martedì 28 ottobre 2025

Libri di San Daniele e monte Borgà (E/EE)

Classica gita per vedere i famosi affioramenti stratificati dei Libri di San Daniele o Laste di San Daniele (Dolomiti Friulane)

DATA: 21 agosto 2024 

PARTENZA: A monte della famosa diga del Vajont, saliamo al minuscolo paese di Casso (frazione del comune di Erto e Casso in provincia di Pordenone, Friuli V.G.). All’ingresso dell’abitato troviamo una piccola area parcheggio, insistiamo e sulla curva della stradina c’è un crocifisso al di là del quale ha inizio il sentiero CAI 380 Trui dal Sciarbon che sarà il nostro ritorno. Scartiamo la stradina che scende a sinistra e andiamo avanti pochi metri fino al termine transitabile dove troviamo la fonte e un piccolo bar (Piazza Sot I Nogher, pochi posti auto). 

 

 

ITINERARIO: Casso q.940 (Dalla fonte scartiamo il vicolo acciottolato a sinistra che entra nel centro del paese passando tra le case verso la chiesa di San Gervasio e Protasio, noi andiamo dritto sulla stradina asfaltata con divieto di transito che subito termina. Seguiamo il vicolo, poi lo teniamo a destra che salendo ci fa uscire ben presto dalle vecchie case iniziando una stretta mulattiera racchiusa da muretti di sasso, cartelli e segni del CAI 372 per le Laste di San Daniele e il monte Borgà)     Incrocio q.991 (La stretta mulattiera è attraversata da quello che sembra essere un sentiero erboso abbandonato, la riprendiamo dalla parte opposta in salita nel bosco)     Incrocio q.1008 (La stretta mulattiera per la seconda volta è attraversata da quello che sembra essere un sentiero erboso abbandonato, la riprendiamo dalla parte opposta in salita nel bosco. Successivamente la mulattiera svanisce e si continua in salita sempre nel fitto bosco)      Cengia q.1406 (Sui 1370 metri usciamo dal bosco con panorama sul fondovalle dell’Adige e il paese di Longarone. Curvando a gomito a destra ha inizio un’aerea cengia in ripida salita, ben camminabile ma molto esposta, in loco troviamo un piccolo tunnel che penetra nella parete rocciosa)      Pra’ de Salta q.1515 (L’aerea cengia si esaurisce nei vasti declivi erbosi del Pra’ de Salta, il panorama si amplia e ci appare il monte Toc ferito dalla famosa frana sulla diga del Vajont. Il sentiero procede a mezzacosta e in costante salita ben marcato nel manto erboso puntando di fatto ai contrafforti rocciosi del monte Salta che vediamo sopra di noi)      Forcella Salta q.2002 (Arriviamo sotto i contrafforti meridionali del monte Salta a circa 1900 metri, ora il sentiero si sviluppa a mezzacosta alla loro base attraversando delle colate di pietrisco, fin quando un ampio canale di erba e pini mughi ci fa salire alla forcella. Caliamo dalla parte opposta su traccia ripida e sdrucciolevole per circa 30 metri, poi tralasciamo di insistere verso il catino detritico sottostante perché il nostro CAI 372 vira a destra contornando le pareti rocciose su traccia poco definita, subito in falsopiano poi prendendo a salire alcuni tratti ghiaiosi)      Canalino erboso q.2015 (Alla nostra destra ci appare il sottile e ripidissimo canalino erboso con cespugli di pini mughi che dobbiamo salire per circa 100 metri)      Cenotafio q.2110 (Al termine del canalino troviamo la targa metallica e la cassetta con quaderno in ricordo di Sara C. Continuiamo con un breve traverso e siamo sul crinale tra erba e macigni rocciosi)      Gesù Cristo q.2118 (Nell’anfratto creato da due massi appoggiati c’è la piccola statuetta sacra che anticipa l’arrivo ai Libri di San Daniele)      Libri di San Daniele q.2120 (Anche Laste di San Daniele. Originali accumuli di lastre rocciose situati poco sotto il versante meridionale del monte Piave. Continuiamo sul crinale in direzione della vicina sella che separa il monte Piave dal monte Sterpezza che vediamo di fronte a noi con le sue verticali pareti occidentali)      Monte Sterpezza q.2215 (Il sentiero transita a mezzacosta nelle praterie inclinate poco sotto la vetta)   Bivio q.2175 (Siamo a una sella della prateria, lasciamo il CAI 372 che ora si stacca dal crinale e scende a destra, noi andiamo dritto sul sentierino non segnato nel manto erboso che si mantiene distante dal filo del crinale perché come sempre il versante occidentale precipita verticalmente)      Monte Borgà q.2228 (Il sentierino si conclude alla croce di vetta con il libro delle firme, torniamo indietro)   Bivio q.2175 (Riprendiamo il CAI 372 che ora teniamo a sinistra in discesa abbandonando definitivamente il crinale)    Bivio q.2137 (Il bivio passa inosservato: viene naturale mantenere il sentiero CAI 372 che si tiene alto sul solco vallivo, un sentierino si stacca a destra e lo raggiunge per continuare sul fondo tagliando leggermente il percorso)      Casera Borgà q.1947 (Sopraggiunti a uno spallone erboso, il sentiero curva a gomito a destra e scende per accentrarsi nel valloncello dove c’è una distesa di pietre e due grandi muretti di sasso. Subito dopo ci appaiono in successione le fondamenta dell’antica casera, lo stazzo e la fonte abbeveratoio inattiva, dopo la quale il sentiero scende a serpentine tra le prime conifere)   Bivio q.1695 (Bivio e cartelli nel bosco in località Pradon, innesto sul CAI 381: a sinistra conduce al rifugio Cava Buscade, lo teniamo a destra in discesa verso il paese di Erto)      Deviazione q.1080 (Lasciamo il CAI 381 che scende a sinistra per arrivare al crocevia col sentiero CAI 380, noi andiamo avanti su sentiero non segnato che ci fa tagliare)     CAI 380 q.1060 (Innesto sul sentiero CAI 380 Trui dal Sciarbon, a sinistra scende al crocevia col sentiero CAI 381 e noi lo prendiamo a destra in salita)            –  Bivio q.1087 (Appena risaliti siamo in un minuscolo costone boscoso, lo superiamo e c’è il bivio, tralasciamo di andare dritto con un sentiero non segnato mentre il nostro CAI 380 scende a sinistra)   Bivio q.1048 (Dalla nostra destra all’indietro proviene il sentiero non segnato del bivio precedente che si manteneva alto rispetto al nostro CAI 380)      Pietraia q.990 (Il sentiero CAI 380 che si sviluppa a mezzacosta con belle viste panoramiche, ora taglia una vasta colata di pietre)   Fonte q.950 (Fonte abbeveratoio inattiva sul sentiero)   Casa abbandonata q.945 (Grande edificio con vista panoramica sulla frana del monte Toc)     Fosso q.942 (Fosso d’acqua)     Rudere q.934 (Minuscolo rudere di sasso, il sentiero continua costeggiando un alto muretto di sasso e in breve siamo alla base delle bastionate rocciose color ocra)      Casso q.940. 

NOTE:

        LUNGHEZZA: 12,7 km

        DIFFICOLTA: E/EE

DISLIVELLO TOTALE: 1380 m

QUOTA MASSIMA: Monte Borgà q.2228

Sentieri

Classica gita per vedere i famosi affioramenti stratificati dei Libri di San Daniele (Laste di San Daniele), la sentieristica è generalmente ben segnata, la difficoltà EE viene data per il discreto dislivello totale dell’itinerario e un tratto esposto di cengia del CAI 372 che sale al Prà di Salta. 

Rifugi-Bivacchi

Assenti 

Fonti

Fonte alla partenza da Casso (Piazza Sot I Nogher)

Tracce GPS

 

TEMPI RILEVATI NETTI (ore):

Casso

0,00

Bivio q.2137

3,34

Incrocio q.991

0,06

Casera Borgà

3,53

Incrocio q.1008

0,09

Bivio q.1695

4,25

Cengia q.1406

0,56

Deviazione q.1080

5,25

Pra’ de Salta

1,10

CAI 380 q.1060

5,27

Forcella Salta

2,25

Bivio q.1087

5,31

Canalino erboso

/

Bivio q.1048

5,42

Cenotafio

2,50

Pietraia q.990

5,50

Gesù Cristo

2,56

Fonte q.950

6,12

Libri di San Daniele

2,58

Casa abbandonata

6,14

Monte Sterpezza

/

Fosso q.942

/

Bivio q.2175

3,17

Rudere q.934

6,17

Monte Borgà

3,25

Casso

6,30

Bivio q.2175

3,30

 

 

 

 

Partenza da Casso

Fonte alla partenza da Casso (Piazza Sot I Nogher)

Casso q.940 (Andiamo dritto sulla stradina asfaltata con divieto di transito) 

Seguiamo il vicolo, poi lo teniamo a destra ….

…. che salendo ci fa uscire ben presto dalle vecchie case …

… iniziando una stretta mulattiera racchiusa da muretti di sasso. 


Il paese di Casso sotto di noi dal quale siamo partiti

CAI 372

CAI 372

All’inizio della Cengia q.1406 troviamo un piccolo tunnel che penetra nella parete rocciosa

Cengia q.1406 (Ha inizio un’aerea cengia in ripida salita, ben camminabile ma molto esposta)

Cengia q.1406 (Ha inizio un’aerea cengia in ripida salita, ben camminabile ma molto esposta)

 

L’aerea cengia si esaurisce nei vasti declivi erbosi del Pra’ de Salta

Panorama sul paese di Longarone

L’aerea cengia si esaurisce nei vasti declivi erbosi del Pra’ de Salta, il panorama si amplia e ci appare il monte Toc ferito dalla famosa frana sulla diga del Vajont

Zoomata sulla diga del Vajont

Il sentiero procede a mezzacosta e in costante salita ben marcato nel manto erboso puntando di fatto ai contrafforti rocciosi del monte Salta che vediamo sopra di noi

 

Arriviamo sotto i contrafforti meridionali del monte Salta a circa 1900 metri, ora il sentiero si sviluppa a mezzacosta alla loro base attraversando delle colate di pietrisco ….

…. fin quando un ampio canale di erba e pini mughi ci fa salire alla forcella Salta

Forcella Salta

Dalla forcella Salta caliamo dalla parte opposta su traccia ripida e sdrucciolevole per circa 30 metri ….

…. poi tralasciamo di insistere verso il catino detritico sottostante perché il nostro CAI 372 vira a destra contornando le pareti rocciose su traccia poco definita

…. poi tralasciamo di insistere verso il catino detritico sottostante perché il nostro CAI 372 vira a destra contornando le pareti rocciose su traccia poco definita

 

Retrospettiva della forcella Salta dalla quale siamo scesi

Cenotafio q.2110 (Al termine del canalino troviamo la targa metallica e la cassetta con quaderno in ricordo di Sara C.)  

Continuiamo con un breve traverso e siamo sul crinale tra erba e macigni rocciosi

Continuiamo con un breve traverso e siamo sul crinale tra erba e macigni rocciosi

Gesù Cristo q.2118 (Nell’anfratto creato da due massi appoggiati c’è la piccola statuetta sacra che anticipa l’arrivo ai Libri di San Daniele)

   Libri di San Daniele q.2120 (Anche Laste di San Daniele. Originali accumuli di lastre rocciose situati poco sotto il versante meridionale del monte Piave) 


  Libri di San Daniele

  Libri di San Daniele

Il monte Sterpezza visto dai Libri di San Daniele

Lasciamo i Libri di San Daniele

Lasciamo i Libri di San Daniele

Monte Sterpezza q.2215 (Il sentiero transita a mezzacosta nelle praterie inclinate poco sotto la vetta) 

  

Il sentiero transita a mezzacosta nelle praterie inclinate poco sotto la vetta del monte Sterpezza

Dietro di noi il monte Sterpezza appena superato

Bivio q.2175 (Siamo a una sella della prateria, lasciamo il CAI 372 che ora si stacca dal crinale e scende a destra, noi andiamo dritto sul sentierino non segnato nel manto erboso che si mantiene distante dal filo del crinale perché come sempre il versante occidentale precipita verticalmente)

  Monte Borgà q.2228

Monte Borgà q.2228

Acuti rilievi sotto il versante occidentale del monte Borgà


Panorama sul gruppo dolomitico del Bosconero/Sfornioi

Panorama verso i monti Zita, Buscada e La Palazza

Grandiosa vista sul monte Duranno

Ritornati al Bivio q.2175 riprendiamo il CAI 372 che ora teniamo a sinistra in discesa abbandonando definitivamente il crinale

Sopraggiunti a uno spallone erboso, il sentiero curva a gomito a destra e scende per accentrarsi nel valloncello …


… dove c’è una distesa di pietre e due grandi muretti di sasso.

Subito dopo ci appaiono in successione le fondamenta dell’antica casera Borgà …

… lo stazzo …

… e la fonte abbeveratoio inattiva.

Il sentiero che scende dalla casera Borgà 

Bivio q.1695 (Bivio e cartelli nel bosco in località Pradon, innesto sul CAI 381: a sinistra conduce al rifugio Cava Buscade, lo teniamo a destra in discesa verso il paese di Erto)


Sul CAI 381

   Deviazione q.1080 (Lasciamo il CAI 381 che scende a sinistra per arrivare al crocevia col sentiero CAI 380, noi andiamo avanti su sentiero non segnato che ci fa tagliare)

Il lago del Vajont e il monte Toc con la parete franata

Pietraia q.990 (Il sentiero CAI 380 che si sviluppa a mezzacosta con belle viste panoramiche, ora taglia una vasta colata di pietre)

Pietraia q.990 (Il sentiero CAI 380 che si sviluppa a mezzacosta con belle viste panoramiche, ora taglia una vasta colata di pietre)

Il sentiero CAI 380

  

    Fonte q.950 (Fonte abbeveratoio inattiva sul sentiero) 

Il sentiero CAI 380

  Casa abbandonata q.945

  Casa abbandonata q.945

Rudere q.934 (Minuscolo rudere di sasso)

Arrivo a Casso