domenica 6 dicembre 2020

Monte Sagro (dalla cresta sud dello Spallone) F+

Itinerario per escursionisti esperti con attitudini alpinistiche, la percorrenza della lunga cresta dello Spallone è sicuramente una delle più gratificanti delle Alpi Apuane (Toscana)

DATA: 31 luglio 2020

PARTENZA: Con l’autostrada A12 usciamo al casello di Massa (Toscana), attraversiamo il centro della città in direzione della montagna per intraprendere la “via Bassa Tambura” o SP.5 con cartello che indica il paese di Forno che raggiungiamo dopo circa 10,5 km dal casello autostradale. Attraversiamo il paesino e ne usciamo individuando presso uno slargo con fermata per l’autobus l’unica stradina esistente che sale a sinistra, è via Borre ma è priva di qualsiasi indicazione, la risaliamo con numerose serpentine fino al suo termine in località Ai Banditi (4,8 km da quando l’abbiamo intrapresa).





Stralcio della mappa interattiva webmapp tratta dal sito http://www.webmapp.it/

ITINERARIO: Ai Banditi q.755 (Toponimo da CTR Toscana. Al termine della stradina asfaltata, iniziamo risalendo la larga mulattiera di raccordo ai sentieri CAI 38 e CAI 169, indicazioni)     Cima al Pianello q.791 (La larga mulattiera si esaurisce nella piazzola boscosa, andiamo a destra per ampio sentiero pianeggiante)    Bivio q.795 (Dopo poche decine di metri, sulla sinistra c’è il CAI 169 per monte Tamburone, continuiamo dritto)      Bivio q.799 (Innesto sulla mulattiera CAI 38, a sinistra scende a Colonnata, la teniamo a destra in salita incontrando in seguito i primi ruderi delle case del Vergheto)      Case del Vergheto q.858 (Nucleo di vecchie case in parte abbandonate, il panorama spazia dalle cave di Colonnata al monte Sagro, dopo averle oltrepassate il CAI 38 si mantiene in piano su sentierino)      Bivio q.862 (Biforcazione del sentierino: dritto a sinistra è CAI 195 per Cima d’Uomo, manteniamo il CAI 38 che ora risale a destra, indicazioni)      Rudere q.917     Bivio q.1016 (Siamo poco sotto la Foce Luccica, il bivio con la rigogliosa vegetazione estiva potrebbe essere poco evidente, cartelli assenti. A sinistra inizia il CAI 172 con traverso su pietraia, rimaniamo sul CAI 38 in ripida salita)    Foce Luccica q.1028 (Scritta sulla roccia con raffigurazione della Madonna. Ora il CAI 38 procede in piano a mezzacosta verso il visibile e abbandonato edificio della “Casa dei Pisani” che sarà il nostro ritorno, noi quindi lo lasciamo iniziando di fatto la cresta sud dello Spallone, quindi risaliamo facilmente sopra la raffigurazione della Madonna l’ampia cresta di rocce affioranti inizialmente parallela al proseguo del CAI 38)      Casermetta q.1170 (Senza problemi arriviamo all’edificio abbandonato ad uso dei cavatori di marmo, tenendoci la casermetta alla nostra sinistra risaliamo sopra la stessa)   –   Cava q.1206 (In breve la cresta si presenta molto affilata a causa dell’antico taglio di cava che la lambisce, l’esposizione è tangibile ma i passaggi non superano il 1°. Superata l’affilata cresta, si continua in facile arrampicata mantenendo la direzione con passaggi di 1°/1°+)     Cresta sud Cima delle Serre q.1270 (Raggiungiamo la cresta principale dove appare evidente che dobbiamo modificare la traiettoria, la percorriamo con direzione nord e pur non presentando passaggi tecnicamente difficili, max 1°/1°+, la cresta è molto aerea e discretamente esposta)     Cima delle Serre q.1321 (Omino di sassi sulla cima, si continua sulla cresta che ora si presenta particolarmente impegnativa e molto affilata su entrambi i versanti)     Cima q.1460 (Le difficoltà terminano al raggiungimento della cima senza toponimo quotata 1459,6 da CTR Toscana che si presenta come una cresta pianeggiante di rocce e paleo, il panorama cambia completamente e di fronte a noi ci compare la mole del verde monte Spallone)     Sella q.1436 (Verde sella che raggiungiamo appena scesi dalla Cima q.1460, ora inizia la ripida e faticosa salita al monte Spallone su pendio di paleo avanzando a vista senza difficoltà con direzione nord, voltandoci indietro riusciamo ad apprezzare l’imponenza della Cima q.1460 e del suo verticale versante orientale, ai suoi piedi si vede l’edificio della “Casa dei Pisani”)     Monte Spallone q.1639 (Al termine della faticosa salita siamo sul monte Spallone sormontato da un omino di sassi, dalla sinistra proviene il crinale dal Poggio della Signora mentre noi dobbiamo raggiungere il monte Sagro che per la prima volta ci appare imponente con la sua grande croce, si procede facilmente su aereo crinale di paleo privo di indicazioni, direzione nord)      Cima q.1660 (Cima senza toponimo quotata 1659,9 da CTR Toscana o 1656 da IGM, non la raggiungiamo direttamente lungo il crinale, ma la traccia la risale dal suo ripido pendio occidentale)  –   Monte Sagro q.1753 (Durante l’ascesa finale, voltandoci indietro possiamo meravigliarci della severa verticalità della Cima q.1660 che precipita sul versante delle Bore di Sagro. Sulla vetta del monte Sagro c’è la grande croce e la rosa dei venti, scendiamo per la traccia della via normale con direzione nord/ovest, qualche segno ma cartelli assenti)    Deviazione q.1704 (La traccia della via normale lascia la cresta e continua a scendere a sinistra il versante occidentale in direzione delle cave del monte Borla, noi invece manteniamo la direzione sulla cresta per esile traccia nel paleo stando a poca distanza dal precipizio alla nostra destra, solo così potremo notare in seguito il proseguo della cresta verso la Foce del Fanaletto sotto di noi)     Foce del Fanaletto q.1426 (La ripidissima discesa nel paleo ci fa innestare d’obbligo sul CAI 173 che attraversa la cresta destinata a proseguire senza indicazioni alla Punta Tre Uomini. A sinistra il sentiero CAI 173 si sviluppa a mezzacosta verso le cave del monte Borla, lo teniamo a destra entrando subito nel bosco e incontrando dei cavi corrimano)     Foce del Pollaro q.1344 (Per CTR Toscana 1343,7. Arriviamo in un tratto pianeggiante nel fitto bosco, continuiamo in leggera salita e in pochi minuti siamo alla sommità del canalino attrezzato con cavo che va disceso con attenzione ma senza difficoltà di rilievo)      Bivio q.1255 (Al termine del ripido canalino attrezzato, il sentiero CAI 173 continua a perdere leggermente quota fino al bivio: a sinistra un sentiero CAI senza numerazione porta al paese di Vinca, manteniamo il CAI 173 che ora comincia a salire per attraversare dei pendii di sfasciumi rocciosi)      Bivio q.1275 (Siamo appena rientrati nel bosco, dritto a sinistra è CAI 38 per il paese di Vinca, manteniamoci a destra in salita che è CAI 173 in comune con il CAI 38)      Foce di Vinca q.1333 (Al culmine della salita il sentiero procede pianeggiante come CAI 173 verso la foce di Navola, noi saliamo pochi metri a destra uscendo dal bosco presso il valico della  Foce di Vinca, dalla parte opposta scende il CAI 38 a mezzacosta su sentierino palesemente poco frequentato nell’alta valle del canale dei Vallocchi)    Casa Riccio q.1080 (1079,7 per CTR Toscana. Perso quota attraversiamo una colata di sfasciumi rocciosi e risaliamo arrivando alla teleferica con la casermetta abbandonata ad uso dei cavatori, tenendoci gli edifici alla nostra sinistra, scolliniamo procedendo a mezzacosta verso l’evidente edificio della “Casa dei Pisani”)     Casa dei Pisani q.1073 (Casermetta abbandonata ad uso dei cavatori, in posizione panoramica, il CAI 38 continua a mezzacosta)     Foce Luccica q.1028 (Chiudiamo l’anello, ripercorriamo il tragitto fatto all’andata fino all’auto)  –   Bivio q.1016      Rudere q.917      Bivio q.862     Case del Vergheto q.858     Bivio q.799      Bivio q.795   –   Cima al Pianello q.791    Ai Banditi q.755.

 
NOTE:
LUNGHEZZA: 10,6 km
DIFFICOLTA: F+
DISLIVELLO TOTALE: 1200 m
QUOTA MASSIMA: M. Sagro q.1753








Sentieri



- Itinerario per escursionisti esperti con attitudini alpinistiche, la percorrenza della lunga cresta dello Spallone è sicuramente una delle più gratificanti delle Alpi Apuane.

- La cresta sud dello Spallone che prendiamo da Foce Luccica e oltrepassa la Cima delle Serre, si sviluppa su roccia generalmente buona e ben appigliata anche se è meglio testare sempre la presa. Breve e particolarmente affilata è la crestina che delimita il taglio di cava (Cava q.1206), aerea e in discreta esposizione è la cresta sud di Cima delle Serre fino alla sua vetta (passaggi di 1/1+), mentre il proseguo è molto affilato ed esposto (passaggi di 1+ con una paretina di 2+ in discreta esposizione), le difficoltà terminano arrivando alla Cima q.1460 (Senza toponimo e quotata 1459,6 da CTR Toscana). La cresta continua faticosamente ma senza difficoltà oltrepassando la cima dello Spallone fino al monte Sagro su terreno di paleo, prestiamo cautela al versante orientale che precipita.

- La discesa del monte Sagro fino alla Foce del Fanaletto la facciamo percorrendo integralmente la sua cresta nord/ovest, si sviluppa su ripido pendio di paleo privo di difficoltà che ci fa marciare lentamente per testare l’appoggio dei piedi (Attenzione che il versante orientale della cresta precipita)



Rifugi-Bivacchi
- Assenti

Fonti
- Assenti



TEMPI RILEVATI NETTI (ore):
TEMPI RILEVATI NETTI (ore):
Ai Banditi
0,00
Deviazione q.1704
3,50
Cima Al Pianello
0,05
Foce del Fanaletto
4,25
Bivio q.795
0,06
Foce del Pollaro
4,52
Bivio q.799
0,08
Bivio q.1255
5,08
Case del Vergheto
0,16
Bivio q.1275
5,15
Bivio q.862
0,18
Foce di Vinca
5,22
Rudere q.917
0,25
Casa Riccio
6,05
Bivio q.1016
0,40
Casa dei Pisani
6,20
Foce Luccica
0,43
Foce Luccica
6,35
Casermetta
1,05
Bivio q.1016
/
Cava q.1206
1,12
Rudere q.917
/
Cresta sud C. delle Serre
/
Bivio q.862
/
Cima delle Serre
1,40
Case del Vergheto
/
Cima q.1460
2,35
Bivio q.799
/
Sella q.1436
2,40
Bivio q.795
/
Monte Spallone
3,10
Cima Al Pianello
/
Cima q.1660
/
Ai Banditi
7,15
Monte Sagro
3,45





Ai Banditi q.755 (Toponimo da CTR Toscana. Al termine della stradina asfaltata, iniziamo risalendo la larga mulattiera di raccordo ai sentieri CAI 38 e CAI 169, indicazioni)
La larga mulattiera di raccordo ai sentieri CAI 38 e CAI 169
Cima al Pianello q.791 (La larga mulattiera si esaurisce nella piazzola boscosa)
Bivio q.799 (Innesto sulla mulattiera CAI 38, a sinistra scende a Colonnata, la teniamo a destra in salita incontrando in seguito i primi ruderi delle case del Vergheto)
Sul CAI 38 che sale alle case del Vergheto
Marginetta alle case del Vergheto

Case del Vergheto
Case del Vergheto
Case del Vergheto
Case del Vergheto
Case del Vergheto

Dopo avere oltrepassato le case del Vergheto, il CAI 38 si mantiene in piano su sentierino
Rudere q.917  
Lo sviluppo della cresta dello Spallone
Panorama verso il verde crinale di Cima d’Uomo

Foce Luccica
La casa dei Pisani vista dalla Foce Luccica
Foce Luccica q.1028 (Lasciamo il sentiero CAI 38 iniziando di fatto la cresta sud dello Spallone, quindi risaliamo facilmente sopra la raffigurazione della Madonna l’ampia cresta di rocce affioranti inizialmente parallela al proseguo del CAI 38)  
Sulla cresta appena risaliti dalla Foce Luccica
Panorama verso le cave di Colonnata
Panorama sul monte Maggiore

Sulla cresta verso la Casermetta q.1170
Sulla cresta verso la Casermetta q.1170
Sulla cresta verso la Casermetta q.1170
Casermetta q.1170 (Senza problemi arriviamo all’edificio abbandonato ad uso dei cavatori di marmo)
Cava q.1206 (In breve la cresta si presenta molto affilata a causa dell’antico taglio di cava che la lambisce, l’esposizione è tangibile ma i passaggi non superano il 1°)

Cava q.1206 (In breve la cresta si presenta molto affilata a causa dell’antico taglio di cava che la lambisce, l’esposizione è tangibile ma i passaggi non superano il 1°)
Superata l’affilata cresta, si continua in facile arrampicata mantenendo la direzione con passaggi di 1°/1°+
Cresta sud Cima delle Serre q.1270 (Raggiungiamo la cresta principale dove appare evidente che dobbiamo modificare la traiettoria, la percorriamo con direzione nord e pur non presentando passaggi tecnicamente difficili, max 1°/1°+, la cresta è molto aerea e discretamente esposta)
Cresta sud Cima delle Serre
Cresta sud Cima delle Serre

Cima delle Serre q.1321 (Omino di sassi sulla cima, si continua sulla cresta che ora si presenta particolarmente impegnativa e molto affilata su entrambi i versanti)
Cima delle Serre q.1321 (Omino di sassi sulla cima, si continua sulla cresta che ora si presenta particolarmente impegnativa e molto affilata su entrambi i versanti)
L’affilata cresta che da Cima delle Serre sale alla Cima q.1460
L’affilata cresta che da Cima delle Serre sale alla Cima q.1460
L’affilata cresta che da Cima delle Serre sale alla Cima q.1460
L’affilata cresta che da Cima delle Serre sale alla Cima q.1460

L’affilata cresta che da Cima delle Serre sale alla Cima q.1460
L’affilata cresta che da Cima delle Serre sale alla Cima q.1460
L’affilata cresta che da Cima delle Serre sale alla Cima q.1460
Cima q.1460 (Le difficoltà terminano al raggiungimento della cima senza toponimo quotata 1459,6 da CTR Toscana che si presenta come una cresta pianeggiante di rocce e paleo) 
Cima q.1460 (Le difficoltà terminano al raggiungimento della cima senza toponimo quotata 1459,6 da CTR Toscana che si presenta come una cresta pianeggiante di rocce e paleo, il panorama cambia completamente e di fronte a noi ci compare la mole del verde monte Spallone) 
Dalla Sella q.1436 che raggiungiamo appena scesi dalla Cima q.1460, inizia la ripida e faticosa salita al monte Spallone su pendio di paleo

Dalla Sella q.1436 che raggiungiamo appena scesi dalla Cima q.1460, ora inizia la ripida e faticosa salita al monte Spallone su pendio di paleo, voltandoci indietro riusciamo ad apprezzare l’imponenza della Cima q.1460 e del suo verticale versante orientale
Monte Spallone
Monte Spallone (Al termine della faticosa salita siamo sul monte Spallone, dobbiamo raggiungere il monte Sagro che per la prima volta ci appare imponente con la sua grande croce, si procede facilmente su aereo crinale di paleo privo di indicazioni, direzione nord) 
Si procede facilmente su aereo crinale di paleo privo di indicazioni
Si procede facilmente su aereo crinale di paleo privo di indicazioni

L’imponente versante orientale del monte Sagro
Sulla cresta dello Spallone
Sulla cresta dello Spallone
Sulla cresta dello Spallone
Salita finale alla vetta del monte Sagro

Monte Sagro q.1753 (Sulla vetta del monte Sagro c’è la grande croce e la rosa dei venti) 
Monte Sagro q.1753 (Sulla vetta del monte Sagro c’è la grande croce e la rosa dei venti) 
Panorama dalla vetta del monte Sagro con la cresta appena percorsa proveniente dal monte Spallone
Panorama dal monte Sagro verso il Pizzo d’Uccello e la lunga cresta di Nattapiana 

Panorama dal monte Sagro verso le “gobbe” del monte Cavallo
Panorama dal monte Sagro verso la Bagola Bianca e il monte Pisanino
Monte Sagro q.1753 (Scendiamo per la traccia della via normale con direzione nord/ovest, qualche segno ma cartelli assenti) 
Sulla cresta nord/ovest del monte Sagro che scende alla Foce del Fanaletto

Sulla cresta nord/ovest del monte Sagro che scende alla Foce del Fanaletto
Sulla cresta nord/ovest del monte Sagro che scende alla Foce del Fanaletto
Foce del Fanaletto q.1426 (La ripidissima discesa nel paleo ci fa innestare d’obbligo sul CAI 173 che attraversa la cresta destinata a proseguire senza indicazioni alla Punta Tre Uomini. A sinistra il sentiero CAI 173 si sviluppa a mezzacosta verso le cave del monte Borla, lo teniamo a destra entrando subito nel bosco e incontrando dei cavi corrimano)
Sul CAI 173 appena intrapreso dalla Foce del Fanaletto
Sul CAI 173

Sul CAI 173 nel ravaneto che precede l’arrivo alla Foce del Pollaro
Foce del Pollaro
Panorama verso la cresta del Garnerone
Il canalino attrezzato con cavo corrimano che scende dalla Foce del Pollaro
Il canalino attrezzato con cavo corrimano che scende dalla Foce del Pollaro

Bivio q.1255 (Al termine del ripido canalino attrezzato, il sentiero CAI 173 continua a perdere leggermente quota fino al bivio: a sinistra un sentiero CAI senza numerazione porta al paese di Vinca, manteniamo il CAI 173 che ora comincia a salire per attraversare dei pendii di sfasciumi rocciosi)
Dal Bivio q.1255 manteniamo il CAI 173 che ora comincia a salire per attraversare dei pendii di sfasciumi rocciosi
Foce di Vinca
Il Picco di Navola visto dalla Foce di Vinca
Il monte Sagro visto dalla Foce di Vinca

Panorama dalla Foce di Vinca sul percorso di ritorno
Sul CAI 38 che dalla Foce di Vinca si dirige verso la casa Riccio
Sul CAI 38 che dalla Foce di Vinca si dirige verso la casa Riccio
Sul CAI 38 che dalla Foce di Vinca si dirige verso la casa Riccio
Casa Riccio q.1080

Casa Riccio (Casermetta abbandonata ad uso dei cavatori con teleferica) 
Antiche testimonianze della vita in cava
La teleferica alla casa Riccio
Casa Riccio (Casermetta abbandonata ad uso dei cavatori con teleferica) 
Ci lasciamo la casa Riccio alle nostre spalle
Ci dirigiamo verso la visibile Casa dei Pisani

Casa dei Pisani
Casa dei Pisani
Casa dei Pisani
Sul CAI 38 che dalla casa dei Pisani ci conduce alla Foce Luccica
Sul CAI 38 che dalla casa dei Pisani ci conduce alla Foce Luccica
Arrivo alla Foce Luccica