giovedì 7 agosto 2025

Da Prato Novello a Pian dello Stellaio (E/EE)

Partiamo dalla borgata di Prato Novello e arriviamo nella radura del Pian dello Stellaio toccando le cime dei monti Tresca, Cavallo, Pianaccetto e Toccacielo. Facciamo ritorno dal santuario della Madonna del Faggio e l'antico borgo di Tresana (Alto appennino Bolognese, Emilia Romagna)

DATA: 19 luglio 2025 

PARTENZA: Con la statale Porrettana SS.64 Bologna-Pistoia si esce a Silla e si segue la SP57 arrivando a Porretta Terme (3,2 km). Dal paese bisogna individuare e mantenere a destra il proseguo della SP57 che sale lasciando l’abitato (indicazioni per Capugnano), alla biforcazione per Capugnano e Varano (5,8 km) rimaniamo sulla SP57 ora seguendo i cartelli marroni per il santuario Madonna del Faggio. Dopo 7 km dalla statale Porrettana, lasciamo la SP57 e insistiamo a seguire i cartelli per Madonna del Faggio con la strada che si riduce in costante salita, superiamo le borgate di Castelluccio (8,9 km) e Pennola (10,8 km) dopo la quale scartiamo a destra le indicazioni per il santuario di Madonna del Faggio e continuiamo in salita giungendo dopo 300 metri alle poche case di Prato Novello, ci fermiamo presso la grande fonte lavatoio (11,8 km dalla statale Porrettana). 

 


ITINERARIO: Prato Novello q.907 (Appena prima della grande fonte lavatoio, prendiamo il vicolo che sale di fianco alle case e che termina dopo pochi metri, quindi si continua su ampia mulattiera che entra nel bosco lasciando la borgata, segni e indicazioni assenti)  –  Bivio q.945 (L’ampia mulattiera termina al bivio, scartiamo a sinistra il largo sentiero erboso pianeggiante e continuiamo in salita su sentiero che costeggia una vecchia recinzione che delimita una piccola radura. Successivamente incontriamo una torretta di legno, facciamo attenzione che in questo frangente il sentiero è un po’ incerto, poi riprende evidente)     Passo Sant’Antonio q.1026 (Usciamo su un crinalino con innesto nel CAI 147, il punto senza toponimo è quotato 1026 metri da IGM. E.R. Tralasciamo a destra che scende al borgo di Tresana e che sarà il nostro ritorno, andiamo dritto sul crinalino boschivo costeggiando nell’immediato una placca rocciosa) – Punto panoramico q.1048 (Belvedere alla nostra destra indicato dal cartello)   Bivio q.1067 (Biforcazione: il nostro CAI 147 continua dritto a sinistra, dritto in salita inizia un evidente sentiero abbandonato)     Rudere q.1079 (L’edificio è collocato alla nostra sinistra e non viene menzionato su alcuna mappa, il punto è quotato 1079,3 metri da CTR. E.R. Continuiamo sul CAI 147 scartando il largo sentiero che sale a destra all’indietro)   Bivio q.1100 (In loco c’è un grande tombino di metallo: tralasciamo a sinistra il largo sentiero non segnato che scende a Ca’ di Ciocci e andiamo avanti sul CAI 147)    Bivio q.1115 (Lasciato il bivio precedente la mulattiera CAI 147 curva a sinistra, dritto inizia un largo sentiero erboso che può passare inosservato)   Faggia del Chiodo q.1150 (Località Faggia del Chiodo, innesto sulla forestale CAI 107 con cartelli: a sinistra conduce verso il paese di Castelluccio e il monte Piella, andiamo a destra verso il monte Tresca e Pian dello Stellaio)   Bivio q.1205 (Dritto è Sentiero 7, il nostro CAI 107 curva a sinistra in salita)    Bivio q.1211 (Alla curva successiva il CAI 107 va a destra, a sinistra il sentiero senza indicazioni riporterebbe alla Faggia del Chiodo)   Bivio q.1234 (Al terzo tornante il largo sentiero prosegue in piano su fondo erboso, il CAI 107 sale molto ripidamente su sentierino poco evidente, facciamo attenzione alla segnatura)   Bivio q.1287 (Il sentierino diventa un po’ infrascato, quindi giungiamo su un crinalino boschivo quotato 1287,1 metri da CTR. E.R. Scartiamo il sentierino abbandonato che cala dalla parte opposta e stiamo sul CAI 107 che segue il crinalino, poi in ripidissima e faticosa salita nel fitto bosco)    Bivio q.1385 (E’ da 5/6 minuti che la ripidissima salita è terminata, procedendo in piano giungiamo al bivio con cartelli: lasciamo il CAI 107 che aggira il versante occidentale del monte Tresca, saliamo a sinistra verso la vetta su sentiero CAI 107/B)      Monte Tresca q.1471 (Il sentiero CAI si esaurisce sulla cima anonima, priva d’indicazioni e di qualsiasi scorcio panoramico. Per non tornare indietro, decidiamo di scendere senza traccia alcuna nel fitto bosco con direzione SO, la discesa non è lineare ma assecondiamo le pendenze del terreno spostandoci a piacimento, indispensabile bussola o GPS)    CAI 107 q.1363 (Scendendo con direzione SO ci innestiamo d’obbligo in un punto imprecisato del sentiero CAI 107 che aggirava il monte Tresca, andiamo a sinistra)   Valico q.1370 (Cartelli e innesto sulla forestale: a sinistra scende al rifugio Monte Cavallo, a destra si sviluppa in falsopiano e continua come CAI 107 in direzione di Pian dello Stellaio, noi attraversiamo e iniziamo a risalire senza traccia o segni il crinale boschivo, ci sono degli sporadici e vecchi cartelli gialli di divieto di caccia, direzione S)   Cippo q.1436 (Saliamo ininterrottamente fino a raggiungere un punto alto dove troviamo un piccolo cippo di sasso, manteniamo la direzione abbassandoci per poi riprendere a salire)    Cippo q.1446 (Secondo cippo di sasso che incontriamo, anticipa la vetta del monte Cavallo)   -   Monte Cavallo q.1470 (Cima anonima e boschiva come il monte Tresca, proseguiamo mantenendo la direzione e il crinale che comincia a perdere quota, c’è subito un grande cumulo di pietre ai piedi di un albero)  –  Sella q.1395 (Innesto sul sentiero CAI 101: a sinistra scende verso il rifugio Monte Cavallo, lo seguiamo andando dritto a destra su sentiero che si sviluppa a mezzacosta poco sotto il crinale)  –  Sella q.1391 (Per CTR. E.R. 1390,5 metri. Il sentiero continua a mezzacosta spostandosi però a sinistra del crinale)  –  Monte Pianaccetto q.1439 (Il sentiero CAI 101 transita sotto il suo versante orientale)  –  Sella q.1372 (Incrocio e cartelli nella sella boschiva: a sinistra scende il CAI 105 per Case Calistri, avanti pochi metri tralasciamo a destra sempre il CAI 105 che scende per raccordarsi sulla forestale CAI 107, andiamo dritto rimanendo sul crinale CAI 101)   –   Deviazione q.1435 (Cartello sull’albero: lasciamo il CAI 101 e andiamo a sinistra all’indietro per traccia non segnata verso il monte Toccacielo)   –   Monte Toccacielo q.1441 (Cima poco panoramica con omino di sassi, torniamo indietro)  –  Deviazione q.1435 (Riprendiamo a percorrere il CAI 101)   –   Casetta Ruffo q.1360 (Il capanno di legno anticipa l’uscita nel Pian dello Stellaio)  –  Pian dello Stellaio q.1350 (Grande radura circondata dal fitto bosco, incrocio con cartelli: subito a sinistra scende il CAI 145 per Casa Pacchioni, andando dritto e attraversando la radura il CAI 101 rientra nel bosco verso Rombicciaio e Porta Franca, a destra all’indietro inizia la forestale CAI 107 che riconduce verso il monte Tresca e il rifugio Monte Cavallo, andiamo a destra scegliendo il sentiero CAI 109 per Madonna del Faggio che cala pochi metri nel prato e penetra nel bosco)  –  Biforcazione q.1335 (Entrati nel bosco tralasciamo il sentiero non segnato che sale per collegarsi alla forestale CAI 107, teniamoci sul CAI 109 che perde quota)   –   Deviazione q.1306 (Sulla curva a gomito a destra del sentiero CAI 109 lo lasciamo e andiamo a sinistra su traccia con cartello che indica la sorgente Pian dello Stellaio)  –   Sorgente Pian dello Stellaio q.1300 (Tubo con acqua, torniamo indietro)  –  Deviazione q.1306 (Riprendiamo a scendere il CAI 109)  – Rio dello Stellaio q.1204 (Per CTR. E.R.  1203,6 metri, canalone detritico)  –  Bivio q.1150 (A sinistra all’indietro c’è un sentiero senza indicazioni che conduce e termina alla cascata dell’Acqua Perduta, rimaniamo sul CAI 109)  –   Rudere q.1105 (Rudere di un casotto di sasso, rimangono solo le mura)  –  Rio dello Stellaio q.1020 (Canalone detritico, lo attraversiamo e il sentiero risale sulla sponda opposta)  –  Bivio q.1033 (Appena saliti dal rio dello Stellaio, ignoriamo sulla destra un sentiero abbandonato e caliamo al rio della Piaggia dei Fiori)  –  Rio della Piaggia dei Fiori q.1022 (Canalone detritico)  –  Rio della Piaggia Bruciata q.960 (Canalone detritico)  –  Rio Vallimenga q.918 (Canalone detritico)  –  Rio delle Scorticafo q.910   –  Rio Mozzino q.962   –  Madonna del Faggio q.798 (Santuario fondato a inizio 1700. Sul retro della chiesa sale la mulattiera CAI 105, noi attraversiamo il ponte sul rio della Madonna e scartiamo il sentiero CAI 109 per il Molino della Squaglia e il paese di Monteacuto delle Alpi, seguiamo la forestale CAI 147 che si alza)  –  Deviazione q.825 (Risaliti con la forestale superiamo una maestà e ai cartelli la lasciamo, il CAI 147 sale a destra su sentiero nel bosco costeggiando in seguito un alto muro di sasso ricoperto dal muschio)  –   Tresana q.933 (Quando usciamo dal bosco camminiamo al margine della radura in vista dell’antico borgo di Tresana con i suoi bellissimi cespugli di ortensie. Appena arrivati alle case andiamo a destra seguendo il CAI 147 in salita su larga mulattiera, ignoriamo il largo tracciato in piano)   –   Deviazione q.990 (Lasciamo il largo percorso, il CAI 147 sale a sinistra su sentiero)  –   Rudere q.1000 (In alto a destra c’è una presa d’acqua e poco dopo il rudere sulla sinistra, è senza toponimo ma quotato 999,8 metri da CTR. E.R. Il sentiero CAI 147 continua costeggiando un muretto di sassi)  –  Ca’ di Valentino q.1019 (Rudere alla nostra sinistra)   –   Passo Sant’Antonio q.1026 (Chiudiamo l’anello, lasciamo il CAI 147 e ripercorriamo il sentiero senza indicazioni che ridiscende a Prato Novello)  –  Bivio q.945 –   Prato Novello q.907. 

NOTE:

        LUNGHEZZA: 15,4 km

        DIFFICOLTA: E/EE

DISLIVELLO TOTALE: 1050 m

QUOTA MASSIMA: M. Tresca q.1471

Sentieri

Gita consigliata anche per il caldo periodo estivo perché si sviluppa sempre all’interno del bosco

Itinerario su sentieri CAI, la discesa dal monte Tresca e la salita al monte Cavallo sono invece completamente fuori sentiero nel fitto bosco senza punti di riferimento. 

Rifugi-Bivacchi

Casetta Ruffo: Grande capanno di legno situato sul CAI 101 all’interno del margine boschivo a Pian dello Stellaio, è composta da un'unica stanza completamente vuota, in ottime condizioni. 

Fonti

Fonte lavatoio alla partenza da Prato Novello

Sorgente Pian dello Stellaio: Tubo con poca acqua, la raggiungiamo facendo una deviazione di pochi metri dal CAI 109 (circa 10 minuti scendendo dalla radura di Pian dello Stellaio)

Fonte alla Madonna del Faggio

Tracce GPS

 

TEMPI RILEVATI NETTI (ore):

Prato Novello

0,00

Cippo q.1446

1,57

Rio dello Stellaio q.1020

3,44

Bivio q.945

0,04

Monte Cavallo

2,00

Bivio q.1033

3,48

Passo Sant’Antonio

0,16

Sella q.1395

2,07

Rio della Piaggia dei Fiori

3,49

Punto panoramico

0,18

Sella q.1391

/

Rio della Piaggia Bruciata

3,58

Bivio q.1067

0,22

Monte Pianaccetto

/

Rio Vallimenga

4,08

Rudere q.1079

0,28

Sella q.1372

2,21

Rio dello Scorticafo

/

Bivio q.1100

0,33

Deviazione q.1435

2,33

Rio Mozzino

/

Bivio q.1115

0,34

Monte Toccacielo

2,36

Madonna del Faggio

4.36

Faggia del Chiodo

0,41

Deviazione q.1435

2,39

Deviazione q.825

4,42

Bivio q.1205

0,49

Casetta Ruffo

2,54

Tresana

5,00

Bivio q.1211

0,50

Pian dello Stellaio

2,56

Deviazione q.990

5,06

Bivio q.1234

0,54

Biforcazione q.1335

2,58

Rudere q.1000

5,12

Bivio q.1287

1,01

Deviazione q.1306

3,03

Ca’ di Valentino

5,16

Bivio q.1385

1,15

Sorgente Pian dello Stellaio

3,04

Passo Sant’Antonio

5,27

Monte Tresca

1,28

Deviazione q.1306

3,05

Bivio q.945

/

CAI 107 q.1363

1,42

Rio dello Stellaio q.1204

3,16

Prato Novello

5,40

Valico q.1370

1,43

Bivio q.1150

3,25

 

 

Cippo q.1436

1,52

Rudere q.1105

3,31

 

 

 


Prato Novello q.907: appena prima della grande fonte lavatoio …

… prendiamo il vicolo che sale di fianco alle case …

… e che termina dopo pochi metri, quindi si continua su ampia mulattiera che entra nel bosco lasciando la borgata.

Bivio q.945 (L’ampia mulattiera termina al bivio, scartiamo a sinistra il largo sentiero erboso pianeggiante e continuiamo in salita su sentiero che costeggia una vecchia recinzione che delimita una piccola radura)

Successivamente incontriamo una torretta di legno

Il vecchio sentiero che sale al passo di Sant’Antonio  

  

Passo Sant’Antonio q.1026 (Usciamo su un crinalino con innesto nel CAI 147, il punto senza toponimo è quotato 1026 metri da IGM. E.R. Tralasciamo a destra che scende al borgo di Tresana, andiamo dritto sul crinalino boschivo costeggiando nell’immediato una placca rocciosa)

Punto panoramico q.1048

CAI 147

Bivio q.1067 (Biforcazione: il nostro CAI 147 continua dritto a sinistra, dritto in salita inizia un evidente sentiero abbandonato)

   Rudere q.1079 (L’edificio è collocato alla nostra sinistra e non viene menzionato su alcuna mappa)

Bivio q.1100 (In loco c’è un grande tombino di metallo)


Faggia del Chiodo q.1150 (Località Faggia del Chiodo, innesto sulla forestale CAI 107 con cartelli: a sinistra conduce verso il paese di Castelluccio e il monte Piella, andiamo a destra verso il monte Tresca e Pian dello Stellaio) 

Bivio q.1205 (Dritto è Sentiero 7, il nostro CAI 107 curva a sinistra in salita)

CAI 107

E ‘da 5/6 minuti che la ripidissima salita è terminata, procediamo in piano per arrivare al bivio per il monte Tresca

Bivio q.1385 (Lasciamo il CAI 107 che aggira il versante occidentale del monte Tresca, saliamo a sinistra verso la vetta su sentiero CAI 107/B)

 Monte Tresca q.1471 (Il sentiero CAI si esaurisce sulla cima anonima, priva d’indicazioni e di qualsiasi scorcio panoramico) 

 

Dalla vetta del monte Tresca decidiamo di scendere senza traccia alcuna nel fitto bosco con direzione SO, la discesa non è lineare ma assecondiamo le pendenze del terreno spostandoci a piacimento, indispensabile bussola o GPS

Dalla vetta del monte Tresca decidiamo di scendere senza traccia alcuna nel fitto bosco con direzione SO, la discesa non è lineare ma assecondiamo le pendenze del terreno spostandoci a piacimento, indispensabile bussola o GPS

  CAI 107 q.1363 (Scendendo con direzione SO ci innestiamo d’obbligo in un punto imprecisato del sentiero CAI 107 che aggirava il monte Tresca, andiamo a sinistra) 

Valico q.1370 (Cartelli e innesto sulla forestale: a sinistra scende al rifugio Monte Cavallo, a destra si sviluppa in falsopiano e continua come CAI 107 in direzione di Pian dello Stellaio, noi attraversiamo e iniziamo a risalire senza traccia o segni il crinale boschivo)

Risaliamo senza traccia il crinale boschivo verso la vetta del monte Cavallo

Ci sono degli sporadici e vecchi cartelli gialli di divieto di caccia

 

Cippo q.1436 (Saliamo ininterrottamente fino a raggiungere un punto alto dove troviamo un piccolo cippo di sasso) 

Monte Cavallo q.1470 (Cima anonima e boschiva come il monte Tresca, proseguiamo mantenendo la direzione e il crinale che comincia a perdere quota, c’è subito un grande cumulo di pietre ai piedi di un albero) 

  Sella q.1395 (Innesto sul sentiero CAI 101: a sinistra scende verso il rifugio Monte Cavallo, lo seguiamo andando dritto a destra su sentiero che si sviluppa a mezzacosta poco sotto il crinale) 

Sul sentiero CAI 101

  Sella q.1372 (Incrocio e cartelli nella sella boschiva: a sinistra scende il CAI 105 per Case Calistri, avanti pochi metri tralasciamo a destra sempre il CAI 105 che scende per raccordarsi sulla forestale CAI 107, andiamo dritto rimanendo sul crinale CAI 101)  

   Deviazione q.1435 (Cartello sull’albero: lasciamo il CAI 101 e andiamo a sinistra all’indietro per traccia non segnata verso il monte Toccacielo)  


   Monte Toccacielo q.1441 (Cima poco panoramica con omino di sassi) 

Monte Toccacielo q.1441 (Cima poco panoramica con omino di sassi) 

Casetta Ruffo

Pian dello Stellaio (Grande radura circondata dal fitto bosco) 

Pian dello Stellaio q.1350 (Grande radura circondata dal fitto bosco, incrocio con cartelli: subito a sinistra scende il CAI 145 per Casa Pacchioni, andando dritto e attraversando la radura il CAI 101 rientra nel bosco verso Rombicciaio e Porta Franca, a destra all’indietro inizia la forestale CAI 107 che riconduce verso il monte Tresca e il rifugio Monte Cavallo, andiamo a destra scegliendo il sentiero CAI 109 per Madonna del Faggio che cala pochi metri nel prato e penetra nel bosco) 

Dal Pian dello Stellaio scegliamo il sentiero CAI 109 per Madonna del Faggio che cala pochi metri nel prato e penetra nel bosco


Dal Pian dello Stellaio scegliamo il sentiero CAI 109 per Madonna del Faggio che cala pochi metri nel prato e penetra nel bosco

Sul CAI 109

Deviazione q.1306 (Sulla curva a gomito a destra del sentiero CAI 109 lo lasciamo e andiamo a sinistra su traccia con cartello che indica la sorgente Pian dello Stellaio) 

La sorgente Pian dello Stellaio

Rio dello Stellaio q.1204

Rudere q.1105 (Rudere di un casotto di sasso, rimangono solo le mura)


Sul CAI 109 che dal Pian dello Stellaio scende al santuario della Madonna del Faggio

Sul CAI 109 che dal Pian dello Stellaio scende al santuario della Madonna del Faggio

Rio dello Stellaio q.1020

Rio della Piaggia dei Fiori q.1022

Arrivo al rio della Piaggia Bruciata

Rio della Piaggia Bruciata q.960


Arrivo al rio Vallimenga

Rio Vallimenga q.918

Passerella lungo il sentiero

Arrivo al santuario di Madonna del Faggio

Fonte a Madonna del Faggio

Santuario di Madonna del Faggio

  

Santuario di Madonna del Faggio

La Maestà che incontriamo dopo avere lasciato il santuario

Deviazione q.825 (Risaliti con la forestale superiamo una maestà e ai cartelli la lasciamo, il CAI 147 sale a destra su sentiero)

Costeggiamo un alto muro di sasso ricoperto dal muschio

Quando usciamo dal bosco camminiamo al margine della radura in vista dell’antico borgo di Tresana

L’antico borgo di Tresana


L’antico borgo di Tresana con i suoi bellissimi cespugli di ortensie

Maestà a Tresana

Tresana q.933 (Appena arrivati alle case andiamo a destra seguendo il CAI 147 in salita su larga mulattiera, ignoriamo il largo tracciato in piano) 

Rudere q.1000

Seguiamo l’alto muretto di sassi verso il rudere di ca ‘di Valentino

Ca’ di Valentino