Via ferrata atletica di estrema difficoltà, allo stato attuale si tratta della via più difficile delle Dolomiti. Questa via ferrata è dedicata ai 4 volontari del soccorso
alpino,Alex,Diego,Erwin e Luca morti in Val Lasties il 26 dicembre del
2009 e si sviluppa nelle pareti del Maerins in val San Nicolò, vallata perpendicolare alla più nota val di Fassa.
DATA: 7 agosto 2016
PARTENZA: Da
Pozza di Fassa (in Val di Fassa, Trentino Alto Adige), prendiamo la strada per
la Val San Nicolò, arrivati alla malga Crocifisso si biforca, quindi
continuiamo a sinistra per circa un km fino a notare a sinistra oltre il rio San
Nicolò, due edifici di legno e i cartelli della ferrata.
Stralcio
della mappa interattiva Kompass dal sito http://maps.kompass.at
ITINERARIO: Ponte sul Rio San Nicolò q.1599 (A sinistra della
strada un ponte attraversa il rio San Nicolò, dalla parte opposta c’è la
forestale, la teniamo a destra oltrepassando i due piccoli edifici di legno) – Bivio
q.1631 (Oltrepassiamo una fonte e il percorso si riduce a sentierino
arrivando al bivio, a destra non è segnato, andiamo a sinistra, indicazioni per
la ferrata) – Bivio
q.1694 (Il sentiero continua a sinistra risalendo a zig-zag, andiamo dritto
sempre nel fitto bosco seguendo le indicazioni per la ferrata, poi in breve
inizia a risalire ripidamente per traccia non segnata) – Magnifici 4 q.1810 (Usciamo dal bosco e
la breve risalita ci conduce a un grande anfratto roccioso dove inizia la
ferrata, subito estremamente impegnativa su roccia bagnata e priva di appigli) – Quota 1920 (Superiamo
un traverso su parete verticale caratterizzato da spezzoni di cavo adibiti
all’appoggio dei piedi, probabilmente la parte più difficile della via, e
arriviamo finalmente a un piccolo terrazzo e l’inizio del bosco. Le difficoltà
estreme sono terminate, ora si prosegue senza problemi per sentiero) – Quota
1955 (Inizia la seconda parte della ferrata che si sviluppa facilmente e
senza fatica su cengia) – Camino q.2040 (Arriviamo al grande e
tetro camino al cospetto della parete del Maerins, inizia la terza parte della
ferrata che risale verticalmente e in esposizione con cavo d’acciaio e alcune
staffe. Si arriva alla cengia soprastante, la percorriamo e in breve un ultima
salita verticale ci porta al libro delle firme) – Libro delle firme q.2143 – Fine ferrata q.2160
(Risaliamo il prato fino al vicino rifugio Baita Cuz) – Rifugio
Baita Cuz q.2175 (Dal rifugio andiamo a destra, sud/est, e dopo pochi
minuti inizia il sentiero per la Val San Nicolò) – Bivio
q.2149 (Cartelli: a destra c’è il punto panoramico dei Maerins, continuiamo
sul nostro sentiero) – Bivio
q.1815 (A destra c’è il sentiero “Soti Maerins”, continuiamo in discesa) – Asfaltata q.1723 (Arriviamo sulla
strada asfaltata della Val San Nicolò in località Sauch, la prendiamo a destra) – Bivio q.1700
(Oltrepassato un crocifisso, a sinistra scende una carrozzabile, stiamo sulla
strada asfaltata) – Ponte sul Rio San Nicolò
q.1599.
DISLIVELLO TOTALE: 600 m
QUOTA MASSIMA: Rifugio Baita Cuz
q.2175
LUNGHEZZA: 6 km
DIFFICOLTA:
EEA
NOTE:
|
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Sentieri
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- Probabilmente allo stato attuale (2016)
si tratta della ferrata più difficile delle Dolomiti, il suo sviluppo lo
possiamo dividere in tre parti:
1) Dalla
partenza fino Quota 1920 è di estrema
difficoltà, la roccia povera di appigli è spesso bagnata o coperta di
sabbiolina. Attrezzata solo con fune d’acciaio richiede molta forza di
braccia (un rinvio o una longe per fare sosta è d’obbligo) e un grande
impegno a livello psicologico
2) La seconda
parte ci fa rifiatare dopo il notevole sforzo fisico/mentale, si percorre un
sentiero/cengia attrezzato con tratti panoramici sulla Val San Nicolò.
3) La terza parte, molto difficile ma non estrema,
risale verticalmente il camino in prossimità della parete del Maerins,
l’esposizione è notevole ma alcune staffe ci vengono in aiuto.
In conclusione si tratta di una ferrata molto atletica,
la possono affrontare solo ferratisti molto esperti con notevole forza di
braccia.
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TEMPI RILEVATI:
|
Tempo
Totale
(ore)
|
Ponte sul Rio San Nicolò
|
0,00
|
Bivio
q.1631
|
0,06
|
Bivio
q.1694
|
0,14
|
Magnifici
4
|
0,30
|
Quota
1920
|
1,20
|
Quota
1955
|
1,28
|
Camino
q.2040
|
1,50
|
Libro
delle firme
|
2,22
|
Fine
ferrata
|
2,25
|
Rifugio
Baita Cuz
|
2,27
|
Bivio
q.2149
|
2,34
|
Bivio
q.1815
|
3,01
|
Asfaltata q.1723
|
3,10
|
Bivio q.1700
|
3,15
|
Ponte sul Rio San Nicolò
|
3,30
|
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Superiamo un traverso su parete verticale
caratterizzato da spezzoni di cavo adibiti all’appoggio dei piedi,
probabilmente la parte più difficile della via
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Superiamo un traverso su parete verticale
caratterizzato da spezzoni di cavo adibiti all’appoggio dei piedi,
probabilmente la parte più difficile della via
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