Anche se la maggior parte della gita è per sentieri CAI e piste forestali, e già così risulta molto piacevole in un ambiente poco frequentato, la traversata dello sconosciuto e selvaggio monte Puria è completamente fuori sentiero, riferito a escursionisti esperti (Prealpi Bresciane Gardesane)
DATA: 4 maggio 2025
PARTENZA: Dalla Gardesana occidentale (sponda lombarda del lago di Garda) prendiamo la SP 38 con indicazioni per Tignale, la percorriamo fedelmente superando i paesi di Oldesio, Tignale e Prabione, esattamente dopo 11 km notiamo sulla sinistra presso una grande Maestà l’inizio della pista forestale CAI 257 con cartelli (Località Cà di Natone).
ITINERARIO: Cà di Natone q.645 (Sulla curva della SP 38 c’è il cancello di Cà Natone poco visibile, sulla sinistra presso la grande maestà invece ha inizio la pista forestale CAI 257 che s’inoltra nella Valle Tignalga) – Bivio q.652 (Biforcazione della forestale, quella dritto a sinistra si alza, il CAI 257 tiene quella a destra) – Torrente Valle di Trevall q.646 (Guadiamo facilmente il corso d’acqua, dopo circa dieci minuti la pista forestale si riduce a sentiero di pietrisco) – Torrente Val Tignalga q.700 (Attraversiamo il letto detritico e asciutto del torrente portandoci sul bordo destro e lo seguiamo su mulattiera) – Torrente Val Tignalga q.703 (Riattraversiamo il letto detritico del torrente asciutto riportandoci sulla sponda sinistra, il CAI 257 comincia a guadagnare quota) – Ponte q.857 (Grande ponte di sasso sul torrente Valle delle Mughere. Il CAI 257 comincia a salire ininterrottamente compiendo diversi tornanti, alcuni dei quali sono ottimi punti panoramici sulla Valle Tignalga, il sentiero di pietrisco si alterna a brevi tratti lastricati) – Bivio q.1035 (Il bivio potremmo non vederlo: continuiamo sempre sul CAI 257, a sinistra c’è un sentiero abbandonato che attraversa l’alta Valle Tignalga in direzione della Cima delle Carbonere) – Passo di Scarpapè q.1242 (Al termine della lunga salita siamo al crocevia di forestali con cartelli. Scartiamo quella subito a sinistra che è CAI 261B per il passo d’Ere, andiamo avanti pochi metri e ci innestiamo sulla forestale CAI 261, a sinistra porta sempre al passo d’Ere e alla Bocca Paolone, noi la teniamo a destra verso il passo Puria incontrando subito delle caverne della grande guerra) – Bivio q.1270 (Biforcazione della forestale e cartelli: dritto a sinistra si abbassa come CAI 268 per Proalio e il paese di Cadria, stiamo a destra sul CAI 261) – Incrocio q.1354 (Cartelli lo identificano erroneamente come passo della Puria quotandolo a 1380 m, in loco c’è il punto per l’atterraggio di elicotteri. La pista forestale curva a sinistra e continua come CAI 299 verso il monte Caplone, noi andiamo a destra su sentiero che subito si biforca: dritto a destra è CAI 254 che procede a mezzacosta e condurrebbe facilmente verso il monte Tignalga, noi scegliamo il CAI 179 dritto a sinistra che sale) – Passo della Puria q.1374 (Arriviamo sulla piccola sella panoramica senza indicazioni, identificata dalla mappa IGM Lombardia e dal GPS come passo della Puria. Lasciamo il CAI 179 che scavalla dalla parte opposta per scendere alla malga della Puria, noi iniziamo a risalire a destra il ripidissimo pendio senza traccia o segno alcuno per guadagnare il promontorio soprastante, direzione est) – Cima q.1426 (Abbiamo conquistato la cima anonima e senza toponimo quotata 1426 m dalla mappa IGM Lombardia. Davanti a noi ci appare il monte Puria che dobbiamo raggiungere, quindi caliamo a vista il crinale NE coperto di erba e cespugli) – Sella q.1382 (Scesi dalla Cima q.1426 siamo sul punto basso del crinale dove ci innestiamo in una marcata traccia di passaggio. Proviene da dietro di noi perché aggirava a mezzacosta questa cima, eventualmente la potevamo intraprendere appena scavallato il passo della Puria, e la teniamo andando dritto che si sviluppa poco sotto il crinale in direzione del monte Puria, segni e indicazioni assenti) – Caverna militare q.1435 (Seguendo la traccia ci compare all’ultimo istante l’ingresso della caverna militare, la menziono come riferimento su questo crinale selvaggio) – Sperone roccioso q.1463 (Percorrendo la traccia di passaggio ci manteniamo sempre a mezzacosta sotto il crinale, in questo punto un piccolo sperone roccioso emerge dal manto erboso. Lo prendiamo come riferimento perché siamo proprio sotto la vetta del monte Puria, risaliamo quindi a sinistra il ripidissimo pendio erboso senza traccia alcuna) – Monte Puria q.1475 (Cima completamente anonima senza alcuna indicazione, su una roccia si vede con fatica una illeggibile scritta arancione. Ridiscendiamo alla traccia sottostante presso lo sperone roccioso) – Sperone roccioso q.1463 (Ci siamo riportati sulla traccia appena sotto alla vetta, la cosa migliore sarebbe quella di ritornare indietro fino al passo della Puria. Noi proviamo a insistere e dallo sperone andiamo a sinistra, subito la traccia sembra svanire, quindi caliamo qualche metro su pendio terrazzato e riusciamo a riprendere a sinistra la traccia originale a mezzacosta) – Caverna militare q.1452 (Nel traverso erboso a mezzacosta incontriamo una caverna militare che ci rassicura di essere sull’antico sentierino, avanziamo andandoci a innestare sul crinale NE del monte Puria, probabilmente dalla vetta potevamo scendere direttamente sul crinale senza fare questo aggiramento a mezzacosta) – Trincea q.1430 (Scendendo il crinale NE del monte Puria arriviamo al solco di una trincea con piccolo muretto di sassi, appare invitante seguirla calando a destra e subito sotto c’è una caverna militare dalla quale però non riusciamo a procedere. Dalla trincea quindi avanziamo ancora qualche metro in discesa notando dei precipizi, sulla destra individuiamo un sottile e ripido canalino terroso coperto di arbusti che ci è sembrato l’unico punto debole utile per discendere) – CAI 254 q.1364 (Calando con attenzione nel ripido canalino ne usciamo per andarci a innestare d’obbligo sul sentiero CAI 254 in un punto imprecisato, a destra riporta verso il passo della Puria, noi lo seguiamo a sinistra incontrando lungo il sentiero altre grotte militari) – Bivio q.1396 (Biforcazione appena sotto la cima Tignalga, il CAI 254 scende a destra, saliamo a sinistra in vetta) – Cima Tignalga q.1409 (Il sentiero termina in vetta dove troviamo un cippo di pietra, un omino di sassi con cartello e una piccola croce. Torniamo indietro) – Bivio q.1396 (Riprendiamo il CAI 254 scendendo a sinistra) – Monte Casarole q.1141 (Il sentiero CAI 254 transita sotto il suo versante occidentale e oltrepassiamo il monte senza accorgercene, continuando a scendere il percorso compie innumerevoli serpentine) – Tralicci Enel q.885 (Il sentiero CAI 254 ci fa passare sotto due enormi tralicci della luce) – SP 38 q.628 (Quota da mappa IGM Lombardia. Nella parte finale il sentiero si sviluppa rettilineo nel bosco fino a innestarci sulla strada asfaltata in località Campiglio, la seguiamo a destra in discesa) – Ponte q.570 (Siamo sul punto basso della strada presso il ponte sul torrente Tignalga dalla quale ha inizio una pista forestale abbandonata, noi seguiamo l’asfaltata che comincia a risalire) – Cà di Natone q.645.
NOTE: |
|
LUNGHEZZA: 15,3 km DIFFICOLTA: EE |
DISLIVELLO TOTALE: 1000 m QUOTA MASSIMA: M. Puria q.1475 |
Sentieri Buona
la segnaletica CAI mentre la segnatura è sporadica. Il CAI 257 alterna tratti di forestale a sentiero con fondo di pietrisco. Monte Puria: La difficoltà EE viene data per l’attraversamento del monte Puria partendo dall’omonimo passo, siamo in un ambiente selvaggio e non segnalato. In sintesi: Dal passo Puria lasciamo il sentiero CAI 179 e inerpichiamo a destra il promontorio quotato 1426 metri che lo sovrasta (traccia e indicazioni assenti), poi calando nel versante opposto ci innestiamo sulla sottile traccia militare (eventualmente la potevamo intraprendere appena superato il passo Puria per evitare la faticosa salita alla Cima q.1426) che ci conduce rimanendo a mezzacosta lungo il crinale fin sotto il monte Puria (lo capiamo solo grazie al GPS, facciamo riferimento allo sperone roccioso q.1463). Per la salita alla vetta dallo sperone roccioso inerpichiamo a vista il ripido pendio erboso, la cima è completamente anonima senza segnalazioni. Per il ritorno la cosa meno complicata sarebbe quella di tornare indietro fino al passo Puria, noi optiamo per avanzare sulla traccia militare cercando una soluzione per riportarci sul CAI 254 che sappiamo transitare più sotto, quindi questo tragitto di rientro sul sentiero CAI 254 è frutto solo della valutazione del momento senza avere la certezza se esista una soluzione migliore (solo per escursionisti esperti). Finché abbiamo potuto si è seguita l’esilissima traccia militare (Trincea q.1430), poi stando attenti a non intraprendere decisioni che ci portassero a dei precipizi abbiamo individuato come “punto debole” un sottile canalino terroso, è ripido e coperto di sottili arbusti che ostacolano e aiutano allo stesso tempo, prestiamo attenzione a calare a distanza ravvicinata col compagno per evitare scariche di sassi e ovviamente evitiamolo con terreno bagnato. |
|
Rifugi-Bivacchi Assenti (eventualmente le caverne militari che incontriamo possono essere usate come riparo temporaneo) |
|
Fonti Assenti |
|
TEMPI RILEVATI NETTI (ore): |
|||
Cà
di Natone |
0,00 |
Sperone roccioso |
3,20 |
Bivio q.652 |
0,20 |
Monte Puria |
3,25 |
Torrente Valle Trevall q.646 |
0,25 |
Sperone roccioso |
/ |
Torrente Val Tignalga q.700 |
0,41 |
Caverna militare q.1452 |
/ |
Torrente Val Tignalga q.703 |
/ |
Trincea
q.1430 |
3,35 |
Ponte q.857 |
1,10 |
CAI 254 q.1364 |
3,50 |
Bivio q.1035 |
/ |
Bivio q.1396 |
4,15 |
Passo di Scarpapè |
2,25 |
Cima Tignalga |
4,16 |
Bivio q.1270 |
2,30 |
Bivio
q.1396 |
4,17 |
Incrocio q.1354 |
2,45 |
Monte Casarole |
/ |
Passo della Puria |
2,48 |
Tralicci Enel |
5,17 |
Cima q.1426 |
2,56 |
SP 38 |
5,45 |
Sella
q.1382 |
3,00 |
Ponte
q.570 |
5.55 |
Caverna
militare q.1435 |
3,13 |
Cà
di Natone |
6,08 |
Cà di Natone q.645 (Sulla curva della SP 38 c’è il cancello di Cà Natone poco visibile, sulla sinistra presso la grande maestà invece ha inizio la pista forestale CAI 257 che s’inoltra nella Valle Tignalga) |
Bivio q.652 (Biforcazione della forestale, quella dritto a sinistra si alza, il CAI 257 tiene quella a destra) |
Arrivo al torrente Valle di Trevall |
Torrente Val Tignalga q.700 (Attraversiamo il letto detritico e asciutto del torrente portandoci sul bordo destro e lo seguiamo su mulattiera) |
Torrente Val Tignalga q.703 (Riattraversiamo il letto detritico del torrente asciutto riportandoci sulla sponda sinistra, il CAI 257 comincia a guadagnare quota) |
CAI 257 |
Ponte q.857 (Grande ponte di sasso sul torrente Valle delle Mughere) |
CAI 257 |
Tratti lastricati sui tornanti del CAI 257 |
Tratti lastricati sui tornanti del CAI 257 |
Panorama su uno dei tanti tornanti del CAI 257 |
Passo di Scarpapè q.1242 (Al termine della lunga salita siamo al crocevia di forestali con cartelli. Scartiamo quella subito a sinistra che è CAI 261B per il passo d’Ere, andiamo avanti pochi metri e ci innestiamo sulla forestale CAI 261, a sinistra porta sempre al passo d’Ere e alla Bocca Paolone, noi la teniamo a destra verso il passo Puria) |
Incontriamo subito delle caverne della
grande guerra |
Bivio q.1270 (Biforcazione della forestale e cartelli: dritto a sinistra si abbassa come CAI 268 per Proalio e il paese di Cadria, stiamo a destra sul CAI 261) |
Incrocio q.1354: Cartelli lo identificano erroneamente come passo della Puria quotandolo a 1380 m, in loco c’è il punto per l’atterraggio di elicotteri. La pista forestale curva a sinistra e continua come CAI 299 verso il monte Caplone …. |
… noi andiamo a destra su sentiero che subito si biforca, dritto a destra è CAI 254 che procede a mezzacosta e condurrebbe facilmente verso il monte Tignalga, noi scegliamo il CAI 179 dritto a sinistra che sale. |
Sul CAI 179 |
Passo della Puria q.1374 (Arriviamo sulla piccola sella panoramica senza indicazioni, identificata dalla mappa IGM Lombardia e dal GPS come passo della Puria. Lasciamo il CAI 179 che scavalla dalla parte opposta per scendere alla malga della Puria, noi iniziamo a risalire a destra il ripidissimo pendio senza traccia o segno alcuno per guadagnare il promontorio soprastante, direzione est) |
Dal passo Puria inerpichiamo faticosamente alla Cima q.1460 |
Dal passo Puria inerpichiamo faticosamente alla Cima q.1460 |
Arrivo alla Cima q.1426 |
Cima q.1426 (Abbiamo conquistato la cima anonima e senza toponimo quotata 1426 m dalla mappa IGM Lombardia. Davanti a noi ci appare il monte Puria che dobbiamo raggiungere) |
Panoramica del tragitto da fare dalla Cima q.1460 alla vetta del monte Puria |
Dalla Cima q.1426 quindi caliamo a vista il crinale NE coperto di erba e cespugli |
Sella q.1382 (Scesi dalla Cima q.1426 siamo sul punto basso del crinale dove ci innestiamo in una marcata traccia di passaggio. Proviene da dietro di noi perché aggirava a mezzacosta questa cima, eventualmente la potevamo intraprendere appena scavallato il passo della Puria, e la teniamo andando dritto che si sviluppa poco sotto il crinale in direzione del monte Puria, segni e indicazioni assenti) |
Sulla traccia verso il monte Puria |
Caverna militare q.1435 (Seguendo la traccia ci compare all’ultimo istante l’ingresso della caverna militare, la menziono come riferimento su questo crinale selvaggio) |
Sperone roccioso q.1463 (Percorrendo la traccia di passaggio ci manteniamo sempre a mezzacosta sotto il crinale, in questo punto un piccolo sperone roccioso emerge dal manto erboso. Lo prendiamo come riferimento perché siamo proprio sotto la vetta del monte Puria, risaliamo quindi a sinistra il ripidissimo pendio erboso senza traccia alcuna) |
Monte Puria q.1475 (Cima completamente anonima senza alcuna indicazione) |
Panorama dal monte Puria verso la cima Tignalga che dobbiamo raggiungere |
Ci siamo riportati sulla traccia appena sotto alla vetta presso lo sperone roccioso, proviamo a insistere e andiamo a sinistra, subito la traccia sembra svanire …. |
…. quindi caliamo qualche metro su pendio terrazzato e riusciamo a riprendere a sinistra la traccia originale a mezzacosta |
Caverna militare q.1452 (Nel traverso erboso a mezzacosta incontriamo una caverna militare che ci rassicura di essere sull’antico sentierino, avanziamo andandoci a innestare sul crinale NE del monte Puria, probabilmente dalla vetta potevamo scendere direttamente sul crinale senza fare questo aggiramento a mezzacosta) |
Avanziamo andandoci a innestare sul crinale NE del monte Puria |
Retrospettiva del percorso appena fatto |
Trincea q.1430: Scendendo il crinale NE del monte Puria arriviamo al solco di una trincea con piccolo muretto di sassi, appare invitante seguirla calando a destra …. |
… e subito sotto c’è una caverna militare dalla quale però non riusciamo a procedere |
Dalla trincea quindi avanziamo ancora qualche metro in discesa notando dei precipizi, sulla destra individuiamo un sottile e ripido canalino terroso coperto di arbusti che ci è sembrato l’unico punto debole utile per discendere |
Abbiamo individuato come “punto debole” un sottile canalino terroso, è ripido e coperto di sottili arbusti che ostacolano e aiutano allo stesso tempo |
Calando con attenzione nel ripido canalino ne usciamo per andarci a innestare d’obbligo sul sentiero CAI 254 in un punto imprecisato |
Retrospettiva dal CAI 254 del canalino che abbiamo disceso |
Sul CAI 254 verso la cima Tignalga |
Incontriamo lungo il sentiero altre grotte militari |
Dal CAI 254 che conduce alla cima Tignalga ci voltiamo indietro per osservare il monte Puria |
|
CAI 254 |
Bivio q.1396 (Biforcazione appena sotto la cima Tignalga, il CAI 254 scende a destra, saliamo a sinistra in vetta) |
Cima Tignalga q.1409 (Il sentiero termina in vetta dove troviamo un cippo di pietra, un omino di sassi con cartello e una piccola croce. Torniamo indietro) |
Panorama dalla cima Tignalga |
Sul CAI 254 che scende dalla cima Tignalga |
La sagoma del monte Casarole |
Tralicci Enel |
SP 38 q.628 (Innesto sulla strada asfaltata in località Campiglio, la seguiamo a destra in discesa) |