Lungo itinerario nel quale percorriamo il sentiero alpinistico/ferrata Zandonella per salire alla Spalla del Duranno (Dolomiti Friulane)
DATA: 31 luglio 2024
PARTENZA: Dal paese di Erto (provincia di Pordenone, Friuli V.G.) seguiamo le buone indicazioni per il rifugio Casera Mela arrivandoci dopo 4,3 km. Parcheggiamo poco sotto il rifugio in località Stei de Conte, ad oltranza l’accesso veicolare è interdetto (Sosta a pagamento).
ITINERARIO: Stei de Conte q.1181 (Località Stei de Conte. Dalla piazzola più alta adibita a parcheggio termina la strada transitabile dalla quale hanno inizio due piste forestali, scartiamo quella bassa senza indicazioni e prendiamo quella superiore che è CAI 374 per il rifugio Maniago) – Casera Sartor q.1210 (L’edificio è appena sopra la forestale) – Presa d’acqua q.1231 (Passata la presa d’acqua ne segue immediatamente un rudere) – Bivio q.1240 (Lasciamo il CAI 374 che cala a destra su sentiero verso il rifugio Maniago, stiamo sulla forestale in salita) – Bivio q.1255 (Usciti dal bosco c’è la biforcazione della forestale, il panorama spazia verso il monte Duranno. Tralasciamo la forestale dritto a destra e prendiamo quella a sinistra in salita dove c’è la Casera Ferrera poco distante) – Casera Ferrera q.1260 (Ristrutturata ad uso privato) – Deviazione q.1354 (Quando a forestale curva a gomito a sinistra su fondo cementato noi la lasciamo, andiamo dritto iniziando a percorrere un sottile sentiero nel bosco evidenziato da sporadici bolli rossi, subito si mantiene in falsopiano, poi prende a salire molto ripidamente) – Casera Bedin di Sotto q.1562 (La ripida e faticosa salita nel bosco si interrompe uscendo in una piccola radura dove era collocata la casera ormai completamente scomparsa, a fatica si scorge qualche muretto. Dalla radura si rientra nel bosco per riprendere il sentierino in salita) – Casera Bedin di Sopra q.1711 (Uscendo dal bosco ci appare la bella casera composta da due edifici affiancati, il principale sempre chiuso mentre quello più basso adibito a bivacco. Innesto sul CAI 381, lo prendiamo a destra passando davanti all’edificio più basso e subito scendiamo penetrando nel bosco) – Fosso q.1680 (Sottile fosso d’acqua, nei massi soprastanti ci sono dei vecchi segni giallo/rossi) – Bivio q.1675 (Cartelli e biforcazione: lasciamo il CAI 381 e saliamo a sinistra con indicazioni per il sentiero attrezzato Zandonella e il CAI 397) – Bivio q.1700 (Il bivio nel bosco è poco evidente: a sinistra sale il CAI 397 per la forcella Pagnac, continuiamo dritto iniziando di fatto il sentiero alpinistico Zandonella segnato con bolli rossi) – Canale roccioso q.1720 (Il sentiero a mezzacosta esce dal bosco e arriva a un canalino roccioso che si sviluppa in salita tra la fitta macchia di pini mughi, lo inerpichiamo con passaggi vari di 1° grado su roccia generalmente buona) – Deviazione q.1887 (Dopo circa 170 metri di salita ininterrotta, il sottile canale si allarga leggermente e la roccia lascia posto a ghiaia e sedimenti, facciamo riferimento alla quota e alla segnatura. In questo punto lo dobbiamo lasciare e andare a destra su buona traccia di passaggio tra i pini mughi che traversa in ascesa) – Forcella Pagnac di Dentro q.1950 (Guadagnata la stretta forcella, notiamo che a sinistra la cresta coperta da impenetrabili pini mughi conduce alla Cima Pagnac, alla nostra destra sale una marcata traccia destinata a finire, il nostro sentiero invece ci fa scavallare nel versante opposto. Caliamo nel canalino sdrucciolevole per circa 50 metri poi contorniamo a destra la parete rocciosa che ci riporta a salire) – Cengia S. Rodisegre q.2005 (La ripida risalita ci riporta in cresta, ora camminiamo la cengia che di fatto ci riposiziona nel versante sud costeggiando la base pianeggiante della parete rocciosa di cima dei Rodisegre) – Sella q.2020 (Quota da GPS. La cengia sud sotto la parete rocciosa della cima dei Rodisegre si conclude alla sella, ora la traccia cambia direzione, nord, e passando tra i pini mughi, poi su pendio erboso ci indirizza verso la forcella Ruditia) – Forcella Ruditia q.2072 (Ampia sella in parte coperta da pini mughi, il sentiero sale il crinale a destra) – Ferrata Zandonella q.2110 (Quota da mappa Tabacco. Inizia la via ferrata su cengia esposta, ne segue ben presto una calata verticale con immediata risalita di circa 7/8 metri per superare un canalone) – Forcella q.2090 (Quota da GPS. La cengia attrezzata ci conduce a una strettissima forcella, continua nel versante opposto calando e spostandosi a sinistra, poi si riprende a salire senza difficoltà di rilievo) – Forcella Portellina q.2060 (Ampio valico di erba e pietrisco, la ferrata continua sul lato opposto entrando in un angusto camino obliquo, lo arrampichiamo per circa 40 metri fino all’uscita, da qui le attrezzature terminano temporaneamente e si cammina a mezzacosta senza particolari difficoltà) – Forcella Portellina ovest q.2090 (La via ferrata si esaurisce giungendo all’ampio valico di sedimenti e pietrisco. Caliamo a sinistra nel vallone ghiaioso e sdrucciolevole per 40 metri, poi iniziamo a virare a destra contornando la parete rocciosa e conseguentemente riprendiamo a salire faticosamente la quota persa, in alto svetta il torrione Portelline de Ruditia) – Forcella Portellina Piccola q.2125 (O Forcella Portellina est. Salendo il valloncello ghiaioso ci riportiamo in cresta sul fianco destro del torrione, il sentiero si abbassa nel versante opposto aggirando di fatto sotto il torrione Portelline de Ruditia su traverso inizialmente erboso e continuando a mezzacosta con direzione est) – Varco di Bosco Negro q.2165 (Nessuna indicazione. Con la lunga traversata a mezzacosta siamo ritornati sulla cresta, saliamo l’ampia dorsale per guadagnare la cima della Spalla del Duranno) – Spalla del Duranno q.2234 (Sulla vetta c’è un omino di sassi e una piccola croce. Perdiamo quota percorrendo l’ampio crinale orientale di sedimenti su traccia di passaggio avendo davanti a noi la mole del monte Duranno) – Forcella della Spalla q.2127 (Cartello e innesto sul CAI 382: a sinistra scende al bivacco Baroni, noi scendiamo a destra verso il rifugio Maniago) – Targa Zandonella q.2050 (Il sentiero CAI 382 compie un ampio giro e si porta proprio sotto la forcella della Spalla alla base delle pareti verticali, incontriamo dei facili cavi corrimano e delle cambre che facilitano la discesa finale, affissa nella parete c’è la targa metallica del percorso alpinistico Zandonella. Le difficoltà sono finite, il sentiero continua in falsopiano sul lato sinistro della Val de Lausen, poi sui 1820 m alla comparsa della vegetazione comincia a scendere repentinamente) – Rifugio Maniago q.1730 (Dal rifugio prendiamo il largo sentiero su fondo di pietrisco CAI 374/CAI 381 che ha inizio sotto la fontana) – Bivio q.1666 (Cartelli: a destra continua il CAI 381 per la casera Bedin, proseguiamo in discesa sul CAI 374 verso la casera Mela) – Bivio q.1657 (Scartiamo il sentiero a destra non segnato e rimaniamo sul CAI 374 in discesa) – Forestale q.1563 (Ci innestiamo sulla forestale, a sinistra termina a una piazzola circolare, a destra conduce sempre alla casera Mela, noi l’attraversiamo e riprendiamo a scendere nel bosco col sentiero CAI 374 che taglia) – Incrocio q.1442 (Ritroviamo la forestale, a destra conduce alla casera Pezzeit, a sinistra si divide in due piste, come in precedenza l’attraversiamo e riprendiamo a scendere nel bosco sul sentiero CAI 374) – Incrocio q.1423 (Attraversiamo la forestale riprendendo il sentiero CAI 374 in discesa) – Rio Val di Bozzia q.1290 (Il sentiero termina al largo corso d’acqua, lo attraversiamo e dalla parte opposta ci innestiamo sullo stradello di pietrisco che teniamo in discesa) – Presa d’acqua q.1242 – Torrente Val Zemola q.1203 (Continuiamo paralleli al corso d’acqua, nel frattempo il rio Val di Bozzia è sfociato nel torrente Val Zemola. Bivio del percorso in località Le Grave: sul bordo sinistro ora inizia il sentiero CAI 908 per la casera Galvana, noi rimaniamo sulla pista che a destra ci fa attraversare il vasto greto detritico del torrente Val Zemola per seguirlo sulla sponda opposta) – Bivio q.1200 (Il CAI 374 ora sale a destra su sentiero, continuiamo sulla pista pianeggiante) – Stei de Conte q.1181.
NOTE: |
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LUNGHEZZA: 14 km DIFFICOLTA: EEA |
DISLIVELLO TOTALE: 1260 m QUOTA MASSIMA: Spalla del Duranno q.2234 |
Sentieri Sentiero alpinistico Zandonella: La via è sempre contrassegnata da bolli rossi, è attrezzata a intermittenza con cavo metallico e lungo il tragitto ci sono da affrontare dei facili passaggi di 1° |
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Rifugi-Bivacchi Casera Bedin di Sopra: Sono due edifici affiancati, il
principale è chiuso mentre quello più basso è adibito a bivacco in buone
condizioni. All’interno ci sono sei posti letto su tavolato (tre letti a
castello), tavolo, panche e stufa. Rifugio Maniago: aperto da giugno a settembre, 20 posti letto. |
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Fonti Possibilità di rifornirsi d’acqua alla casera Bedin
di Sopra: seguiamo il sentiero pianeggiante CAI
381 dietro l’edificio principale arrivando in 4 minuti al fosso roccioso dove
scorre acqua fresca (quotato 1717 m su mappa Tabacco) Fonte al rifugio Maniago |
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TEMPI RILEVATI
NETTI (ore): |
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Stei de Conte |
0,00 |
Forcella Pagnac di Dentro |
3,00 |
Rifugio
Maniago |
6,55 |
Casera Sartor |
0,05 |
Cengia S. Rodisegre |
3,25 |
Bivio
q.1666 |
7,06 |
Presa d’acqua q.1231 |
0,08 |
Sella q.2020 |
3,35 |
Bivio
q.1657 |
7,08 |
Bivio q.1240 |
0,12 |
Forcella
Ruditia |
3,50 |
Forestale
q.1563 |
7,18 |
Bivio q.1255 |
0,15 |
Ferrata Zandonella |
3,56 |
Incrocio q.1442 |
7,27 |
Casera Ferrera |
0,16 |
Forcella q.2090 |
4,10 |
Incrocio q.1423 |
7,29 |
Deviazione q.1354 |
0,28 |
Forcella Portellina |
4,25 |
Rio Val di Bozzia |
7,45 |
Casera Bedin di Sotto |
1,05 |
Forcella
Portellina ovest |
4,55 |
Presa d’acqua q.1242 |
7,50 |
Casera Bedin di Sopra |
1,25 |
Forcella Portellina Piccola |
5,15 |
Torrente Val Zemola |
7,53 |
Fosso q.1680 |
1,45 |
Varco di Bosco Negro |
5,30 |
Bivio q.1200 |
7,57 |
Bivio q.1675 |
1,48 |
Spalla del Duranno |
5,40 |
Stei de Conte |
8,15 |
Canale
roccioso q.1720 |
2,00 |
Forcella
della Spalla |
6,01 |
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Deviazione
q.1887 |
2,40 |
Targa
Zandonella |
6,15 |
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Stei de Conte q.1181 (Località Stei de Conte) |
Stei de Conte q.1181 (Località Stei de Conte. Dalla piazzola più alta adibita a parcheggio termina la strada transitabile dalla quale hanno inizio due piste forestali, scartiamo quella bassa senza indicazioni e prendiamo quella superiore che è CAI 374 per il rifugio Maniago) |
Casera Sartor q.1210 (L’edificio è appena sopra la forestale) |
Presa d’acqua q.1231 |
Bivio q.1240 (Lasciamo il CAI 374 che cala a destra su sentiero verso il rifugio Maniago, stiamo sulla forestale in salita) |
Bivio q.1255 (Usciti dal bosco c’è la biforcazione della forestale, il panorama spazia verso il monte Duranno. Tralasciamo la forestale dritto a destra e prendiamo quella a sinistra in salita dove c’è la Casera Ferrera poco distante) |
Casera Ferrera q.1260 (Ristrutturata ad uso privato) |
Deviazione q.1354 (Quando a forestale curva a gomito a sinistra su fondo cementato noi la lasciamo, andiamo dritto iniziando a percorrere un sottile sentiero nel bosco evidenziato da sporadici bolli rossi, subito si mantiene in falsopiano, poi prende a salire molto ripidamente) |
Sul sentierino che sale alle casere Bedin |
Casera Bedin di Sopra q.1711 (Uscendo dal bosco ci appare la bella casera) |
Casera Bedin di Sopra |
Casera Bedin di Sopra q.1711 (L’edificio più basso è adibito a bivacco) |
Panorama dalla casera Bedin di
Sopra verso il monte Duranno |
Bivio q.1675 (Cartelli e biforcazione: lasciamo il CAI 381 e saliamo a sinistra con indicazioni per il sentiero attrezzato Zandonella e il CAI 397) |
Sentiero alpinistico Zandonella |
Canale roccioso q.1720 (Il sentiero a mezzacosta esce dal bosco e arriva a un canalino roccioso che si sviluppa in salita tra la fitta macchia di pini mughi, lo inerpichiamo con passaggi vari di 1° grado su roccia generalmente buona) |
Inerpichiamo il canalino roccioso stretto tra i pini mughi per circa 170 metri, passaggi vari di 1° |
Inerpichiamo il canalino roccioso stretto tra i pini mughi per circa 170 metri, passaggi vari di 1° |
Deviazione q.1887 (Dopo circa 170 metri di salita ininterrotta, il sottile canale si allarga leggermente e la roccia lascia posto a ghiaia e sedimenti, facciamo riferimento alla quota e alla segnatura. In questo punto lo dobbiamo lasciare e andare a destra su buona traccia di passaggio tra i pini mughi che traversa in ascesa) |
In vista della forcella Pagnac |
Forcella Pagnac di Dentro: Guadagnata la stretta forcella, notiamo che a sinistra la cresta coperta da impenetrabili pini mughi conduce alla Cima Pagnac …. |
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…. alla nostra destra sale una marcata traccia destinata a finire. |
Dalla forcella Pagnac di Dentro caliamo nel canalino sdrucciolevole per circa 50 metri poi contorniamo a destra la parete rocciosa che ci riporta a salire |
Dalla forcella Pagnac di Dentro caliamo nel canalino sdrucciolevole per circa 50 metri poi contorniamo a destra la parete rocciosa che ci riporta a salire |
Cengia S. Rodisegre q.2005 (La ripida risalita ci riporta in cresta, ora camminiamo la cengia che di fatto ci riposiziona nel versante sud costeggiando la base pianeggiante della parete rocciosa di cima dei Rodisegre) |
Cengia S. Rodisegre q.2005 (La ripida risalita ci riporta in cresta, ora camminiamo la cengia che di fatto ci riposiziona nel versante sud costeggiando la base pianeggiante della parete rocciosa di cima dei Rodisegre) |
Il pendio erboso ci indirizza verso la forcella Ruditia |
Forcella Ruditia q.2072 (Ampia sella in parte coperta da pini mughi, il sentiero sale il crinale a destra) |
Panorama nel versante opposto della forcella Ruditia |
Ferrata Zandonella q.2110 (Quota da mappa Tabacco. Inizia la via ferrata su cengia esposta) |
Ferrata Zandonella q.2110 (Quota da mappa Tabacco. Inizia la via ferrata su cengia esposta) |
Ferrata Zandonella |
Ferrata Zandonella |
Segue ben presto una calata verticale … |
… con immediata risalita di circa 7/8 metri per superare un canalone |
… con immediata risalita di circa 7/8 metri per superare un canalone |
Appena risolta la discesa/salita del canalone |
Cengia attrezzata |
Forcella q.2090 (Quota da GPS. La cengia attrezzata ci conduce a una strettissima forcella) |
Appena oltrepassata la Forcella q.2090 |
Appena oltrepassata la Forcella q.2090 |
Sentiero alpinistico Zandonella |
Sentiero alpinistico Zandonella |
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Forcella Portellina q.2060 (Ampio valico di erba e pietrisco, la ferrata continua sul lato opposto entrando in un angusto camino obliquo, lo arrampichiamo per circa 40 metri fino all’uscita, da qui le attrezzature terminano temporaneamente) |
Forcella Portellina q.2060 (Ampio valico di erba e pietrisco, la ferrata continua sul lato opposto entrando in un angusto camino obliquo, lo arrampichiamo per circa 40 metri fino all’uscita, da qui le attrezzature terminano temporaneamente) |
Dalla forcella Portellina la ferrata continua sul lato opposto entrando in un angusto camino obliquo, lo arrampichiamo per circa 40 metri fino all’uscita |
Dalla forcella Portellina la ferrata continua sul lato opposto entrando in un angusto camino obliquo, lo arrampichiamo per circa 40 metri fino all’uscita |
Uscita del camino |
Sentiero alpinistico Zandonella |
Sentiero alpinistico Zandonella |
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Arrivo alla forcella Portellina ovest |
Forcella Portellina ovest |
Dalla forcella Portellina ovest caliamo a sinistra nel vallone ghiaioso e sdrucciolevole per 40 metri … |
.. poi iniziamo a virare a destra contornando la parete rocciosa … |
… e conseguentemente riprendiamo a salire faticosamente la quota persa, in alto svetta il torrione Portelline de Ruditia |
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Forcella Portellina Piccola q.2125 (O Forcella Portellina est. Salendo il valloncello ghiaioso ci riportiamo in cresta sul fianco destro del torrione, il sentiero si abbassa nel versante opposto aggirando di fatto sotto il torrione Portelline de Ruditia su traverso inizialmente erboso e continuando a mezzacosta con direzione est) |
Aggiriamo sotto il torrione Portelline de Ruditia su traverso inizialmente erboso e continuando a mezzacosta |
Sentiero alpinistico Zandonella |
Sentiero alpinistico Zandonella |
Sentiero alpinistico Zandonella |
Varco di Bosco Negro |
Varco di Bosco Negro q.2165 (Con la lunga traversata a mezzacosta siamo ritornati sulla cresta, saliamo l’ampia dorsale per guadagnare la cima della Spalla del Duranno) |
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Saliamo alla Spalla del Duranno |
Spalla del Duranno q.2234 (Sulla vetta c’è un omino di sassi e una piccola croce) |
Dalla Spalla del Duranno camminiamo l’ampio crinale orientale di sedimenti su traccia di passaggio avendo davanti a noi la mole del monte Duranno |
Stambecchi |
Stambecchi |
Stiamo per arrivare alla forcella della Spalla |
Forcella della Spalla q.2127 (Cartello e innesto sul CAI 382: a sinistra scende al bivacco Baroni, noi scendiamo a destra verso il rifugio Maniago) |
Vista sulla Val de Lausen dalla forcella della Spalla nella quale dobbiamo scendere |
Sul CAI 382 che dalla forcella della Spalla scende nella Val de Lausen |
Il sentiero CAI 382 compie un ampio giro e si porta proprio sotto la forcella della Spalla alla base delle pareti verticali, incontriamo dei facili cavi corrimano e delle cambre che facilitano la discesa finale |
Il sentiero CAI 382 compie un ampio giro e si porta proprio sotto la forcella della Spalla alla base delle pareti verticali, incontriamo dei facili cavi corrimano e delle cambre che facilitano la discesa finale |
Targa Zandonella |
Le difficoltà sono finite, il sentiero continua in falsopiano sul lato sinistro della Val de Lausen |
Le difficoltà sono finite, il sentiero continua in falsopiano sul lato sinistro della Val de Lausen |
Rifugio Maniago |
Rifugio Maniago |
Dal rifugio prendiamo il largo sentiero su fondo di pietrisco CAI 374/CAI 381 |
Bivio q.1666 (Cartelli: a destra continua il CAI 381 per la casera Bedin, proseguiamo in discesa sul CAI 374 verso la casera Mela) |
Forestale q.1563 (Ci innestiamo sulla forestale, a sinistra termina a una piazzola circolare, a destra conduce sempre alla casera Mela, noi l’attraversiamo e riprendiamo a scendere nel bosco col sentiero CAI 374 che taglia) |
Incrocio q.1442 (Ritroviamo la forestale, a destra conduce alla casera Pezzeit, a sinistra si divide in due piste, come in precedenza l’attraversiamo e riprendiamo a scendere nel bosco sul sentiero CAI 374) |
Incrocio q.1423 (Attraversiamo la forestale riprendendo il sentiero CAI 374 in discesa) |
Rio Val di Bozzia |
Presa d’acqua q.1242 |
Torrente Val Zemola q.1203 (Località Le Grave) |