lunedì 29 novembre 2021

Monte Freddone (cresta ovest) PD+

Ascesa alpinistica al monte Freddone percorrendo la sua cresta occidentale (Alpi Apuane, Toscana)

DATA: 19 giugno 2021

PARTENZA: Con l’autostrada A12 Pisa-La Spezia si esce al casello di Versilia seguendo le indicazioni per Forte dei Marmi, Querceta fino a Seravezza. Da Seravezza poi prosegue in direzione di Stazzema con la SP.9 fino al bivio con la SP.10 dove la prendiamo a sinistra, indicazioni per il paese di Levigliani che oltrepassiamo fino ad attraversare la lunga galleria “del Cipollaio”. Usciti dalla galleria si continua per 500 metri fino a trovare sulla destra il largo CAI 129 (località Ponte Merletti,19 km da Seravezza)

 

 ITINERARIO:  Ponte dei Merletti q.801 (500 metri dopo essere usciti dalla lunga galleria del Cipollaio prendiamo il CAI 129 che sale a destra per larga mulattiera, cartelli CAI)       Bivio q.860 (Presso uno slargo, a sinistra in salita a ritroso c’è un vecchio sentiero non segnato, noi andiamo dritto sul CAI 129)        Ponte q.879 (Alla nostra destra un ponticello fatto con tronchi attraversa il canale della Macchia dopo il quale inizia il CAI 10, andiamo dritto sul CAI 129 che ora prosegue in ripida salita per sentiero)   -   Rudere q.928 (Il CAI 129 gli passa poco sopra)   -   Rudere q.973 (Il rudere è situato a poca distanza alla destra del CAI 129)  -   Rudere q.1030 (Il CAI 129 lo aggira a sinistra, il rudere precede l’arrivo a Campanice)  -    Campanice q.1042 (Dell’antico nucleo di case ridotto a pochi ruderi solo la chiesa è stata restaurata, il CAI 129 ora prosegue a destra per largo sentiero, noi lo lasciamo e andiamo sinistra per esile sentiero pianeggiante che appena lasciata la chiesetta oltrepassa il vicino casotto di legno e continua con direzione ovest delimitato da un muretto in sasso, indicazioni assenti)   -  Rudere q.1040 (Il tracciato che nel frattempo era diventato labile ora sembra svanire, alla nostra sinistra resistono ancora poche mura del rudere. Alziamoci a vista sopra il rudere individuando tra gli alberi un alto muretto di sasso, ancora qualche metro più sopra un altro muretto che delimita il proseguo dell’antico tracciato riprende la direzione virando a sinistra a mezzacosta, in breve siamo fuori dal bosco)  -   Cresta Ovest M. Freddone q.1087 (Alzandoci a mezzacosta attraversiamo un breve ravaneto con il crinale ormai ben visibile sopra di noi che guadagniamo facilmente. Siamo quindi sulla cresta occidentale del monte Freddone che in questo frangente è larga con paleo misto roccia, la risaliamo a destra, est, senza indicazione alcuna e procedendo a vista, subito ignoriamo il sentierino abbandonato evidenziato da alcuni vecchi bolli rossi che scende trasversalmente a sinistra per innestarsi al CAI 128, in seguito la cresta diventa rocciosa e molto aerea con passaggi di 1°)   -   Foce Treta q.1305 (La cresta aerea nel frattempo ci ha fatto familiarizzare con qualche punto un po’esposto, quindi caliamo al grande e inconfondibile intaglio della foce Treta, punto chiave di tutto il giro dove ci possiamo preparare per arrampicare la grande parete che ci si presenta. Non dobbiamo attaccarla direttamente, passaggio di 3° esposto, ma risalire la grande rampa rocciosa alla sua destra dove poco sopra troviamo il primo chiodo, quindi viriamo a sinistra riportandoci al centro puntando al grande diedro o piccola nicchia poco sotto un alberello, ancora due chiodi nell’ascesa e un altro nel diedro dove possiamo fare sosta, se come nel nostro caso, disponiamo di una corda da 30 m. Sulla destra sopra il diedro c’è l’alberello, noi arrampichiamo spostati a sinistra, passaggio di 2° in grande esposizione, che ci fa guadagnare l’infido pendio soprastante improteggibile per circa 15 metri fino toccare uno spunzone di roccia dove è collocato un vecchio e poco rassicurante anello di corda, un eventuale sosta è da integrare assolutamente con il nostro materiale. L’ascesa continua fino al punto alto sufficientemente largo per recuperare le forze, ora ci appare tutta l’affilata ed espostissima cresta che culmina sotto l’anticima del monte Freddone, inizialmente larga 50/60 cm con roccia generalmente buona anche se è sempre da testare, procediamo in conserva facendo passare la corda tra gli spunzoni di roccia, integrando alcune fettucce con rinvio e usufruendo dei pochi e vecchi chiodi che incontriamo)  -  Cima q. 1466 (Quota da GPS. La cresta affilata è terminata, la breve salita del pendio culmina sulla verde anticima del monte Freddone poco distante da noi)  -  Monte Freddone q.1479 (Piccola croce di vetta, scendiamo con la via normale che si sviluppa su sentierino segnato con bolli azzurri inizialmente nel suo versante orientale, poi vira stando generalmente nel bosco con direzione sud)   -  Marginetta q.1268 (Innesto sulla mulattiera CAI 11, la teniamo a destra in salita)  -  Fociomboli q.1280 (Cartelli e innesto sulla carrozzabile CAI 129, a sinistra conduce verso il rifugio del Freo, noi la teniamo a destra verso il passo Croce)    -  Deviazione q.1232 (Lasciamo la carrozzabile pianeggiante che continua verso il passo Croce, teniamo il CAI 129 che scende a destra su sentiero oltrepassando la grande marginetta poco sotto, cartelli)   -   Rudere q.1057 (Grande rudere poco sotto il sentiero)  -  Rudere q.1035 (Rudere sul ciglio del sentiero che precede l’arrivo a Campanice)   -  Campanice q.1042 (Chiudiamo l’anello, teniamo il sentiero CAI 129 fino ritornare al Ponte dei Merletti)   -   Rudere q.1030   -   Rudere q.973   -  Rudere q.928   -  Ponte q.879  -  Bivio q.860  -  Ponte dei Merletti q.801

 

NOTE:

LUNGHEZZA: 7,6 km

DIFFICOLTA: PD+

DISLIVELLO TOTALE: 790 m

QUOTA MASSIMA: M. Freddone q.1479

Sentieri

 Cresta ovest del monte Freddone: Fino alla foce Treta è una cresta aerea ma ancora sufficientemente larga con facili passaggi di 1° anche se è meglio non sottovalutare l’esposizione sotto di noi. L’arrampicata della parete di foce Treta viene valutata da alcune pubblicazioni di 3°, ma salendo dalla rampa rocciosa alla sua destra viene bypassata questa difficoltà con i passaggi che però rimangono esposti o molto esposti (max.2°), possiamo assicurarci dalla foce Treta fino al diedro sotto l’alberello usufruendo di 4 vecchi chiodi che risultano abbastanza sicuri.

Arrampicata la parete che sovrasta foce Treta, il tratto più complicato della via, siamo sul punto alto dove ci appare tutta l’affilata ed espostissima cresta che culmina sotto l’anticima del monte Freddone, inizialmente è larga 50/60 cm con roccia generalmente buona anche se è sempre da testare, scartiamo la soluzione di procedere in libera preferendo di legarci in conserva facendo passare la corda tra gli spunzoni di roccia, integrando alcune fettucce con rinvio e usufruendo dei pochi e vecchi chiodi che incontriamo, evitiamo assolutamente di procedere in conserva senza assicurarci che ovviamente potrebbe essere fatale per il compagno di cordata.

 Materiale utilizzato:

- 1 corda da 30 metri

- 6/7 rinvii e qualche moschettone

- Friends e nuts (non utilizzati)

- Fettucce di varia lunghezza

- Reverso (non ci sono calate in doppia, ma è utile per recuperare la corda al compagno che ci segue evitando il mezzo barcaiolo) 

Rifugi-Bivacchi

 - Assenti

 

Fonti

- Assenti

Curiosità

Campanice: E ‘un alpeggio dei paesi di Terrinca e Levigliani. I primi contadini si insediarono in questa zona nel 16° secolo per produrre carbone. La cappella venne eretta nel 1734 ed è stata ristrutturata nel 1997. Vi è testimonianza della produzione di carbone fino al 20°secolo, ancora oggi nel bosco si possono scoprire le vecchie carbonaie, piattaforme circolari dove venivano allestiti i forni. Dell’alpeggio, delle sue case e stalle sono rimaste oggi solo rovine.

 La marginetta è una maestà con funzione anche di riparo per il viandante e per gli animali domestici che, secondo la transumanza, si portavano sugli alpeggi; era ricovero temporaneo degli attrezzi contadini, ma, soprattutto, era luogo di preghiera del singolo come della collettività che...in particolari ricorrenze, la adornava di fiori e la rischiarava con il lume delle candele o col fioco lumino ottenuto dalle chiocciole svuotate e riempite d’olio. La maestà oltre la funzione di evidenziare i confini e i limiti, assumeva il ruolo di tutela della casa, della stalla, del podere, della fonte rivestendoli quasi di un manto di sacralità.

Tracce GPS

 

TEMPI RILEVATI NETTI (ore):

Ponte dei Merletti

0,00

Bivio q.860

0,08

Ponte q.879

0,12

Rudere q.925

0,18

Rudere q.973

0,25

Rudere q.1030

0,32

Campanice

0,34

Rudere q.1040

0,44

Cresta Ovest M.Freddone

0,55

Foce Treta

2,25

Anticima

4,21

Monte Freddone

4,25

Marginetta q.1268

5,14

Fociomboli

5,16

Deviazione q.1232

5,22

Rudere q.1057

5,47

Rudere q.1035

5,50

Campanice

5,52

Rudere q.1030

/

Rudere q.973

/

Rudere q.925

/

Ponte q.879

/

Bivio q.860

/

Ponte dei Merletti

6,20

 

 

Ponte dei Merletti q.801 (500 metri dopo essere usciti dalla lunga galleria del Cipollaio prendiamo il CAI 129 che sale a destra per larga mulattiera, cartelli CAI)

Il CAI 129

Bivio q.860 (Presso uno slargo, a sinistra in salita a ritroso c’è un vecchio sentiero non segnato, noi andiamo dritto sul CAI 129) 

Ponte q.879 (Alla nostra destra un ponticello fatto con tronchi attraversa il canale della Macchia dopo il quale inizia il CAI 10, andiamo dritto sul CAI 129 che ora prosegue in ripida salita per sentiero)

Rudere q.928 (Il CAI 129 gli passa poco sopra)

Sul CAI 129


Rudere q.1030 (Il CAI 129 lo aggira a sinistra, il rudere precede l’arrivo a Campanice)

Rudere q.1030 (Il CAI 129 lo aggira a sinistra, il rudere precede l’arrivo a Campanice)

Campanice

La cresta ovest del monte Freddone vista da Campanice

Campanice

Campanice q.1042 (Lasciamo il CAI 129 e andiamo sinistra per esile sentiero pianeggiante che appena lasciata la chiesetta oltrepassa il vicino casotto di legno)

 

Campanice q.1042 (Lasciamo il CAI 129 e andiamo sinistra per esile sentiero pianeggiante che appena lasciata la chiesetta oltrepassa il vicino casotto di legno)

Il sentierino dopo Campanice continua con direzione ovest delimitato da un muretto in sasso, indicazioni assenti

Rudere q.1040 (Il tracciato che nel frattempo era diventato labile ora sembra svanire, alla nostra sinistra resistono ancora poche mura del rudere)   

Dal Rudere q.1040 alziamoci a vista individuando tra gli alberi un alto muretto di sasso  

Alzandoci a mezzacosta attraversiamo un breve ravaneto con il crinale ormai ben visibile sopra di noi 

Inizio della Cresta Ovest del monte Freddone


Panorama sui monti Macina e Sella 

Panorama sul monte Sumbra

Siamo quindi sulla cresta occidentale del monte Freddone che in questo frangente è larga con paleo misto roccia

Siamo quindi sulla cresta occidentale del monte Freddone che in questo frangente è larga con paleo misto roccia

In lontananza il monte Freddone e la cresta ovest che dobbiamo percorrere


Sulla cresta ovest del monte Freddone andando verso la foce Treta

Sulla cresta ovest del monte Freddone andando verso la foce Treta 

Sulla cresta ovest del monte Freddone andando verso la foce Treta

Sulla cresta ovest del monte Freddone andando verso la foce Treta

La chiesa di Campanice alla nostra destra sotto di noi

Le cave Henraux sotto di noi alla nostra sinistra in località Tre Fiumi 


Arrivo alla foce Treta

Dalla foce Treta non dobbiamo attaccare la parete direttamente, passaggio di 3° esposto, ma risalire la grande rampa rocciosa alla sua destra


Dalla foce Treta non dobbiamo attaccare la parete direttamente, passaggio di 3° esposto, ma risalire la grande rampa rocciosa alla sua destra

Saliti dalla rampa rocciosa viriamo a sinistra riportandoci al centro puntando al grande diedro o piccola nicchia poco sotto un alberello

Al grande diedro o piccola nicchia

Dal diedro noi arrampichiamo spostati a sinistra, passaggio di 2° in grande esposizione, che ci fa guadagnare l’infido pendio soprastante improteggibile per circa 15 metri

Salito l’infido pendio soprastante improteggibile per circa 15 metri arriviamo allo spunzone di roccia dove è collocato un vecchio e poco rassicurante anello di corda, un eventuale sosta è da integrare assolutamente con il nostro materiale.


Salito l’infido pendio soprastante improteggibile per circa 15 metri arriviamo allo spunzone di roccia dove è collocato un vecchio e poco rassicurante anello di corda, un eventuale sosta è da integrare assolutamente con il nostro materiale.

Dallo spunzone di roccia dove è collocato un anello di corda, si continua arrampicare con passaggi di 2° in esposizione

L’ascesa continua fino al punto alto sufficientemente largo per recuperare le forze

L’ascesa continua fino al punto alto sufficientemente largo per recuperare le forze


L’ascesa continua fino al punto alto sufficientemente largo per recuperare le forze, ora ci appare tutta l’affilata ed espostissima cresta

Procediamo in conserva facendo passare la corda tra gli spunzoni di roccia, integrando alcune fettucce con rinvio e usufruendo dei pochi e vecchi chiodi che incontriamo

Procediamo in conserva facendo passare la corda tra gli spunzoni di roccia, integrando alcune fettucce con rinvio e usufruendo dei pochi e vecchi chiodi che incontriamo


Procediamo in conserva facendo passare la corda tra gli spunzoni di roccia, integrando alcune fettucce con rinvio e usufruendo dei pochi e vecchi chiodi che incontriamo

Procediamo in conserva facendo passare la corda tra gli spunzoni di roccia, integrando alcune fettucce con rinvio e usufruendo dei pochi e vecchi chiodi che incontriamo

Procediamo in conserva facendo passare la corda tra gli spunzoni di roccia, integrando alcune fettucce con rinvio e usufruendo dei pochi e vecchi chiodi che incontriamo

Procediamo in conserva facendo passare la corda tra gli spunzoni di roccia, integrando alcune fettucce con rinvio e usufruendo dei pochi e vecchi chiodi che incontriamo


Alle nostre spalle tutta la cresta ovest del monte Freddone percorsa

La cresta affilata è terminata, la breve salita del pendio culmina sulla verde anticima del monte Freddone

Cima q. 1466 (La cresta affilata è terminata, la breve salita del pendio culmina sulla verde anticima del monte Freddone poco distante da noi)


Sul monte Freddone

Sul monte Freddone

Sul monte Freddone

Dal monte Freddone scendiamo con la via normale che si sviluppa su sentierino segnato con bolli azzurri

Dal monte Freddone scendiamo con la via normale che si sviluppa su sentierino segnato con bolli azzurri

 

Dal monte Freddone scendiamo con la via normale che si sviluppa su sentierino segnato con bolli azzurri

Marginetta q.1268 (Innesto sulla mulattiera CAI 11, la teniamo a destra in salita)

Marginetta q.1268 (Innesto sulla mulattiera CAI 11, la teniamo a destra in salita)

Fociomboli (Cartelli e innesto sulla carrozzabile CAI 129)

Deviazione q.1232 (Lasciamo la carrozzabile pianeggiante che continua verso il passo Croce, teniamo il CAI 129 che scende a destra su sentiero oltrepassando la grande marginetta poco sotto, cartelli)

In vista di Campanice