa IGM Lombardia. Bivio e cartelli, innesto sul CAI 178 ex CAI 218: a sinistra conduce alla malga Fobia, andiamo a destra verso Le Acque e la valle di Bondo)   –   Torrente Valle del Piles q.1030 (Attraversiamo il fosso d’acqua sul sentiero, sotto di noi nasce il torrente)   –  Cascata q.1030 (Le acque della cascata vanno confluire nel torrente Valle del Piles)  –  Fosso Valle Tuflungo q.935 (Alla nostra sinistra tra gli alberi s’intravvede anche la cascata)   –   Le Acque q.924 (Località Le Acque. Innesto sulla strada asfaltata e in loco c’è una presa d’acqua, andiamo a destra in discesa)  –  Valle del Piles q.808 (Località Valle del Piles. Rimaniamo sulla strada asfaltata che attraversa il ponte sul torrente Valle del Piles, sulla destra ha inizio la pista CAI 151 ex CAI 221 per Nalbo Sopra, alla nostra sinistra sotto la strada c’è l’area pic-nic)   –  Fonte Acqua Benedetta q.770   –  Bivio q.731 (Stiamo sempre sulla strada, alla sua sinistra c’è il ponticello sul torrente Valle del Bondo e l’inizio del sentiero CAI 167 ex CAI 217 per la valle Tregadone Piccola e Muravalle)  –  Grotta q.720 (Sul ciglio destro della strada)  –  Incubatoio ittico q.716 (Area recintata con edifici, rimaniamo sulla strada ignorando la carrozzabile che comincia a sinistra)  –  Ponte q.711 (Quota da mappa IGM Lombardia. Lasciamo la strada che curva a sinistra sul ponte per spostarsi nel lato opposto del torrente Valle del Bondo, continuiamo dritto iniziando la forestale pianeggiante, evitiamo d’intraprendere il sentiero più basso a ridosso del corso d’acqua, lungo il tragitto incontriamo delle attrezzature ginniche)   –   Area pic-nic q.690 (Facciamo qualche manovra per superare un tratto franato della forestale, arriviamo al bivio: a sinistra c’è l’area pic-nic e la strada asfaltata, continuiamo dritto)   –   Incrocio q.675 (La forestale si esaurisce nel letto acciottolato del torrente, insistiamo rimanendo sul bordo destro arrivando in breve al crocevia dove ritroviamo la pista. A sinistra la forestale risale alla strada, stiamo a destra e subito si divide: scartiamo la pista principale che sale verso Casa Ander e stiamo paralleli al torrente camminando in piano nel prato, successivamente riappare la pista per Vesio)   –  Val d’Ègoi q.659 (Quota da mappa IGM Lombardia. Innesto sulla carrozzabile e cartelli: a destra in salita è CAI 198 ex CAI 228 per Arsone, andiamo a sinistra che è Percorso 01)   –   I Docci q.651 (Toponimo da mappa IGM, ora azienda d’allevamento. Continuiamo sulla carrozzabile fino al bivio al termine dell’azienda d’allevamento, quindi svoltiamo a destra su sterrata Percorso 01 che continua a contornare la recinzione e se ne allontana attraversando tra i campi)   –   Incrocio q.630 (Quota da mappa IGM Lombardia. Al termine della traversata nei campi c’è il crocevia, scartiamo a destra e a sinistra e continuiamo dritto ora nel sottobosco)   –  Casa q.644 (Salendo la pista si trasforma in una carrozzabile di pietrisco, che ci fa superare una casa ristrutturata)   –  Vesio q.660 (Arriviamo nella parte alta del paese di Vesio dove iniziano le prima case e villette. Scartiamo a destra le indicazioni dei sentieri CAI 170 e CAI 172, ci portiamo sulla strada asfaltata e tralasciandola a sinistra in salita che è Percorso 01, andiamo avanti che è via delle Glere)   –   Incrocio q.660 (Ci innestiamo sulla strada principale via della Pertica, la seguiamo a destra allontanandoci dal paese)   –   Incrocio q.637 (Quota da mappa IGM Lombardia. La strada comincia a scendere al termine della quale ci innestiamo sulla SP38: a sinistra riporta a Vesio, dalla parte opposta la strada scende al paese di Voiandes, camminiamo sulla SP38 per pochi metri e la lasciamo quando individuiamo a destra la scalinata che sale il muretto, sopra ha inizio il Sentiero P04-Anello di Polsone che si mantiene parallelo alla strada)  –  Bivio q.664 (Bivio del sentiero nel bosco, tralasciamo quello a destra che sale e termina presso un casotto, andiamo avanti portandoci sulla strada)   – Incrocio q.660 (Innesto sulla SP38, la seguiamo a destra verso Sermerio, dalla parte opposta invece la strada conduce a Secastello)  – Deviazione q.667 (Lasciamo la strada principale, sulla destra c’è il cancello dell’isola ecologica e noi prendiamo il largo sentiero P04-Anello di Polsone che costeggia la sua recinzione)   –  Bivio q.675 (Al termine della recinzione dell’isola ecologica il sentiero si divide, scartiamo quello a destra che sale e andiamo dritto paralleli alla sottostante SP38)   –   Incrocio q.661 (Cartelli sulla curva: continuiamo in piano sul sentiero principale in direzione del CAI 168, a destra sale il sentierino P04-Anello di Polsone, a sinistra in discesa una marcata traccia riporta sulla SP38)   –  Bivio q.658 (Chiudiamo l’anello innestandoci sulla forestale CAI 168)   –   Angelotto q.655  –  Arrivo q.640.

 

NOTE:

        LUNGHEZZA: 22,5 km

        DIFFICOLTA: EE

DISLIVELLO TOTALE: 1220 m

QUOTA MASSIMA: Punta Molvina q.1528

Sentieri

Sufficienti i cartelli posti ad ogni bivio, la segnatura in generale rimane sporadica/assente. Tutte le gallerie incontrate nell’escursione sono brevi e non necessitano di illuminazione. 

Monte Zenone: La salita alla vetta si esegue lasciando il CAI 168 che aggira a mezzacosta il suo versante occidentale, la traccia non è segnata ma salendo è sempre evidente e non vi sono difficoltà. Discorso diverso scendendo dalla parte opposta, da evitare con terreno bagnato o scarsa visibilità: la traccia è meno evidente, prestare attenzione al crinalino che ci indirizza verso la cima delle Volte, è camminabile ma l’esposizione sotto di noi è importante, come pure all’esile traccia che transita a mezzacosta nel ripido pendio riportandoci sul CAI 168. 

Sentiero CAI 187: Si tratta di un sentiero militare che collega la Bocchetta di Nansesa alla Bocca di Fobia transitando poco sotto la cima delle Sclape. La segnatura è assente (2024) anche se il sentiero è sempre evidente, la zona comunque è poco frequentata. 

Punta Molvina: Conquistiamo la cima facendo una deviazione dal CAI 187, non vi sono indicazioni e si procede a vista o su esilissima traccia. Per la deviazione facciamo riferimento a una freccia rossa su un albero che comunque non indicherebbe la cima ma il sentiero CAI 187. 

Rifugi-Bivacchi

Assenti 

Fonti

Fonte Acqua Benedetta, sulla strada asfaltata che scende a Vesio.

Tracce GPS

 

TEMPI RILEVATI NETTI (ore):

Partenza

0,00

Malga Molvina

2,41

Ponte q.711

6,11

Angelotto

0,02

Bocchetta di Nansesa

2,47

Area pic-nic  

/

Bivio q.658

0,03

Bivio q.1370

3,00

Incrocio q.675

6,27

Bivio q.688

0,08

Deviazione q.1502

3,32

Val d’Ègoi

6,32

Incrocio q.756

0,17

Punta Molvina

3,42

I Docci

6,36

Bivio q.900

0,37

Deviazione q.1502

3,50

Incrocio q.630

6,50

Cocca

0,45

Cima delle Sclape

/

Casa q.644

6,55

Traliccio Enel     

0,53

Galleria q.1498

4,00

Vesio

6,59

Bivio q.1086

1,05

Galleria q.1490

4,01

Incrocio q.660

7,01

Ricoveri q.1136

1,13

Bivio q.1265

4,30

Incrocio q.637

7,07

Casotto q.1165

1,17

Punta Molvina

4,33

Bivio q.664

7,12

Galleria q.1196 

1,22

Torrente V. del Piles

5,10

Incrocio q.660

7,13

Galleria q.1243

1,29

Cascata  

5,13

Deviazione q.667

7,15

Bivio q.1275

1,35

Fosso Valle Tuflungo

5,31

Bivio q.675

7,18

Pala rocciosa  

1,50

Le Acque

5,33

Incrocio q.661

7,28

Monte Zenone

1,55

Valle del Piles

5,50

Bivio q.658

7,31

CAI 168 q.1337

2,11

F. Acqua Benedetta

5,59

Angelotto

/

2 Gallerie  

2,17

Bivio q.731

6,03

Arrivo

7,35

Galleria q.1360

2,20

Grotta  

6,06

 

 

Bivio q.1352

2,24

Incubatoio ittico

6,08

 

 



Partenza q.640 (Iniziamo risalendo la carrozzabile CAI 168, indicata dai cartelli)

  Angelotto q.655 (Toponimo da mappa IGM Lombardia, ora casa Teresa. Proprietà delimitata da staccionata, poco distante vediamo la casa colonica)

  Bivio q.658 (Bivio del CAI 168 e cartelli: a destra indica Polsone e sarà il nostro ritorno, curviamo a gomito a sinistra tenendo la pista forestale ex stradina militare chiusa da sbarra)

   Bivio q.688 (Biforcazione: teniamo la forestale CAI 168 in salita, a sinistra inizia una forestale secondaria in piano senza indicazioni) 

Cocca q.953 (Biforcazione e cartelli: a destra è sale il CAI 169 ex CAI 218 per Vesto, le malghe Pra di Toni e Piazzolo, stiamo a sinistra sulla forestale CAI 168 in falsopiano per monte Zenone)

CAI 168

 

Ricoveri q.1136 (Muretti di sasso addossati alla sponda della forestale, forse ex ricoveri militari)

Casotto q.1165 (La forestale ex mulattiera militare curva a destra e termina a un casotto di legno, andiamo dritto sul CAI 168 ora per sentiero)

Entrata della Galleria q.1196 

Uscita della Galleria q.1196 

CAI 168

CAI 168

 

Galleria q.1243 (Galleria di Cima Mughera, anche questa lunga pochi metri) 

Bivio q.1275 (Il sentiero ci porta su un crinalino panoramico dove troviamo la biforcazione con cartelli: il CAI 168 ora si sposta a sinistra a mezzacosta per aggirare il monte Zenone, noi lo lasciamo e seguiamo la traccia infrascata di crinale che sale al monte Zenone, segni sporadici/assenti) 

Panorama

Panorama

Salendo verso il monte Zenone

Salendo verso il monte Zenone

 

Pala rocciosa q.1380 (La vegetazione si è diradata, la sommità del risalto roccioso la possiamo sormontare spostandoci a sinistra dalla nostra linea di salita)

Lasciamo la pala rocciosa

Arrivo in vetta al monte Zenone

Monte Zenone q.1424 (Sulla vetta è collocato un grosso cippo di pietre con punto geodetico dell’IGM) 

La pala rocciosa vista dalla vetta del monte Zenone

Il monte Baldo innevato e il lago di Garda visti dal monte Zenone


Dalla vetta del monte Zenone andiamo a destra con la traccia incerta che penetra nella vegetazione, poi entrando nel bosco cominciamo a scendere con direzione NO.

In breve usciamo in un sottile crinalino, si cammina facilmente ma l’esposizione sotto di noi è importante

In breve usciamo in un sottile crinalino, si cammina facilmente ma l’esposizione sotto di noi è importante

Mentre percorriamo il crinalino, davanti a noi s’innalza l’imponente sagoma della Cima delle Volte. Arriviamo alla sua base dove il crinalino si esaurisce, l’accesso alla vetta è alpinistico. L’esile traccia ora si sposta a sinistra a mezzacosta cominciando a perdere quota, da non sottovalutare con terreno umido perché il pendio è molto ripido

CAI 168 q.1337 (Al termine della discesa ci reinnestiamo sul CAI 168 e lo seguiamo a destra)

CAI 168


2 gallerie q.1356 (Il CAI 168 attraversa due brevi gallerie in successione nel versante occidentale di Cima delle Volte)

2 gallerie q.1356 (Il CAI 168 attraversa due brevi gallerie in successione nel versante occidentale di Cima delle Volte)

  Galleria q.1360 (Dopo avere attraversato le due gallerie ravvicinate, in seguito ne incontriamo una terza)

Bivio q.1352 (Cartelli: rimaniamo sul CAI 168 verso la bocchetta di Nansesa, a destra sale il CAI 169 ex CAI 218 Bis per malga Piazzolo che potrebbe farci accorciare la gita) 

Malga Molvina q.1240 (Le poche mura della malga ormai scomparsa)

Bocchetta di Nansesa q.1294 (Usciamo dal bosco e siamo alla sella con cartelli: dalla parte opposta scende il CAI 198 per La Colma e che per la seconda volta potrebbe farci abbreviare la gita, andiamo a sinistra sul CAI 187) 


Sul CAI 187 che dalla bocchetta di Nansesa ci indirizza verso Punta Molvina e cima delle Sclape

Sul CAI 187 che dalla bocchetta di Nansesa ci indirizza verso Punta Molvina e cima delle Sclape

Sul CAI 187 che dalla bocchetta di Nansesa ci indirizza verso Punta Molvina e cima delle Sclape

Sul CAI 187 che dalla bocchetta di Nansesa ci indirizza verso Punta Molvina e cima delle Sclape

Sul CAI 187 che dalla bocchetta di Nansesa ci indirizza verso Punta Molvina e cima delle Sclape

Sul CAI 187 che dalla bocchetta di Nansesa ci indirizza verso Punta Molvina e cima delle Sclape


Deviazione q.1502 (Il sentiero sale costante con numerosi zig-zag nel pendio rivolto sulla valle di San Michele, poi procede rettilineo entrando nel sottobosco fin quando notiamo una grande freccia sull’albero. Con andamento contrario al nostro starebbe ad indicare il punto di discesa del CAI 187, la prendiamo come riferimento e dopo averla superata lasciamo il sentiero) 

Passata la freccia rossa sull’albero saliamo a destra senza traccia alcuna o segni tra i pochi alberi uscendo subito sulla sella di crinale, un esile traccia a destra si direziona verso Punta Molvina

Sul crinale che sale alla Punta Molvina (alle nostre spalle la Cima delle Sclape)

Punta Molvina

Sulla cengia CAI 187 sotto Cima delle Sclape (Particolare di un anello di metallo sul bordo del sentiero)

Sulla cengia CAI 187 sotto Cima delle Sclape


Sulla cengia CAI 187 sotto Cima delle Sclape

Sulla cengia CAI 187 sotto Cima delle Sclape

Galleria q.1498   

 Galleria q.1490 (Appena attraversato questo arco scavato nella roccia, il sentiero piega a sinistra e inizia a scendere con numerose serpentine nel bosco)

Il sentiero scende con numerose serpentine nel bosco

Bivio q.1265 (Al termine della lunga discesa, vediamo a sinistra un sentiero che perde ulteriormente quota verso la malga di Fobia, andiamo a destra in salita sul CAI 187, segni e cartelli assenti)

 

   Bocca di Fobia q.1286 (Bivio e cartelli, innesto sul CAI 178 ex CAI 218: a sinistra conduce alla malga Fobia, andiamo a destra verso Le Acque e la valle di Bondo)  

   Bocca di Fobia

Sul CAI 178 ex CAI 218

Sul CAI 178 ex CAI 218

  Cascata q.1030 (Le acque della cascata vanno confluire nel torrente Valle del Piles) 

 

Sul CAI 178 ex CAI 218

Arrivo a Le Acque

Le Acque q.924 (Località Le Acque. Innesto sulla strada asfaltata e in loco c’è una presa d’acqua, andiamo a destra in discesa) 

  Località Valle del Piles. Rimaniamo sulla strada asfaltata che attraversa il ponte sul torrente Valle del Piles, sulla destra ha inizio la pista CAI 151 ex CAI 221 per Nalbo Sopra ….

… alla nostra sinistra sotto la strada c’è l’area pic-nic

  Fonte Acqua Benedetta

 

Bivio q.731 (Stiamo sempre sulla strada, alla sua sinistra c’è il ponticello sul torrente Valle del Bondo e l’inizio del sentiero CAI 167 ex CAI 217 per la valle Tregadone Piccola e Muravalle)

Grotta q.720 (Sul ciglio destro della strada) 

Incubatoio ittico (Area recintata con edifici)

  Ponte q.711 (Lasciamo la strada che curva a sinistra sul ponte per spostarsi nel lato opposto del torrente Valle del Bondo, continuiamo dritto iniziando la forestale pianeggiante) 

Sulla forestale “percorso fitness”

La forestale si esaurisce nel letto acciottolato del torrente, insistiamo rimanendo sul bordo destro arrivando in breve al crocevia dove ritroviamo la pista

 

Incrocio q.675: La forestale si esaurisce nel letto acciottolato del torrente, insistiamo rimanendo sul bordo destro arrivando in breve al crocevia dove ritroviamo la pista. A sinistra la forestale risale alla strada, stiamo a destra e subito si divide ……

…. scartiamo la pista principale che sale verso Casa Ander e stiamo paralleli al torrente camminando in piano nel prato

Camminando in piano nel prato

Val d’Ègoi q.659 (Quota da mappa IGM Lombardia. Innesto sulla carrozzabile e cartelli: a destra in salita è CAI 198 ex CAI 228 per Arsone, andiamo a sinistra che è Percorso 01)     

Azienda d’allevamento in località I Docci

Continuiamo sulla carrozzabile fino al bivio al termine dell’azienda d’allevamento, quindi svoltiamo a destra su sterrata Percorso 01 che continua a contornare la recinzione e se ne allontana attraversando tra i campi

 

Alle nostre spalle si vede l’azienda d’allevamento

Incrocio q.630 (Al termine della traversata nei campi c’è il crocevia, scartiamo a destra e a sinistra e continuiamo dritto ora nel sottobosco)

Le prime case di Vesio

All’Incrocio q.637 lasciamo la SP38, individuiamo a destra la scalinata che sale il muretto e sopra ha inizio il Sentiero P04-Anello di Polsone che si mantiene parallelo alla strada

Incrocio q.660 (Innesto sulla SP38, la seguiamo a destra verso Sermerio, dalla parte opposta invece la strada conduce a Secastello) 

Deviazione q.667 (Lasciamo la strada principale, sulla destra c’è il cancello dell’isola ecologica e noi prendiamo il largo sentiero P04-Anello di Polsone che costeggia la sua recinzione)