martedì 10 settembre 2019

M.Sestier-M.Pianina (traversata in cresta) F+

L'itinerario nel gruppo dell'Alpago (Veneto/Friuli.V.G) percorre una parte della difficile Alta Via n°7 passando per il rifugio Semenza, il monte Sestier e il monte Pianina. Il giro è riferito solo a escursionisti esperti con attitudini alpinistiche, ci sono facili passaggi su roccia uniti a tratti di cresta molto affilata ed esposta.

DATA: 5 luglio 2019

PARTENZA: Con l’autostrada A27 Mestre-Belluno usciamo al casello di Fadalto-Santa Croce e con la SS.51 teniamo le indicazioni per il lago di Santa Croce arrivandoci dopo circa 2 km, continuiamo a destra sulla SP.423 per altri 5 km (sponda orientale del lago) e arrivati a Farra d’Alpago iniziamo a risalire la SP.28 (indicazioni per Cansiglio e Tambre). Percorsi altri 6 km lasciamo la SP.28 per il Cansiglio e stiamo a sinistra iniziando la SP.422 oltrepassando il paese di Tambre e seguendo le indicazioni per Belluno fino notare alla nostra destra la stradina “via Cate” con indicazioni del paesino di Pianon che oltrepassiamo fino arrivare alla malga/agriturismo Cate sulle mappe indicato come casera Pal (20 km dall’uscita del casello autostradale)




Stralcio della mappa Tabacco foglio 012, http://www.tabaccoeditrice.it/   Via E. Fermi, 78 33010 Tavagnacco (Ud)    tel. 0432 573822   fax 0432 573823  e-mail: info@tabaccoeditrice.com


ITINERARIO: Malga Cate q.1054 (Sulle mappe anche casera Pal. Dal parcheggio iniziamo percorrendo la pista forestale CAI 924 a tratti asfaltata e chiusa da sbarra che inizia dietro la malga)      Deviazione q.1070 (Il CAI 924 continua a sinistra su sentierino iniziando una lunga serie di deviazioni che abbreviano il percorso, in alternativa possiamo continuare sulla comoda ma più lunga carrozzabile)    Logament da Pal q.1245 (Dopo i vari “tagli” siamo tornati stabilmente sulla pista forestale e un cartello ci indica la località anonima, poco dopo dritto a destra inizia una forestale secondaria che ignoriamo)     Salt da Pal q.1320 (Un cartello a bordo della carrozzabile indica la località)      Val Salatis q.1355 (La pista forestale esce dal bosco inoltrandosi nella bella val Salatis, a destra un cartello indica il sentiero CAI 924/A per la casera Pian dei Tac, continuiamo in falsopiano sul largo CAI 924 nella vallata)    –   Casera Astor (Sulle carte è rimasto solo il toponimo, in loco i ruderi sono ormai scomparsi)    Stalla Campitello q.1389 (Grande stalla in muratura abbandonata ancora in buono stato, continuiamo sulla forestale CAI 924)      Casera Pian de le Stele q.1421 (La forestale termina alla casera, incustodita e sempre aperta utile come bivacco, bivio e cartelli: dietro l’edificio c’è il CAI 972 che conduce verso il largo canalone detritico fino alla forcella Grava Piana che sarà il nostro ritorno, stiamo a destra poco sopra l’edificio tenendo il CAI 924 che risale su sentiero verso il rifugio Semenza, direzione sud/est)      Col Pezei q.1558 (Quota IGM, bivio e cartelli, in loco il punto è quotato 1564: dritto c’è la variante del CAI 924, teniamo il CAI 924 a destra in salita, in entrambi i casi ci sono le indicazioni per il rifugio Semenza)    Troi Bus de Castal q.1605 (Località anonima indicata da un cartello)    –   Inghiottitoio q.1647 (Uscendo dal bosco ci troviamo a percorrere un aspro terreno carsico invaso da mughi, sulla destra del sentiero c’è il grande inghiottitoio evidenziato da alcuni numeri, il punto è quotato 1647 metri dalle mappe, il CAI 924 continua in falsopiano e cominciamo a inoltrarci nella detritica val Sperlonga)     Val Sperlonga q.1728 (Il CAI 924 che si manteneva a mezzacosta poco sopra il versante occidentale della vallata ora si porta in centro alla stessa, è il punto in cui restringendosi appare come un canalone detritico e pianeggiante. Incrocio senza cartelli: dietro di noi alla nostra sinistra proviene la variante del CAI 924 che si manteneva sul versante orientale, i segni sono assenti e in questo punto il sentiero non è evidente, noi andiamo dritto mantenendo la direzione per poche decine di metri sulla sponda del CAI 924 VAR, poi il CAI 924 si riporta sul versante occidentale cominciando a salire ripidamente la testata della vallata, attenzione che sulla sponda orientale sale un sentiero non segnato verso la forcella Val Grande)    –   Forcella Laste q.2039 (Al termine della ripida salita siamo sulla forcella, incrocio con cartelli: a sinistra è ben visibile il vicino bivacco sul CAI 925 che percorreremo in seguito, sul versante opposto il CAI 924 a mezzacosta conduce in direzione di Cima Manera anche Cimon del Cavallo, scendiamo a destra con il CAI 923, il rifugio è appena sotto di noi)      Rifugio Semenza q.2020 (Dopo la visita torniamo sui nostri passi)     Forcella Laste q.2039 (Teniamo il CAI 925 o Alta Via n°7 verso il vicino bivacco)    –   Bivacco q.2048 (Classico bivacco a semi botte in lamiera rossa, appena lo abbiamo oltrepassato il CAI 925 comincia perdere quota aggirando di fatto la testata della val Sperlonga su terreno carsico caratterizzato da alcuni inghiottitoi)     Forcella Val Grande q.1926 (Aggirata la testata alta della val Sperlonga per sentiero a mezzacosta, raggiungiamo la forcella con cartelli: alle nostre spalle la cresta risale senza indicazioni sulla cima Val Piccola, direzione sud/est, nel versante opposto il CAI 925 scende nella Val Grande verso la casera Pian della More, a sinistra poco visibile ci dovrebbe essere la traccia non segnata che scende nella val Sperlonga che non vediamo, teniamo l’Alta Via n°7 che bypassa a mezzacosta sul versante orientale l’aguzza cima Val Grande, direzione nord/est)    –   Forcella Caulana q.1960 (Aggirato a mezzacosta il versante orientale della cima Val Grande arriviamo sulla larga sella, bivio: alla nostra destra con direzione est comincia la spettacolare cresta aerea per il monte Caulana, segni CAI, noi manteniamo l’Alta Via n°7 che scende a sinistra nel versante opposto per riprendere la cresta che avevamo lasciato per bypassare cima Val Grande, direzione nord/ovest, poi nord)   Forcella Sestier q.1902 (A sinistra scende un sentiero non segnato, manteniamo l’aerea ma facile cresta che comincia a guadagnare quota in direzione del monte Sestier)    Deviazione q.1978 (Lasciamo la cresta che davanti a noi s’innalza su ripide placche, l’Alta Via n°7 bypassa scendendo a destra e procedendo su esilissima traccia a mezzacosta nel verde e ripidissimo pendio, versante nord/orientale. Al termine della traversata raggiungiamo una crestina secondaria, poco sotto di noi c’è l’evidente forcellina che avevamo già preso come riferimento fin dalla Deviazione q.1978, risaliamo alcuni metri su terreno inclinato con pietrisco prestando molta attenzione, poi riprendiamo a destra la traversata a mezzacosta sull’erto pendio erboso, mantenendo la direzione nord/est paralleli alla cresta principale sopra la nostra testa)    Canalone q.2027 (Al termine della seconda traversata a mezzacosta del pendio erboso dobbiamo disarrampicare pochi metri con passaggio di 1°+ per portarci all’interno di un canalone detritico e instabile, lo percorriamo in discesa perdendo circa 20 metri di quota cercando di individuare a sinistra il proseguo dell’Alta Via n°7 con esile traccia nella terza parte del pendio erboso che costantemente riprende quota, seguiamo con attenzione i segni CAI per evitare di proseguire all’interno del canalone destinato a precipitare)    Sella q.2045 (Lasciatoci alle spalle il canalone detritico e risalito il ripido pendio erboso riguadagniamo la cresta principale che avevamo lasciato alla Deviazione q.1978, siamo in un’ampia sella. Evitiamo di proseguire con l’Alta Via n°7 che risale l’aereo filo di crinale, rimontiamo alla nostra sinistra con direzione sud il ripido pendio su zolle erbose fino alla cima del monte Sestier, segni e indicazioni assenti, esilissima traccia poco evidente)   –   Monte Sestier q.2084 (Omino di sassi sulla cima anonima priva di indicazioni, ritorniamo sui nostri passi)     Sella q.2045 (Riprendiamo l’Alta Via n°7 che risale il filo dell’aereo crinale, direzione nord/ovest, poi procedendo in falsopiano giungiamo a un breve tratto di cresta estremamente affilata ed esposta, dove è necessaria assenza di vertigini e piede fermo)     Cima q.2017 (Cima senza toponimo quotata 2017 metri da IGM, per raggiungerla dobbiamo percorrere il tratto più impegnativo di tutto il giro e in sequenza la precede: una lunga, affilata ed espostissima cresta dove è necessario avere nervi saldi e misurare con calma ogni movimento, poi la seguente paretina da arrampicare con passaggi di 1°+, ben scalinati ma in buona esposizione che termina con l’arrivo in vetta. Ora si procede facilmente sulla cresta verso il monte Pianina, direzione nord/ovest)    –    Monte Pianina q.2019 (La traccia dell’Alta Via n°7 arriva sulla cima senza percorrere integralmente la cresta, ma stando poco sotto tra i pini mughi nel versante nord/orientale. Dalla vetta anonima e senza indicazioni, perdiamo quota mantenendo la direzione e la buona segnatura sempre sul versante nord/orientale)      Forcella Grava Piana q.1931 (Cartelli CAI: a destra nel versante nord scende il CAI 972 per Barcis e l’Alta Via n°7 che in seguito riprenderà il percorso su cresta risalendo monte I Muri, noi lasciamo la cresta e teniamo il CAI 972 che scende a sinistra, sud, iniziando la ripida discesa nel lungo canalone franoso e detritico. Arrivati all’uscita del canalone sui 1600 metri di quota, lasciamo la segnatura del CAI 972 che vira a sinistra e con un ampio giro conduce alla Casera Pian de le Stel, manteniamo la discesa sull’ampio pendio detritico senza percorso obbligato e puntando alla ben visibile pista forestale CAI 924 sotto di noi)   –    CAI 924 q.1390 (Raggiungiamo a vista la pista forestale innestandoci in un punto qualsiasi tra Casera Pian de le Stel e la Stalla Campitello, andiamo a destra verso quest’ultima ripercorrendo tutto il tragitto fino all’auto fatto in mattinata)   –    Stalla Campitello q.1389      Casera Astor     Val Salatis q.1355     Salt da Pal q.1320   Logament da Pal q.1245   –    Deviazione q.1070    Malga Cate q.1054.

 
NOTE:
LUNGHEZZA: 15 km
DIFFICOLTA: F+
DISLIVELLO TOTALE: 1450 m
QUOTA MASSIMA: M. Sestier q.2084












Sentieri



- Dalla partenza alla malga Cate fino alla val Salatis possiamo tenere la comoda pista forestale o il CAI 924 che su sentiero taglia numerosi tornanti della stessa, noi siamo stati sul CAI 924 e per non citare i numerosi bivi e deviazioni che si vengono a creare non li ho riportati, in ogni modo non vi sono problemi di percorrenza.

- La segnatura dell’Alta Via n°7 non deve trarre in inganno i semplici escursionisti, si tratta di una via a carattere alpinistico con tratti di facile arrampicata (numerosi passaggi di 1°/1°+), ma soprattutto con tratti di cresta estremamente affilata ed esposta dove è necessario piede fermo, concentrazione sulla valutazione dei passaggi e assenza di vertigini. Il tratto più complicato è compreso tra il monte Sestier e il monte Pianina, rinunciare in caso di tempo instabile e terreno bagnato. C’è la possibilità di evitare la lunga, affilata ed esposta cresta che precede la Cima q.2017 bypassandola scendendo a destra ma perdendo molta quota salvo poi dovere risalire in cresta per affrontare la ripida parete che conduce e termina alla vetta.

- Dalla forcella Grava Piana scendiamo con il CAI 972 nel canalone detritico per andarci a innestare sulla forestale CAI 924 tra la Casera Pian de le Stele e Stalla Campitello, prestare attenzione perché la discesa è lunga su terreno molto instabile, se siamo in gruppo procediamo a distanza ravvicinata per evitare scariche di sassi a chi ci precede, utilissimi i bastoncini telescopici.

- Possibili residui nevosi a primavera avanzata nell’alta val Sperlonga





Rifugi-Bivacchi

- La Casera Pian de Le Stele è un piccolo edificio in muratura sempre aperto, all’interno camino, tavolo e posti letto su tavolato.

- Rifugio Semenza q.2020: sempre aperto dal 15 giugno al 15 settembre, da settembre a ottobre solo i fine settimana

- Bivacco a forcella Laste: classica struttura in lamiera a semi botte poco distante dal rifugio Semenza, sempre aperto solo nel periodo invernale alla chiusura del rifugio.


Fonti

- Fonte alla partenza a malga Cate




TEMPI RILEVATI:
Tempo
      Totale
      (ore)
Malga Cate
0,00
Deviazione q.1070
0,03
Logament da Pal
0,23
Salt da Pal
0,32
Val Salatis
0,38
Casera Astor
/
Stalla Campitello
0,43
Casera Pian de Le Stele
0,55
Col Pezei
1,15
Troi Bus de Castal
1,22
Inghiottitoio q.1647
1,34
Val Sperlonga
1,55
Forcella Laste
2,40
Rifugio Semenza
2,42
Forcella Laste
/
Bivacco
2,47
Forcella Val Grande
3,20
Forcella Caulana
3,30
Forcella Sestier
3,45
Deviazione q.1978
4,12
Canalone q.2027
4,30
Sella q.2045
4,42
M.Sestier
4,47
Sella q.2045
/
Cima q.2017
5,40
Monte Pianina
6,00
Forcella Grava Piana
6,10
CAI 924
7,05
Stalla Campitello
/
Casera Astor
/
Val Salatis
/
Salt da Pal
/
Logament da Pal
/
Deviazione q.1070
/
Malga Cate
7,50



Malga Cate q.1054 (Sulle mappe anche casera Pal. Dal parcheggio iniziamo percorrendo la pista forestale CAI 924 a tratti asfaltata e chiusa da sbarra che inizia dietro la malga)
Malga Cate q.1054 (Sulle mappe anche casera Pal. Dal parcheggio iniziamo percorrendo la pista forestale CAI 924 a tratti asfaltata e chiusa da sbarra che inizia dietro la malga)
Val Salatis q.1355 (La pista forestale esce dal bosco inoltrandosi nella bella val Salatis)
Stalla Campitello
Stalla Campitello
Tra Stalla Campitello e Casera Pian de le Stele

Casera Pian de le Stele q.1421 (La forestale termina alla casera, incustodita e sempre aperta utile come bivacco, bivio e cartelli: dietro l’edificio c’è il CAI 972 che conduce verso il largo canalone detritico fino alla forcella Grava Piana che sarà il nostro ritorno, stiamo a destra poco sopra l’edificio tenendo il CAI 924 che risale su sentiero verso il rifugio Semenza, direzione sud/est)
Interno della Casera Pian de le Stele
La forcella Grava Piana vista dalla Casera Pian de le Stele
CAI 924
Col Pezei

CAI 924
Inghiottitoio q.1647 (Uscendo dal bosco ci troviamo a percorrere un aspro terreno carsico invaso da mughi, sulla destra del sentiero c’è il grande inghiottitoio)
Il CAI 924 continua in falsopiano e cominciamo a inoltrarci nella detritica val Sperlonga
Il CAI 924 continua in falsopiano e cominciamo a inoltrarci nella detritica val Sperlonga
Val Sperlonga 

Sul CAI 924 che dalla val Sperlonga risale alla forcella Laste
Sul CAI 924 che dalla val Sperlonga risale alla forcella Laste
Sul CAI 924 che dalla val Sperlonga risale alla forcella Laste
Arrivo alla forcella Laste
Il rifugio Semenza q.2020 appena sotto la forcella Laste

Il rifugio Semenza q.2020 appena sotto la forcella Laste
Il monte Cavallo anche cima Manera visto dal rifugio Semenza
Il bivacco a poche decine di metri dalla forcella Laste
Il bivacco a poche decine di metri dalla forcella Laste
Appena abbiamo oltrepassato il bivacco, il CAI 925 comincia perdere quota aggirando di fatto la testata della val Sperlonga su terreno carsico caratterizzato da alcuni inghiottitoi
Appena abbiamo oltrepassato il bivacco, il CAI 925 comincia perdere quota aggirando di fatto la testata della val Sperlonga su terreno carsico caratterizzato da alcuni inghiottitoi

Panorama sulla val Sperlonga e le montagne che dobbiamo raggiungere, visto dal CAI 925 che da forcella Laste conduce a forcella Val Grande
Forcella Val Grande q.1926 (Alle nostre spalle la cresta risale senza indicazioni sulla cima Val Piccola, direzione sud/est, nel versante opposto il CAI 925 scende nella Val Grande verso la casera Pian della More, a sinistra poco visibile ci dovrebbe essere la traccia non segnata che scende nella val Sperlonga che non vediamo, teniamo l’Alta Via n°7 che bypassa a mezzacosta sul versante orientale l’aguzza cima Val Grande, direzione nord/est)
Sull’Alta Via n°7 che bypassa a mezzacosta sul versante orientale l’aguzza cima Val Grande

Zoomata sulla cima Caulana
Dalla forcella Caulana q.1960 manteniamo l’Alta Via n°7 che scende a sinistra nel versante opposto per riprendere la cresta che avevamo lasciato per bypassare cima Val Grande, direzione nord/ovest, poi nord
Forcella Sestier q.1902 (A sinistra scende un sentiero non segnato, manteniamo l’aerea ma facile cresta che comincia a guadagnare quota in direzione del monte Sestier)
L’Alta Via n°7 dopo avere oltrepassato la forcella Sestier
L’Alta Via n°7 dopo avere oltrepassato la forcella Sestier, davanti a noi il monte Sestier

Deviazione q.1978 (Lasciamo la cresta che davanti a noi s’innalza su ripide placche, l’Alta Via n°7 bypassa scendendo a destra e procedendo su esilissima traccia a mezzacosta nel verde e ripidissimo pendio, versante nord/orientale, puntando a una evidente forcellina)
Al termine della traversata raggiungiamo una crestina secondaria, poco sotto di noi c’è l’evidente forcellina che avevamo già preso come riferimento fin dalla Deviazione q.1978, risaliamo alcuni metri su terreno inclinato con pietrisco….
… poi riprendiamo a destra la traversata a mezzacosta sull’erto pendio erboso, mantenendo la direzione nord/est paralleli alla cresta principale sopra la nostra testa
… poi riprendiamo a destra la traversata a mezzacosta sull’erto pendio erboso, mantenendo la direzione nord/est paralleli alla cresta principale sopra la nostra testa
Al termine della seconda traversata a mezzacosta del pendio erboso dobbiamo disarrampicare pochi metri con passaggio di 1°+ per portarci all’interno di un canalone detritico e instabile
Canalone q.2027 (Al termine della seconda traversata a mezzacosta del pendio erboso dobbiamo disarrampicare pochi metri con passaggio di 1°+ per portarci all’interno di un canalone detritico e instabile, lo percorriamo in discesa perdendo circa 20 metri di quota cercando di individuare a sinistra il proseguo dell’Alta Via n°7 con esile traccia nella terza parte del pendio erboso)

Sella q.2045 (Lasciatoci alle spalle il canalone detritico e risalito il ripido pendio erboso riguadagniamo la cresta principale che avevamo lasciato alla Deviazione q.1978, siamo in un’ampia sella. Evitiamo di proseguire con l’Alta Via n°7 che risale l’aereo filo di crinale, rimontiamo alla nostra sinistra con direzione sud il ripido pendio su zolle erbose fino alla cima del monte Sestier, segni e indicazioni assenti, esilissima traccia poco evidente)
Sella q.2045 (Lasciatoci alle spalle il canalone detritico e risalito il ripido pendio erboso riguadagniamo la cresta principale che avevamo lasciato alla Deviazione q.1978, siamo in un’ampia sella. Evitiamo di proseguire con l’Alta Via n°7 che risale l’aereo filo di crinale, rimontiamo alla nostra sinistra con direzione sud il ripido pendio su zolle erbose fino alla cima del monte Sestier, segni e indicazioni assenti, esilissima traccia poco evidente)
Monte Sestier q.2084 (Omino di sassi sulla cima)
Ritornati alla Sella q.2045 riprendiamo l’Alta Via n°7 che risale il filo dell’aereo crinale
Panorama sul traverso nel ripido pendio erboso che ci porta alla Sella q.2045 dal quale facciamo una deviazione andata/ritorno per raggiungere la vetta del monte Sestier

Procedendo in falsopiano giungiamo a un breve tratto di cresta estremamente affilata ed esposta, dove è necessaria assenza di vertigini e piede fermo
Procedendo in falsopiano giungiamo a un breve tratto di cresta estremamente affilata ed esposta, dove è necessaria assenza di vertigini e piede fermo (dietro di noi si nota la Sella q.2045 che abbiamo lasciato da pochi minuti)
Per raggiungere la Cima q.2017 dobbiamo percorrere il tratto più impegnativo di tutto il giro, una lunga, affilata ed espostissima cresta dove è necessario avere nervi saldi e misurare con calma ogni movimento
Per raggiungere la Cima q.2017 dobbiamo percorrere il tratto più impegnativo di tutto il giro, una lunga, affilata ed espostissima cresta dove è necessario avere nervi saldi e misurare con calma ogni movimento

Per raggiungere la Cima q.2017 dobbiamo percorrere il tratto più impegnativo di tutto il giro, una lunga, affilata ed espostissima cresta dove è necessario avere nervi saldi e misurare con calma ogni movimento
Terminata la lunga cresta affilata, dobbiamo arrampicare una paretina con passaggi di 1°+, ben scalinati ma in buona esposizione che termina con l’arrivo in vetta alla Cima q.2017 
Arrivo alla Cima q.2017
Dalla Cima q.2017 scendiamo procedendo facilmente sulla cresta verso il monte Pianina

Sulla cresta che dalla Cima q.2017 si collega al monte Pianina
Monte Pianina q.2019
Discesa dal monte Pianina alla forcella Grava Piana

Discesa dal monte Pianina alla forcella Grava Piana
Forcella Grava Piana q.1931 (Cartelli CAI: a destra nel versante nord scende il CAI 972 per Barcis e l’Alta Via n°7 che in seguito riprenderà il percorso su cresta risalendo monte I Muri, noi lasciamo la cresta e teniamo il CAI 972 che scende a sinistra)
Dalla forcella Grava Piana iniziamo la ripida discesa nel lungo canalone franoso e detritico
Dalla forcella Grava Piana iniziamo la ripida discesa nel lungo canalone franoso e detritico
In vista della pista forestale CAI 924 sotto di noi e della Stalla Campitello