Il monte Costa è una delle tante cime minori delle Alpi Apuane, selvaggia e per lo più sconosciuta dal normale escursionista. Tuttavia l'intera gita risulta gratificante e non banale, nella quale è richiesta disinvoltura nella sua cresta nord occidentale.
DATA: 4 gennaio 2025
PARTENZA: Con l’autostrada A12 Pisa-La Spezia si esce al casello di Versilia seguendo le indicazioni per Forte dei Marmi, Querceta fino a Seravezza (7,5 km dal casello autostradale). Dalla rotonda della piazza Giuseppe Mazzini tralasciamo di andare a sinistra per attraversare il ponte sul fiume Vezza, andiamo dritto sulla via del Palazzo esattamente per 100 metri per individuare sulla destra il minuscolo vicolo gradinato “via dell’Uccelliera” che precede il palazzo Mediceo dal quale inizia la gita, parcheggiamo sul bordo della strada.
ITINERARIO: Seravezza q.64 (Risaliamo lo stretto vicolo scalinato “via dell’Uccelliera” che termina immediatamente, quindi si continua in salita sulla piccola mulattiera che si porta sopra l’abitato allontanandosene) – Carrozzabile q.145 (Costeggiato un alto muro di sasso, la mulattiera si esaurisce mentre ha inizio una carrozzabile in piano che seguiamo, a destra e a sinistra ci sono gli ingressi di alcune abitazioni isolate) – Strada asfaltata q.147 (Innesto sul tornante della strada asfaltata che è sempre via dell’Uccelliera e percorso S.A.V., la seguiamo dritto a sinistra in salita) – Bivio q.172 (Nel successivo tornante ha inizio un largo sentiero pianeggiante proseguo del CAI S.A.V. dal quale faremo ritorno, rimaniamo sulla strada asfaltata in salita notando una piccola area parcheggio privata) – Deviazione q.212 (La strada finisce giungendo ai due grandi cancelli della residenza quotata 212 metri da IGM Toscana. Circa dieci metri prima saliamo a destra inoltrandoci nella fitta macchia di arbusti, il passaggio tra gli alberi è agevole ma la traccia molto confusa, l’obiettivo è quello di procedere con direzione NE zigzagando a nostro piacere, successivamente notiamo qualche sbiadito bollo azzurro) – Cresta NO q.250 (In breve usciamo dalla macchia di arbusti, ora si manifesta una traccia di passaggio nella pietraia che ci fa guadagnare la cresta nord occidentale del monte Costa, la iniziamo a risalire mettendo occasionalmente mano su roccia) – Ex cava q.370 (Alla nostra destra appena sotto di noi c’è un piccolo piazzale di pietrisco nel quale resistono ancora delle carrucole che testimoniano un’antica attività di cava. In questo tratto la cresta è stata coinvolta ed è diventata particolarmente affilata, ci manteniamo poco sotto sul lato opposto in discreta esposizione) – Monte Costa q.564 (Per CTR Toscana 564,3 m, su IGM Toscana 562 m. La cresta culmina sulla piccola cima del monte Costa, panoramica ma circondata dalla vegetazione, in loco c’è un omino di sassi e allo stato attuale una piccola croce. Ora avanziamo senza traccia di passaggio penetrando subito nel fitto bosco che non da punti di riferimento, di fatto siamo nel suo crinale SE quindi teniamo questa direzione posizionandoci sempre sul punto più alto, allo stato attuale ci sono dei nastri di plastica che ci guidano) – Passo Grotticelle q.535 (Dopo 5/6 minuti di cammino usciamo dal sottobosco, manteniamo la direzione e il crinale che ora è caratterizzato da affioramenti rocciosi, poi rientrati nel sottobosco continuiamo pervenendo al buio valico. Lo riconosciamo perché è attraversato da una specie di trincea, andiamo a destra e compare qualche muretto di sasso, una prima testimonianza dell’attività dell’uomo) – Ex Cava Grotticelle q.527 (Presto usciamo dalla boscaglia affacciandoci sul bordo dell’antica cava dismessa, ad oltranza non è possibile andare perché sotto di noi il salto è notevole. L’obiettivo è quello di costeggiare il bordo del solco della cava, più in basso vediamo il rudere di un casotto di sasso. Nell’immediato non è possibile a causa della vegetazione, quindi scendiamo allontanandoci temporaneamente dal margine dalla cava giungendo a una piazzola con un ravaneto, da qui è possibile volgendo lo sguardo a sinistra in basso scorgere il grande piazzale della cava che raggiungiamo a vista) – Piazzale Grotticelle q.510 (Senza problemi arriviamo nel piazzale dell’ex cava Grotticelle, un grande terrazzo panoramico con un belvedere sulla costiera della Versilia. Caliamo a sinistra con un buon camminamento nel ravaneto per guadagnare il piazzale inferiore sopra il quale sono rimasti due blocchi squadrati di roccia, ci spostiamo sul margine sinistro per intraprendere il sentierino abbandonato che perde quota nel sottobosco. Pur essendo evidente, paradossalmente questo sentierino può creare delle perplessità perché è sporco di foglie e rami caduti, allo stato attuale ci guidano dei nastri di plastica) – Bivio q.365 (Ci innestiamo su un buon sentiero pianeggiante senza indicazioni, il bosco si dirada, lo prendiamo a sinistra costeggiando un alto muretto di sassi) – Bivio q.325 (A sinistra il largo sentiero si alza per costeggiare le pareti rocciose, scendiamo a destra verso il nucleo delle vecchie case di Vitoio che vediamo appena sotto) – Vitoio q.312 (Continuiamo a scendere seguendo l’unica carrozzabile, si stratta di una stradina asfaltata in stato di abbandono invasa ai lati dalla bassa vegetazione) – Bivio q.290 (Rimaniamo sulla stradina in discesa e scartiamo sul suo tornante l’inizio di una carrareccia pianeggiante con paletti catarifrangenti) – Strada asfaltata q.215 (Innesto sul tornante della strada asfaltata via Vitoio, alla nostra destra c’è il grande cancello d’ingresso di uno stabile, la percorriamo andando dritto in discesa oltrepassando in breve una torretta dell’Enel) – Bivio q.191 (Appena superata la torretta dell’Enel la stradina si biforca, entrambe le soluzioni vanno bene, optiamo per quella a sinistra) – Murlo q.166 (Alle abitazioni di Murlo andiamo avanti con la strada che passa sotto un porticato, alla nostra destra invece c’è la stradina parallela che avevamo scartato al bivio precedente) – Bivio q.156 (Appena oltrepassato il porticato siamo sulla via Solaio, continuiamo dritto in discesa ignorando la strada a destra) – Bivio q.142 (Sulla sinistra c’è una fontana, a destra inizia la via Borgo Biagi, continuiamo in discesa) - Bivio q.123 (Lasciamo la via Solaio che continua perdere quota, andiamo a destra all’indietro seguendo la via Borgo Biagi, subito attraversiamo il ponte sul rio Solaio e la strada prende a salire repentinamente) – Solaio q.160 (La strada sale costeggiando le case della borgata di Solaio fino al suo esaurimento presso le abitazioni con numero civico 33, si continua dapprima su mulattiera CAI S.A.V. che costeggia un alta cinta muraria di sasso, poi si riduce a sentiero nell’oliveto, segni assenti) – Bivio q.175 (Seguiamo il sentiero CAI S.A.V. che continua a sinistra in falsopiano, tralasciamo quello a destra all’indietro che sale) – Castello q.190 (Una breve ma ripida salita si conclude all’antica borgata di Castello entrando nel suo vicolo. Di fronte a noi c’è una cinta muraria merlata dove il vicolo si divide, andiamo a destra e siamo sul tornante della strada asfaltata d’accesso al paese. Scartiamo a destra in salita che termina e stiamo a sinistra in discesa pervenendo immediatamente al successivo tornante con uno slargo adibito a parcheggio, lasciamo la strada e si segue il CAI S.A.V. su sentiero che bypassando a destra una torretta dell’Enel si alza deciso e scalinato) – Falesia Il Secondo q.175 (Il sentiero CAI S.A.V. è palesemente poco frequentato, sale ripido nella boscaglia fino al punto alto nel quale compaiono delle corde corrimano che ci aiutano scendere dalla parte opposta. Al termine dei cavi bisogna individuare a sinistra il degradato sentierino CAI S.A.V. in ripida discesa che finisce presso la palestra di roccia Il Secondo, collocata in prossimità del vertiginoso precipizio sulla cava di marmo. Camminando tra la falesia e il precipizio, ha inizio la vecchia marmifera pianeggiante con fondo erboso che seguiamo) – Cave q.165 (Cave abbandonate alla nostra destra) – Bivio q.172 (C’innestiamo sul tornante della strada asfaltata nella quale chiudiamo l’anello, scendiamo a sinistra ripercorrendo il tragitto fatto all’andata) – Strada asfaltata q.147 – Carrozzabile q.145 – Seravezza q.64.
NOTE: |
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LUNGHEZZA: 7,7 km DIFFICOLTA: EE+ |
DISLIVELLO TOTALE: 620 m QUOTA MASSIMA: M. Costa q.564 |
Sentieri Il monte Costa è un modestissimo promontorio che si protende
verso il paese di Seravezza, tuttavia l’intera cresta NO come pure
l’immediata discesa dalla vetta passando dal valico delle Grotticelle e alle
sue cave fino alle prime case di Vitoio, risulta essere una gita molto
selvaggia e poco frequentata. L’itinerario è riferito a escursionisti
esperti, conoscitori delle Alpi Apuane e che sappiano mettere mano su roccia
per risolvere qualche breve e facile passaggio alpinistico. Cresta NO del monte Costa: La cresta è caratterizzata da lastre inclinate di roccia, alcuni tratti sono ostacolati da arbusti ma il passaggio si trova sempre, nella parte bassa le placche possono essere scivolose perché sporche di muschio, successivamente offriranno un buon grip con una divertente arrampicata. Il versante settentrionale della cresta precipita mentre quello meridionale degrada, la percezione dell’esposizione è molto contenuta, i passaggi si attestano sul 1° tranne un tratto intermedio in corrispondenza di antiche cave nel quale bisogna prestare molta attenzione (noi siamo sempre stati sul filo di cresta, eventualmente si può calare facilmente all’area di cava e riprenderla in seguito). Crinale SE del monte Costa – Passo Grotticelle: Percorso molto selvaggio senza traccia di passaggio, si sviluppa nel fitto bosco che non offre punti di riferimento. Sentiero ex cava Grotticelle – Vitoio: il sentiero in stato di abbandono si sviluppa nel sottobosco, nella parte iniziale si possono avere delle incertezze perché è sporco di foglie e rami secchi che celano il tragitto (allo stato attuale ci sono dei nastri di plastica che ci guidano) Il sentiero CAI S.A.V. è palesemente poco
frequentato, la segnatura è sporadica/assente, risulta particolarmente
degradato tra la borgata di Castello e la falesia Il Secondo. |
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Rifugi-Bivacchi Assenti |
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Fonti Fonte sulla strada presso le case in località Murlo, al bivio della
via Solaio con la via Borgo Biagi |
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TEMPI RILEVATI NETTI (ore): |
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Seravezza |
0,00 |
Strada asfaltata q.215 |
2,47 |
Carrozzabile q.145 |
0,11 |
Bivio q.191 |
2,49 |
Strada asfaltata q.147 |
0,13 |
Murlo |
2,52 |
Bivio q.172 |
0,16 |
Bivio q.156 |
2,53 |
Deviazione q.212 |
0,19 |
Bivio
q.142 |
2,54 |
Cresta NO q.250 |
0,25 |
Bivio q.123 |
2,58 |
Ex cava q.370 |
0,56 |
Solaio |
3,03 |
Monte Costa |
1,50 |
Bivio q.175 |
3,10 |
Passo Grotticelle |
2,02 |
Castello |
3,17 |
Ex Cava Grotticelle |
2,04 |
Falesia Il Secondo |
3,35 |
Piazzale Grotticelle |
2,07 |
Cave q.165 |
3,46 |
Bivio q.365 |
2,30 |
Bivio q.172 |
3,49 |
Bivio
q.325 |
2,35 |
Strada
asfaltata q.147 |
/ |
Vitoio |
2,37 |
Carrozzabile
q.145 |
/ |
Bivio
q.290 |
2,39 |
Seravezza |
4,05 |
Seravezza (Parcheggiamo sul bordo della strada via del Palazzo) |
Iniziamo risalendo lo stretto vicolo scalinato “via dell’Uccelliera” |
Iniziamo risalendo lo stretto vicolo scalinato “via dell’Uccelliera” |
Il vicolo termina immediatamente, quindi si continua in salita sulla piccola mulattiera che si porta sopra l’abitato allontanandosene. |
L’abitato di Seravezza sotto di noi |
Sulla mulattiera |
…. il passaggio tra gli alberi è agevole ma la traccia molto confusa. |
In breve usciamo dalla macchia di arbusti, ora si manifesta una traccia di passaggio nella pietraia che ci fa guadagnare la cresta nord occidentale del monte Costa |
Saliamo la Cresta NO del monte Costa mettendo occasionalmente mano su roccia |
Saliamo la Cresta NO del monte Costa mettendo occasionalmente mano su roccia |
Cresta NO del monte Costa |
Cresta NO del monte Costa |
Sui 370 metri la cresta è diventata particolarmente affilata perché coinvolta da un’antica attività mineraria, ci manteniamo poco sotto sul lato opposto in discreta esposizione. |
Sui 370 metri la cresta è diventata particolarmente affilata perché coinvolta da un’antica attività mineraria, ci manteniamo poco sotto sul lato opposto in discreta esposizione. |
Ex cava q.370 (Alla nostra destra appena sotto di noi c’è un piccolo piazzale di pietrisco nel quale resistono ancora delle carrucole che testimoniano un’antica attività di cava) |
Cresta NO del monte Costa |
Cresta NO del monte Costa |
Cresta NO del monte Costa |
Cresta NO del monte Costa |
Monte Costa q.564 (La cresta culmina sulla piccola cima del monte Costa) |
Panorama dal monte Costa |
Panorama dal monte Costa |
Panorama dal monte Costa verso il monte Forato |
Dal monte Costa avanziamo senza traccia di passaggio penetrando subito nel fitto bosco che non da punti di riferimento, di fatto siamo nel suo crinale SE quindi teniamo questa direzione posizionandoci sempre sul punto più alto |
Dal monte Costa avanziamo senza traccia di passaggio penetrando subito nel fitto bosco che non da punti di riferimento, di fatto siamo nel suo crinale SE quindi teniamo questa direzione posizionandoci sempre sul punto più alto |
Dopo 5/6 minuti di cammino usciamo dal sottobosco, manteniamo la direzione e il crinale che ora è caratterizzato da affioramenti rocciosi |
Passo Grotticelle q.535 (Lo riconosciamo perché è attraversato da una specie di trincea) |
Dal passo Grotticelle andiamo a destra …. |
… e compare qualche muretto di sasso, una prima testimonianza dell’attività dell’uomo. |
Ex Cava Grotticelle: Presto usciamo dalla boscaglia affacciandoci sul bordo dell’antica cava dismessa, ad oltranza non è possibile andare perché sotto di noi il salto è notevole. L’obiettivo è quello di costeggiare il bordo del solco della cava, più in basso vediamo il rudere di un casotto di sasso. |
Dal bordo dell’ex cava Grotticelle scendiamo allontanandoci temporaneamente giungendo subito a una piazzola con un ravaneto (Foto) dal quale svoltiamo a sinistra per direzionarci verso il piazzale |
Panoramica del tragitto fatto dal passo Grotticelle per arrivare al piazzale dell’ex cava Grotticelle (si nota come affacciandoci sulla ex cava non sia possibile proseguire né calandoci sul fondo, né tenendoci lungo il suo bordo perché invaso dalla vegetazione) |
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Piazzale Grotticelle |
Dal piazzale caliamo a sinistra con un buon camminamento nel ravaneto |
Dal piazzale caliamo a sinistra con un buon camminamento nel ravaneto per guadagnare il piazzale inferiore sopra il quale sono rimasti due blocchi squadrati di roccia |
Il piazzale inferiore sopra il quale sono rimasti due blocchi squadrati di roccia |
Dal piazzale inferiore sopra il quale sono rimasti due blocchi squadrati di roccia, ci spostiamo sul margine sinistro per intraprendere il sentierino abbandonato che perde quota nel sottobosco. |
Il sentierino pur essendo evidente, paradossalmente può creare delle perplessità perché è sporco di foglie e rami caduti |
Il sentierino pur essendo evidente, paradossalmente può creare delle perplessità perché è sporco di foglie e rami caduti |
Bivio q.365: Ci innestiamo su un buon sentiero pianeggiante senza indicazioni, il bosco si dirada, lo prendiamo a sinistra |
Costeggiamo un alto muretto di sassi |
Sul sentiero che scende alle case di Vitoio |
Sul sentiero che scende alle case di Vitoio |
Bivio q.325 (A sinistra il largo sentiero si alza per costeggiare le pareti rocciose, scendiamo a destra …. |
… verso il nucleo delle vecchie case di Vitoio che vediamo appena sotto |
Da Vitoio continuiamo a scendere seguendo l’unica carrozzabile, si stratta di una stradina asfaltata in stato di abbandono invasa ai lati dalla bassa vegetazione. |
Strada asfaltata q.215: Innesto sul tornante della strada asfaltata via Vitoio, alla nostra destra c’è il grande cancello d’ingresso di uno stabile (non visibile nell'immagine), la percorriamo andando dritto in discesa … |
… oltrepassando in breve una torretta dell’Enel |
Alle abitazioni di Murlo andiamo avanti con la strada che passa sotto un porticato |
Bivio q.156 (Appena oltrepassato il porticato siamo sulla via Solaio, continuiamo dritto in discesa ignorando la strada a destra) |
Bivio q.123 (Lasciamo la via Solaio che continua perdere quota, andiamo a destra all’indietro seguendo la via Borgo Biagi, subito attraversiamo il ponte sul rio Solaio) |
Solaio q.160 (La strada sale costeggiando le case della borgata di Solaio fino al suo esaurimento presso le abitazioni con numero civico 33, si continua dapprima su mulattiera CAI S.A.V. che costeggia un alta cinta muraria di sasso) |
Solaio q.160 (La strada sale costeggiando le case della borgata di Solaio fino al suo esaurimento presso le abitazioni con numero civico 33, si continua dapprima su mulattiera CAI S.A.V. che costeggia un alta cinta muraria di sasso) |
Bivio q.175 (Seguiamo il sentiero CAI S.A.V. che continua a sinistra in falsopiano, tralasciamo quello a destra all’indietro che sale) |
Una breve ma ripida salita si conclude all’antica borgata di Castello entrando nel suo vicolo. Di fronte a noi c’è una cinta muraria merlata dove il vicolo si divide, andiamo a destra …. |
… e siamo sul tornante della strada asfaltata d’accesso al paese. Scartiamo a destra in salita che termina e stiamo a sinistra in discesa … |
… pervenendo immediatamente al successivo tornante con uno slargo adibito a parcheggio, lasciamo la strada …. |
… e si segue il CAI S.A.V. su sentiero che bypassando a destra una torretta dell’Enel si alza deciso e scalinato. |
Il sentiero CAI S.A.V. è palesemente poco frequentato |
Il sentiero CAI S.A.V. è palesemente poco frequentato, sale ripido nella boscaglia fino al punto alto nel quale compaiono delle corde corrimano che ci aiutano scendere dalla parte opposta. |
Il sentiero CAI S.A.V. è palesemente poco frequentato, sale ripido nella boscaglia fino al punto alto nel quale compaiono delle corde corrimano che ci aiutano scendere dalla parte opposta. |
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Falesia Il Secondo |
Camminando tra la falesia e il precipizio, ha inizio la vecchia marmifera pianeggiante con fondo erboso che seguiamo |
Camminando tra la falesia e il precipizio, ha inizio la vecchia marmifera pianeggiante con fondo erboso che seguiamo |
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Cave q.165 (Cave abbandonate) |
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La vecchia marmifera pianeggiante con fondo erboso |
….. ?? …. il conducente non lo abbiamo visto…ma la cosa non ci dispiace !!! |