Itinerario ad anello che inizia dal passo Coe nel comprensorio sciistico di Folgaria e culmina sul monte Maggio (Trentino Alto Adige)
DATA: 12 gennaio 2025
PARTENZA: Con l’autostrada A22 usciamo al casello di Rovereto nord e seguiamo le indicazioni per Trento, poi per Folgaria arrivandoci dopo circa 22 km. Alla rotonda tralasciamo il proseguo della SS 350 verso il passo Sommo e andiamo a destra sulla SP 143 oltrepassando in successione il paese di Francolini, gli impianti di risalita del Fondo Grande fino arrivare al passo Coe, lasciamo l’auto nel grande parcheggio a pagamento (circa 7 km da Folgaria).
ITINERARIO: Passo Coe q.1610 (Provenendo da Folgaria, alla sinistra abbiamo la biglietteria del comprensorio sciistico, mentre alla nostra destra tra il ristorante La Stua e il parcheggio ha inizio il CAI 124 per il monte Maggio. Si sviluppa su largo tracciato battuto adibito alle ciaspole, è contrassegnato da piccoli cartelli e si direziona in falsopiano verso la macchia boschiva, tralasciamo invece quello che transita sotto il parcheggio dal quale faremo ritorno) - Bivio q.1592 (Un tracciato per ciaspole si abbassa a sinistra nella vallata, andiamo avanti su quello in piano che è sempre CAI 124) - Incrocio q.1593 (Quota da mappa IGM Trentino. Arrivati ai primi alberi, attraversiamo la pista per sci di fondo, poi dopo pochi metri ne attraversiamo una seconda e seguiamo la pista per ciaspole CAI 124) - Incrocio q.1607 (Quota da mappa IGM Trentino. Siamo all’entrata del sottobosco dove troviamo i cartelli: a destra c’è il sentiero Base Tuono/Giardino orto botanico, a sinistra a pochi metri transita la pista da sci di fondo che sarebbe il proseguo del CAI 124, in inverno è interdetta ai pedoni quindi si continua dritto ora su sentiero nel bosco mantenendoci inizialmente paralleli e seguendo i piccoli cartelli delle ciaspole, siamo nel versante orientale del monte Maronia, la segnatura è assente) - Bivio q.1655 (Il sentiero nel fitto bosco ci ha fatto fare una deviazione per evitare il proseguo sul CAI 124 che nella stagione invernale era adibito a pista da fondo, ora usciamo e lo ritroviamo: lo seguiamo a destra a mezzacosta in costante salita, a sinistra a poca distanza più in basso notiamo i cartelli sul tornante che segnalano il bivio del CAI 124 col percorso per malga Melegna) - Bivio q.1792 (Quota da mappa IGM Trentino. Salendo a mezzacosta, il largo CAI 124 in questo punto lambisce il crinale, dal valico alla nostra destra proviene il Sentiero della Pace che ora continua dritto in comproprietà con il nostro CAI 124) - Bivio q.1815 (Continuiamo dritto sul CAI 124 o Sentiero della Pace dove in questo punto lambisce il crinale, dal valico alla nostra destra ci possiamo affacciare nel versante opposto per vedere un sentiero militare a mezzacosta) - Bivio q.1833 (Siamo appena sotto la vistosa croce del monte Maggio che raggiungiamo salendo a destra) - Monte Maggio q.1850 (Sulla vetta c’è una grande croce di metallo e ai suoi piedi un piccolo altare di sasso, torniamo indietro) - Bivio q.1833 (Ci siamo riportati sul bivio con cartelli poco sotto la croce di vetta. A sinistra quindi c’è il sentiero CAI 124 dal quale siamo venuti e ora continua a destra all’indietro aggirando la cima del monte Maggio in direzione della cima Coston dei Laghi e del passo Borcola, probabilmente d’inverno non è battuto e passa inosservato, noi invece iniziamo seguire il crinale pianeggiante di fronte a noi che è il CAI 520 per la val del Laghetto, direzione est) - Deviazione q.1818 (Col manto nevoso il punto non è comprensibile, appare logico e meno pericoloso continuare sull’ampio crinale pianeggiante verso il vicino punto alto quotato 1830 metri, il CAI 520 invece scenderebbe a destra per continuare a mezzacosta sotto il crinale) - Cima q.1830 (L’ampio crinale pianeggiante arriva sul punto alto senza toponimo ma quotato 1830 metri da IGM Trentino, in loco ci sono alcuni ometti di sasso e il solco di una trincea. Manteniamo il crinale che ora perde quota e vira a nord est cambiando direzione, nel punto basso vediamo degli alberelli sparsi e più avanti la cima senza toponimo quotata 1792 metri) - Deviazione q.1755 (Abbiamo raggiunto il punto basso lambito dai primi alberelli sparsi, ora il crinale prende a salire verso la cima senza toponimo quotata 1792 metri e sarebbe auspicabile col manto nevoso continuare in tal senso. Nel nostro caso decidiamo di abbandonare il crinale e calare a destra seguendo la traccia battuta, pochi metri sotto transita il CAI 520 a mezzacosta che avevamo lasciato prima di arrivare alla Cima q.1830 e ora lo riprendiamo andando a sinistra mantenendo di fatto la direzione NE. In questo frangente, cioè mentre caliamo per riportarci sul CAI 520, poi quando lo riprendiamo a seguire a mezzacosta, è potenzialmente pericoloso perché si sviluppa su cengia a tratti esposta, da evitare in presenza di ghiaccio e neve abbondante) - Cippo di confine q.1656 (La cengia si sta esaurendo e ci appare il grande cippo di confine numero 20 datato 1853, curviamo a gomito a destra cominciando scendere repentinamente) - Bocchetta del Tin q.1563 (Quota da mappa IGM Trentino, allo stato attuale non ci sono indicazioni e il punto non è definito. Entrati tra i primi alberi in una zona pianeggiante, spostandoci a destra ci affacciamo sul ripido valloncello del Laghetto col sentiero CAI 520 che continua scendere verso un grande puntone roccioso, lo vediamo più in basso a sinistra. Prima di calare quindi lasciamo il CAI 520 e andiamo a sinistra in lieve salita, subito ci appare un basso muretto di sasso che non è scontato vederlo, quindi senza seguirlo continuiamo curvare a sinistra e procediamo con direzione NO ripassando sopra la bocchetta del Tin col sentiero che penetra nel fitto bosco, questo percorso è privo di qualsiasi segno, se non fosse battuto sarebbe molto complicato individuarlo, indispensabile il GPS) - Pozza d’acqua q.1539 (Usciamo dal fitto bosco nei pascoli di Melegna, manteniamo la direzione NO per superare in breve la piccola pozza d’acqua recintata che è quotata 1539 metri da IGM Trentino) - Bivio q.1557 (Quota da mappa IGM Trentino. Ci innestiamo sulla sterrata estiva d’accesso alla malga Melegna indicata dai cartelli: la tralasciamo a sinistra che sale verso la malga, andiamo a destra in piano verso il lago Coe) - Lago Coe q.1543 (Arriviamo al lago Coe probabilmente affollato dai turisti, crocevia e cartelli: scartiamo a destra dove ci sono i due ponticelli sul corso d’acqua che alimenta il lago e il parcheggio della malga Zonta, dritto si costeggia la riva sinistra del lago, ci alziamo a sinistra per raggiungere la vicina Base Tuono) - Base Tuono q.1553 (La base missilistica dell'Aeronautica Militare Italiana e della NATO attiva tra il 1966 e il 1977 è stata riconvertita a museo, torniamo indietro) - Lago Coe q.1543 (Possiamo andare verso la vicina malga Zonta sul ciglio della SP 143 e risalire la strada asfaltata fino al passo Coe, più gradevole è seguire l’ampia pista che costeggia il bordo del lago fino al suo termine, dove tralasciamo il percorso che scende e riporta verso la SP 143 mentre stiamo a sinistra in costante salita, la zona è molto frequentata e non ci sono possibilità di sbagliare) - Passo Coe q.1610
NOTE: |
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LUNGHEZZA: 9,8 km DIFFICOLTA: EEAI |
DISLIVELLO TOTALE: 520 m QUOTA MASSIMA: M. Maggio q.1850 |
Sentieri Temperatura – 5° alla partenza, 30 cm di neve, cielo sereno e vento forte in quota. Tutto il tragitto che dal passo Coe ci conduce alla vetta del monte Maggio è molto frequentato (CAI 124) e ampiamente segnato e battuto, generalmente si cammina senza alcun accessorio, eventualmente bastano le catene per gli scarponi, la difficoltà in questo caso è EAI (escursionisti in ambiente innevato). Discorso diverso per il ritorno che potrebbe non essere battuto, soprattutto quando stiamo sul CAI 520, questa soluzione è consigliata solo con neve max. di 30 cm perché il sentiero si sviluppa a mezzacosta con dei tratti un po' esposti e potenzialmente pericolosi (Obbligatori i ramponi mentre sono da evitare le ciaspole) |
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Rifugi-Bivacchi Assenti |
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Fonti Assenti |
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TEMPI RILEVATI NETTI (ore): |
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Passo
Coe |
0,00 |
Cima q.1830 |
1,20 |
Bivio q.1592 |
0,04 |
1,32 |
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Incrocio q.1593 |
0,05 |
Cippo di confine |
2,15 |
Incrocio q.1607 |
0,10 |
Bocchetta del Tin |
2,26 |
Bivio q.1655 |
0,32 |
Pozza
d’acqua |
2,42 |
Bivio q.1792 |
0,55 |
Bivio q.1557 |
2,55 |
Bivio q.1815 |
1,00 |
Lago Coe |
3,03 |
1,06 |
Base Tuono |
3,05 |
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Monte Maggio |
1,08 |
Bivio
q.1557 |
3,07 |
Bivio q.1833 |
1,10 |
Passo Coe q.1610 |
3,30 |
Deviazione q.1818 |
/ |
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Partenza dal passo Coe |
Il CAI 124 si sviluppa su largo tracciato battuto adibito alle ciaspole, tralasciamo invece quello che transita sotto il parcheggio dal quale faremo ritorno |
Bivio q.1592 (Un tracciato per ciaspole si abbassa a sinistra nella vallata, andiamo avanti su quello in piano che è sempre CAI 124) |
Incrocio q.1593: Arrivati ai primi alberi, attraversiamo la pista per sci di fondo (linea blu) poi dopo pochi metri ne attraversiamo una seconda e seguiamo la pista per ciaspole CAI 124) |
Una delle piste da sci di fondo |
Incrocio q.1607: Siamo all’entrata del sottobosco dove troviamo i cartelli: a destra c’è il sentiero Base Tuono/Giardino orto botanico, a sinistra a pochi metri transita la pista da sci di fondo che sarebbe il proseguo del CAI 124 (Line blu tra gli alberi), in inverno è interdetta ai pedoni quindi si continua dritto ora su sentiero nel bosco mantenendoci inizialmente paralleli e seguendo i piccoli cartelli delle ciaspole, siamo nel versante orientale del monte Maronia, la segnatura è assente. |
Il sentiero adibito alle ciaspole che si sviluppa nel versante orientale del monte Maronia |
Bivio q.1655 (Il sentiero nel fitto bosco ci ha fatto fare una deviazione per evitare il proseguo sul CAI 124 che nella stagione invernale era adibito a pista da fondo, ora usciamo e lo ritroviamo: lo seguiamo a destra a mezzacosta in costante salita, a sinistra a poca distanza più in basso notiamo i cartelli sul tornante che segnalano il bivio del CAI 124 col percorso per malga Melegna) |
Sul CAI 124 che sale al monte Maggio |
Bivio q.1792 (Salendo a mezzacosta, il largo CAI 124 in questo punto lambisce il crinale, dal valico alla nostra destra proviene il Sentiero della Pace che ora continua dritto in comproprietà con il nostro CAI 124) |
Bivio q.1815: continuiamo dritto sul CAI 124 o Sentiero della Pace dove in questo punto lambisce il crinale, dal valico alla nostra destra ….. |
….. ci possiamo affacciare nel versante opposto per vedere un sentiero militare a mezzacosta |
Sul CAI 124 che sale al monte Maggio |
Bivio q.1833: Siamo appena sotto la vistosa croce del monte Maggio …. |
…. che raggiungiamo salendo a destra |
Targa alla base della croce del monte Maggio |
Monte Maggio |
Dalla vetta del monte Maggio, vediamo lo sviluppo del tragitto che andremo a fare |
Tornati al Bivio q.1833 sotto la croce del monte Maggio…. |
… iniziamo seguire il crinale pianeggiante di fronte a noi che è il CAI 520 per la val del Laghetto |
Deviazione q.1818 (Col manto nevoso il punto non è comprensibile, appare logico e meno pericoloso continuare sull’ampio crinale pianeggiante verso il vicino punto alto quotato 1830 metri, il CAI 520 invece scenderebbe a destra per continuare a mezzacosta sotto il crinale) |
Sulla Cima q.1830 |
Dalla Cima q.1830, manteniamo il crinale che ora perde quota e vira a nord est cambiando direzione. Nel punto basso vediamo che prima di risalire alla cima senza toponimo quotata 1792 metri, caliamo a destra per riprendere il CAI 520 che si sviluppava a mezzacosta |
Discesa dalla cima q.1830 |
Deviazione q.1755 (Abbiamo raggiunto il punto basso lambito dai primi alberelli sparsi e ora il crinale prende a salire verso la cima senza toponimo quotata 1792 metri. Abbandoniamo il crinale e caliamo a destra per raggiungere il CAI 520 a mezzacosta che vediamo poco sotto) |
In questo frangente il CAI 520è potenzialmente pericoloso perché si sviluppa su cengia a tratti esposta, da evitare in presenza di ghiaccio e neve abbondante. |
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In questo frangente il CAI 520è potenzialmente pericoloso perché si sviluppa su cengia a tratti esposta, da evitare in presenza di ghiaccio e neve abbondante. (Linea rossa grossa è il CAI 520 estivo, linea rossa sottile il crinale tenuto scendendo dalla cima q.1830 fino al punto basso dove caliamo per riportarci sul sentiero CAI 520) |
Sotto di noi ci sono alcuni tratti esposti |
Sulla cengia CAI 520 |
Sulla cengia CAI 520 |
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Sulla cengia CAI 520 |
Sulla cengia CAI 520 |
Sulla cengia CAI 520 |
Sulla cengia CAI 520 |
Cippo di confine q.1656 (La cengia si sta esaurendo e ci appare il grande cippo di confine numero 20 datato 1853) |
Dal cippo di confine curviamo a gomito a destra cominciando scendere repentinamente |
Bocchetta del Tin |
Dalla Bocchetta del Tin, se ci affacciamo sul ripido valloncello del Laghetto, vediamo il CAI 520 che continua scendere verso un grande puntone roccioso …. |
…. noi invece, prima di calare lasciamo il CAI 520 e andiamo a sinistra in lieve salita. Questo percorso è privo di qualsiasi segno, se non fosse battuto sarebbe molto complicato individuarlo, indispensabile il GPS. |
Questo percorso è privo di qualsiasi segno, se non fosse battuto sarebbe molto complicato individuarlo, indispensabile il GPS. |
Pozza d’acqua q.1539 (Usciamo dal fitto bosco nei pascoli di Melegna, manteniamo la direzione NO per superare in breve la piccola pozza d’acqua recintata che è quotata 1539 metri da IGM Trentino) |
Tragitto verso il lago Coe |
Bivio q.1557 (Ci innestiamo sulla sterrata estiva d’accesso alla malga Melegna indicata dai cartelli: la tralasciamo a sinistra che sale verso la malga, andiamo a destra in piano verso il lago Coe) |
Arrivo al lago Coe |
Base Tuono (Ex base missilistica dell'Aeronautica Militare Italiana e della NATO) |
Base Tuono (Ex base missilistica dell'Aeronautica Militare Italiana e della NATO) |
Base Tuono (Ex base missilistica dell'Aeronautica Militare Italiana e della NATO) |
Ci lasciamo il lago Coe alle spalle per tornare al passo Coe |