domenica 23 aprile 2023

Balzo Nero (traversata dei versanti ovest/est) F-

Saliamo al Balzo Nero per la sua cresta ovest o cresta del Balzo dei Colombi, poi scendiamo nel detritico versante est della rave di Pierone. Itinerario molto selvaggio con qualche passaggio di facile arrampicata (Dolomiti della val di Lima, Toscana)

DATA: 7 aprile 2023 

PARTENZA: Dal valico tosco/emiliano del passo dell’Abetone scendiamo nel versante toscano per circa 18 km arrivando al paese de La Lima, da qui andiamo a destra percorrendo la SS.12 per Bagni di Lucca fino alla località Pontecoccia (9 km da La Lima), quindi lasciamo la statale e risaliamo a destra la stradina che conduce e termina al paese di Vico Pancellorum (Oltrepassata la pieve di San Paolo e in prossimità del ristorante Baldabò, dobbiamo tenere la stradina a sinistra che aggira l’abitato e conduce fino alla parte alta del paese presso un parcheggio e punto di fermata del bus, esattamente 4,2 km dalla SS.12). 

 

ITINERARIO: Vico Pancellorum q.656 (Dal piccolo parcheggio nella parte alta di Vico Pancellorum, torniamo indietro scendendo la strada asfaltata dalla quale siamo arrivati con l’auto)  -    Bivio q.623 (Presso un grande crocifisso sul ciglio della strada, ignoriamo la stradina a sinistra e tenendo la strada principale ci portiamo verso il tornante appena sotto)    Deviazione q.619 (Arrivati sul tornante lasciamo la strada asfaltata e iniziamo la pista forestale CAI 8, cartelli e tabella)  -    Bivio q.620 (Dopo appena poche decine di metri ignoriamo un sentiero abbandonato - sentiero dell’Acquedotto - che sale a destra e teniamo la forestale CAI 8)   –   Bivio q. 664 (Superata la fontana che notiamo a destra, in breve siamo alla biforcazione: dritto a sinistra scende al rio Coccia di Vico un sentiero non segnato, teniamo la forestale CAI 8)  -  Croce q.672 (La forestale CAI 8 si riduce a sentiero, pochi metri sopra di noi possiamo notare una piccola croce di metallo)   -  Tabella q.676 (Superata la tabella, il sentiero CAI 8 esce temporaneamente dal bosco e attraversa una colata di pietre)   –   Bivio q.710 (Dritto il sentiero prosegue come CAI 8/B palesemente poco frequentato, rimaniamo sul CAI 8 che sale ripidamente a destra con svariati tornantini)   -  Deviazione q.770 (Già dal terzo tornante traspare tra gli alberi la parete rocciosa che è parte terminale della cresta del Balzo dei Colombi, insistiamo sul CAI 8 e al settimo e ultimo tornante il sentiero continua in piano. Ora ci appare l’insuperabile parete verticale con affisso un piccolo crocefisso poco appariscente, quindi lasciamo il sentiero CAI 8 e saliamo senza traccia o segno per andare a contornare sulla sinistra la base rocciosa, poi cominciamo a inerpicare faticosamente nel bosco con l’intenzione appena è possibile di virare a destra per andarci a portare proprio sulla bastionata appena aggirata dalla quale ha inizio la cresta del Balzo dei Colombi. Sulla cresta si procede a vista con direzione est senza traccia di passaggio, tenendosi sempre sul punto più alto con passaggi di arrampicata di 1°/1°+ mai obbligati e considerando che, se il versante della cresta rivoto alla nostra destra precipita, alla nostra sinistra è coperto da radi arbusti)  -  Balzo Nero q.1315 (Alla conclusione la cresta si amplia e attraversiamo una breve macchia boschiva, ne usciamo alla base delle rocce eterogenee di breccione scuro che ne caratterizzano la vetta, risaliamo a vista inoltrandoci nel canalino maggiore o cercando la soluzione a noi più congeniale tra le rocce, guadagnando d’obbligo la vetta con targa e libro delle firme. Tralasciamo a destra l’aerea cresta per monte Alto, cresta sud, e andiamo a sinistra con direzione NE cominciando a scendere con la via normale, pochi segni)  -  Deviazione q.1270 (Dalla vetta del Balzo Nero il sentierino della via normale cala immediatamente tra le roccette, poi procede in piano su crinale facendoci entrare nel bosco dove c’è una apertura dello stesso o piazzola. Da questo punto lasciamo il sentiero della via normale che continua con direzione NE nel fitto bosco e scendiamo a destra nella macchia boschiva con l’intenzione di raggiungere la cresta sottostante che potevamo scorgere in precedenza nella discesa dal Balzo Nero. Si procede a vista su esile traccia di passaggio con direzione est, ben presto usciamo dal bosco guadagnando l’aerea cresta che percorriamo senza difficoltà)   -  Sperone roccioso q.1210 (Camminiamo sull’ aerea cresta che perde quota giungendo al suo termine presso uno sperone roccioso, sulla sinistra individuiamo l’esile cengia che si abbassa puntando verso la faggeta del Piaggione dell’Edera, segni assenti)   - Piaggione dell’Edera q.1200 (La sottile cengia rocciosa sporca di pietrisco ci inoltra nella macchia di faggi del Piaggione dell’Edera, toponimo locale. Avanziamo pochi metri e lasciamo la traccia a mezzacosta, scendiamo a destra nel declivio boschivo in forte pendenza senza alcun segno di passaggio, direzione SE)   -   Canale detritico q.1115 (Scendendo la ripida macchia boschiva con direzione SE, ci appare davanti a noi un crinalino che separa il solco alla nostra sinistra, da non intraprendere assolutamente perché destinato a precipitare nella rave di Pierone, dal canalino detritico alla nostra destra. Camminiamo alcuni istanti sul crinalino, poi ci abbassiamo a destra verso il canalino detritico e lo seguiamo continuando a mantenere la direzione)  -  Deviazione q.1025 (Insistiamo a perdere quota seguendo il canale detritico che ci rimane alla nostra destra, poi quando questo si esaurisce dobbiamo individuare a sinistra la sottile cengia tra gli alberi che si abbassa e ci porta a transitare alla base di un contrafforte roccioso, permangono sbiaditi bolli rossi)  -  Rave di Pierone q.980 (La sottile cengia cala e si esaurisce inoltrandoci nella parte alta dell’ampio pendio detritico della rave di Pierone, toponimo locale, sul macigno in loco notiamo la sbiadita scritta con vernice rossa “PE- Piaggione dell’Edera”, scendiamo in velocità sfruttando le zone ghiaiose)   -   Bivio q.960 (Nella veloce discesa delle ghiaie della rave di Pierone probabilmente lo superiamo senza accorgercene, ma sul bordo sinistro dell’ampia distesa detritica inizia la sottile cengia per il valico di Pierone, toponimo locale, si può notare la sbiadita scritta con vernice rossa sul macigno “VP”)  -  Sentiero q.825 (Scendendo la rave di Pierone intercettiamo d’obbligo il sentiero alto del rio Capriana, un sottile sentierino non segnato in stato di abbandono che in questo punto attraversa la distesa detritica, facciamo riferimento alla quota per non oltrepassarlo incautamente, lo percorriamo andando a destra in salita a mezzacosta)  -  Rave q.900 (Il sentierino alto della Capriana attraversa una grande distesa detritica)  -  Bivio q.895 (Manteniamo il sentiero a mezzacosta che ora si allarga e migliora, sulla destra ha inizio la Via degli Scappi indicata dalla scritta sull’albero e dai bolli rossi)  - Bivio q.872 (Località Pianel del Monte. A destra sale il sentiero per la Croce di Castello indicato dal cartello, manteniamoci sul nostro sentiero)   -   Bivio q.718 (Località San Marco, biforcazione e tabella: dritto a destra non è segnato, stiamo dritto a sinistra che scende a Vico Pancellorum)  - Vico Pancellorum q.656.

NOTE:

        LUNGHEZZA: 7,4 km

        DIFFICOLTA: EE/F-

DISLIVELLO TOTALE: 800 m

QUOTA MASSIMA: Balzo Nero q.1315

Sentieri

Itinerario per escursionisti esperti, si svolge in un ambiente molto selvaggio dove si procede a vista, per intuito o su labili tracce, una buona conoscenza del territorio può fare la differenza per la riuscita della gita (consigliato l’uso del GPS)

 Cresta del Balzo dei Colombi: Si tratta della cresta occidentale del Balzo Nero, la intraprendiamo lasciando il sentiero CAI 8 dopo circa 7/8 minuti avere oltrepassato il bivio del CAI 8 con il CAI 8B. Nell’immediato inerpichiamo nel fitto bosco senza punti di riferimento, ma raggiunta la cresta non ci sono problemi di orientamento a percorrerla, facciamo attenzione che il versante alla nostra destra precipita mentre quello a sinistra è generalmente coperto di arbusti, durante la progressione dobbiamo affrontare passaggi vari di 1°/1°+. 

Sentiero alto della Capriana: Lo raggiungiamo al termine della discesa della rave di Pierone, il sottile sentierino privo di segnatura è palesemente poco frequentato e in diversi punti è stato coinvolto da smottamenti del terreno e ostruito da alberi caduti. Solo al raggiungimento del bivio dal quale ha inizio la via degli Scappi, il sentiero alto della Capriana ha un netto miglioramento. 

Rifugi-Bivacchi

Assenti 

Fonti

- Fontana alla partenza dal parcheggio alto di Vico Pancellorum 

Tracce GPS

 

TEMPI RILEVATI NETTI (ore):

Vico Pancellorum

0,00

Piaggione dell’Edera

2,50

Bivio q.623

0,04

Canale detritico

3,05

Deviazione q.619

0,05

Deviazione q.1025

3,20

Bivio q.620

0,07

Rave di Pierone

3,25

Bivio q. 664

0,19

Bivio q.960

3,30

Croce q.672

0,22

Sentiero q.825

3,48

Tabella

0,28

Rave q.900

4,18

Bivio q.710

0,35

Bivio q.895

4,22

Deviazione q.770

0,42

Bivio q.872

4,30

Balzo Nero

2,30

Bivio q.718

4,47

Deviazione q.1270

2,36

Vico Pancellorum

4,53

Sperone roccioso

/

 

 


Vico Pancellorum q.656 (Piccolo parcheggio nella parte alta di Vico Pancellorum) 

Bivio q.623 (Presso un grande crocifisso sul ciglio della strada, ignoriamo la stradina a sinistra e tenendo la strada principale ci portiamo verso il tornante appena sotto dove prendiamo la pista forestale CAI 8) 

Deviazione q.619 (Arrivati sul tornante lasciamo la strada asfaltata e iniziamo la pista forestale CAI 8, cartelli e tabella) 

La pista forestale CAI 8

Croce q.672 (La forestale CAI 8 si riduce a sentiero, pochi metri sopra di noi possiamo notare una piccola croce di metallo)

Dalla Croce q.672, la forestale CAI 8 si riduce a sentiero

 

Tabella q.676

Bivio q.710 (Dritto il sentiero prosegue come CAI 8/B palesemente poco frequentato, rimaniamo sul CAI 8 che sale ripidamente a destra con svariati tornantini)

Già dal terzo tornante traspare tra gli alberi la parete rocciosa che è parte terminale della cresta del Balzo dei Colombi

Deviazione q.770 (Al settimo e ultimo tornante il sentiero continua in piano. Ora ci appare l’insuperabile parete verticale con affisso un piccolo crocefisso poco appariscente, quindi lasciamo il sentiero CAI 8 e saliamo senza traccia o segno per andare a contornare sulla sinistra la base rocciosa …… 

….poi cominciamo a inerpicare faticosamente nel bosco

….poi cominciamo a inerpicare faticosamente nel bosco


L’intenzione appena è possibile è quella di virare a destra per andarci a portare proprio sulla bastionata appena aggirata dalla quale ha inizio la cresta del Balzo dei Colombi.

Sulla cresta si procede a vista con direzione est senza traccia di passaggio, tenendosi sempre sul punto più alto con passaggi di arrampicata di 1°/1°+ mai obbligati

Cresta del Balzo dei Colombi (o cresta occidentale del Balzo Nero)

Cresta del Balzo dei Colombi (o cresta occidentale del Balzo Nero)

Cresta del Balzo dei Colombi (o cresta occidentale del Balzo Nero)


Cresta del Balzo dei Colombi (o cresta occidentale del Balzo Nero)

Cresta del Balzo dei Colombi (o cresta occidentale del Balzo Nero)

Panorama verso l’intaglio della Fessa

Cresta del Balzo dei Colombi (o cresta occidentale del Balzo Nero)

Cresta del Balzo dei Colombi (o cresta occidentale del Balzo Nero)

Panorama verso l’appennino

Cresta del Balzo dei Colombi (o cresta occidentale del Balzo Nero)

Cresta del Balzo dei Colombi (o cresta occidentale del Balzo Nero)

Cresta del Balzo dei Colombi (o cresta occidentale del Balzo Nero)

Panorama verso la Punta della Madonnina e l’intaglio della Fessa


Cresta del Balzo dei Colombi (o cresta occidentale del Balzo Nero)

Cresta del Balzo dei Colombi (o cresta occidentale del Balzo Nero)

Panorama verso le altre vette della val di Lima

La parte finale della cresta del Balzo dei Colombi in vista del Balzo Nero)

 

Alla conclusione la cresta si amplia e attraversiamo una breve macchia boschiva… 

… ne usciamo alla base delle rocce eterogenee di breccione scuro che ne caratterizzano la vetta, risaliamo a vista inoltrandoci nel canalino maggiore o cercando la soluzione a noi più congeniale tra le rocce. 

Arrivo sul Balzo Nero

Panorama dal Balzo Nero

Lo sviluppo della cresta meridionale del Balzo Nero che si direziona verso la Punta della Madonnina e il monte Alto


Panorama dal Balzo Nero verso il Corno alle Scale

Dalla vetta del Balzo Nero andiamo a sinistra con direzione NE cominciando a scendere con la via normale, pochi segni. 

Dalla vetta del Balzo Nero il sentierino della via normale cala immediatamente tra le roccette, poi procede in piano su crinale

Dalla vetta del Balzo Nero il sentierino della via normale cala immediatamente tra le roccette, poi procede in piano su crinale

L’intenzione è quella di raggiungere la cresta sottostante che potevamo scorgere in precedenza nella discesa dal Balzo Nero


Dalla Deviazione q.1270 dove c’è una apertura nel bosco, lasciamo il sentiero della via normale e scendiamo a destra nella macchia boschiva con l’intenzione di raggiungere la cresta sottostante che potevamo scorgere in precedenza nella discesa dal Balzo Nero, si procede a vista su esile traccia di passaggio

Ben presto usciamo dal bosco guadagnando l’aerea cresta che percorriamo senza difficoltà  

Ben presto usciamo dal bosco guadagnando l’aerea cresta che percorriamo senza difficoltà  

Scendiamo sulla cresta con direzione est

Scendiamo sulla cresta con direzione est

Capre selvatiche


Sperone roccioso q.1210 (Camminiamo sull’ aerea cresta che perde quota giungendo al suo termine presso uno sperone roccioso)

Sperone roccioso q.1210 (Camminiamo sull’ aerea cresta che perde quota giungendo al suo termine presso uno sperone roccioso)

Sperone roccioso q.1210 (Camminiamo sull’ aerea cresta che perde quota giungendo al suo termine presso uno sperone roccioso, sulla sinistra individuiamo l’esile cengia che si abbassa puntando verso la faggeta del Piaggione dell’Edera, segni assenti)

Sperone roccioso q.1210 (Camminiamo sull’ aerea cresta che perde quota giungendo al suo termine presso uno sperone roccioso, sulla sinistra individuiamo l’esile cengia che si abbassa puntando verso la faggeta del Piaggione dell’Edera, segni assenti)

Sull’esile cengia che si abbassa puntando verso la faggeta del Piaggione dell’Edera

Sull’esile cengia che si abbassa puntando verso la faggeta del Piaggione dell’Edera


Piaggione dell’Edera q.1200 (La sottile cengia rocciosa sporca di pietrisco ci inoltra nella macchia di faggi del Piaggione dell’Edera, toponimo locale. Avanziamo pochi metri e lasciamo la traccia a mezzacosta, scendiamo a destra nel declivio boschivo in forte pendenza senza alcun segno di passaggio, direzione SE)

Piaggione dell’Edera q.1200 (La sottile cengia rocciosa sporca di pietrisco ci inoltra nella macchia di faggi del Piaggione dell’Edera, toponimo locale. Avanziamo pochi metri e lasciamo la traccia a mezzacosta, scendiamo a destra nel declivio boschivo in forte pendenza senza alcun segno di passaggio, direzione SE) 

Canale detritico q.1115 (Scendendo la ripida macchia boschiva con direzione SE, ci appare davanti a noi un crinalino che separa il solco alla nostra sinistra, da non intraprendere assolutamente perché destinato a precipitare nella rave di Pierone, dal canalino detritico alla nostra destra. Camminiamo alcuni istanti sul crinalino, poi ci abbassiamo a destra verso il canalino detritico e lo seguiamo continuando a mantenere la direzione)

Seguiamo il canalino detritico continuando a mantenere la direzione

Insistiamo a perdere quota seguendo il canale detritico che ci rimane alla nostra destra

Deviazione q.1025 (Insistiamo a perdere quota seguendo il canale detritico che ci rimane alla nostra destra, poi quando questo si esaurisce dobbiamo individuare a sinistra la sottile cengia tra gli alberi che si abbassa e ci porta a transitare alla base di un contrafforte roccioso) 

Deviazione q.1025 (Quando il canale detritico che ci rimane alla nostra destra si esaurisce, dobbiamo individuare a sinistra la sottile cengia tra gli alberi che si abbassa e ci porta a transitare alla base di un contrafforte roccioso) 

Deviazione q.1025 (Quando il canale detritico che ci rimane alla nostra destra si esaurisce, dobbiamo individuare a sinistra la sottile cengia tra gli alberi che si abbassa e ci porta a transitare alla base di un contrafforte roccioso) 

La verticale parete rocciosa che sovrasta la rave di Pierone

Sulla cengia che si abbassa per raggiungere la rave di Pierone

Sulla cengia che si abbassa per raggiungere la rave di Pierone


Panorama

Sulla cengia che si abbassa per raggiungere la rave di Pierone

Rave di Pierone q.980 (La sottile cengia cala e si esaurisce inoltrandoci nella parte alta dell’ampio pendio detritico della rave di Pierone, toponimo locale, sul macigno in loco notiamo la sbiadita scritta con vernice rossa “PE- Piaggione dell’Edera) 

Scendiamo in velocità nella rave di Pierone sfruttando le zone ghiaiose più fini

 

Scendiamo in velocità nella rave di Pierone sfruttando le zone ghiaiose più fini


Bivio q.960 (Nella veloce discesa delle ghiaie della rave di Pierone probabilmente lo superiamo senza accorgercene, ma sul bordo sinistro dell’ampia distesa detritica inizia la sottile cengia per il valico di Pierone, toponimo locale, si può notare la sbiadita scritta con vernice rossa sul macigno “VP”) 

La parte bassa della rave di Pierone che risulta meno agevole da scendere

Sentiero q.825 (Scendendo la rave di Pierone intercettiamo d’obbligo il sentiero alto del rio Capriana, un sottile sentierino non segnato in stato di abbandono che in questo punto attraversa la distesa detritica, facciamo riferimento alla quota per non oltrepassarlo incautamente, lo percorriamo andando a destra in salita a mezzacosta) 

Il sentiero alto del rio Capriana

Il sentiero alto del rio Capriana purtroppo è soggetto a degli smottamenti del terreno


Rave q.900 (Il sentierino alto della Capriana attraversa una grande distesa detritica) 

Bivio q.895 (Manteniamo il sentiero a mezzacosta che ora si allarga e migliora, sulla destra ha inizio la Via degli Scappi indicata dalla scritta sull’albero e dai bolli rossi) 

La Via degli Scappi indicata dalla scritta sull’albero

Bivio q.872 (Località Pianel del Monte. A destra sale il sentiero per la Croce di Castello indicato dal cartello, manteniamoci sul nostro sentiero) 

In vista del paese di Vico Pancellorum

Arrivo a Vico Pancellorum