domenica 7 luglio 2024

Monte Val dei Porri (da Val di Noce) E/EE

Itinerario che si sviluppa in parte su sentieri abbandonati nell'appennino tosco/romagnolo

DATA: 3 marzo 2024 

PARTENZA: Da Faenza prendiamo la SP.20 fino arrivare al paese di Modigliana (circa 20 km), da qui seguiamo le indicazioni per Lutirano raggiungendo questa borgata dopo altri 12,5 km. Ora scartiamo le indicazioni per Tredozio e andiamo a destra scegliendo quelle per Badia della Valle che ci portano a guidare sulla stradina via di Valle Acerreta, dopo 2 km oltrepassiamo l’antico complesso monastico di Badia della Valle (ora adibito come agriturismo) e insistiamo tenendoci sempre sulla stradina principale, alla località Ponte della Valle (vecchie case a sinistra con carrozzabile e cartelli del CAI 549) continuiamo dritto fino all’esaurimento della stradina asfaltata presso Val di Noce (casa abitata e complesso agricolo con capannoni), andiamo avanti per altri 300 metri su carrozzabile fino al bivio della stessa dove il proseguo è sbarrato da un cancello (18,5 km da Modigliana, circa 40 km da Faenza) 


Per la carta escursionistica scala 1:25000 Foglio 22-Alta Valle del Lamone, si ringrazia Monti Editore https://www.iga-cartografia.it/  Via Uberti, 9 – 47521  Cesena (FC)    info@iga-cartografia.it - tel. 328-2279646

ITINERARIO: Partenza q.558 (Dal bivio della carrozzabile scartiamo quella a sinistra che attraversa il torrente Acerreta e andiamo dritto oltre il grande cancello di metallo, siamo sul CAI 521/A)   –     Deviazione q.566 (Quando la carrozzabile comincia a salire ripida su fondo cementato la lasciamo, ci spostiamo a sinistra seguendo i paletti segnaletici del metanodotto nel pianoro erboso e paralleli al torrente Acerreta)   –     Ca’ Rio di Mesola q.590 (Le due case ristrutturate sono poco sopra alla nostra destra come pure la carrozzabile che eventualmente potevamo tenere per arrivare fin qui, davanti a noi c’è l’area recintata con le tubazioni del metanodotto che dobbiamo oltrepassare)   –   Torrente Acerreta q.590 (Lasciataci alle spalle l’area recintata del metanodotto, in breve tralasciamo il proseguo nell’ampia sponda prativa del torrente Acerreta e caliamo a sinistra nel sentiero sterrato che notiamo. Guadiamo il torrente Acerreta, sulla sponda opposta scartiamo la sterrata che sale a destra verso il rudere di Porcelline e ci alziamo a sinistra, subito siamo in un pianoro erboso che attraversiamo ritrovando il sentiero sterrato che entra nel bosco, praticamente di fronte l’area recintata del metanodotto)  –     Bivio q.602 (Siamo nel bosco, di fronte a Ca’ Rio di Mesola anche se non la vediamo perché situata al di là del torrente Acerreta. Il sentiero più evidente continua a costeggiare il torrente Acerreta, noi curviamo a gomito a destra salendo ripidamente un sentierino incerto)  –    Rudere q.647 (Non viene menzionato su alcuna mappa, lo oltrepassiamo continuando su traccia in salita)     –     Crinale q.675 (Appena saliti dal rudere siamo sul crinale spoglio di vegetazione, lo manteniamo con direzione est in costante ascesa su esile traccia di passaggio)   –   Capanno di caccia q.753 (Rudere di un capanno di caccia, il punto è quotato 753,2 da CTR Toscana, continuiamo sull’aereo crinale puntando all’evidente piramide marnosa)   –   Promontorio q.812 (L’aguzzo promontorio senza toponimo è quotato 812,2 m da CTR Toscana o 813 m da IGM Toscana. La buona traccia lo aggira a sinistra a mezzacosta, poi dalla parte opposta riportandosi sul crinale lo possiamo salire con una breve A/R priva di difficoltà)   –   Impalcatura q.859 (Impalcatura metallica ad uso dei cacciatori)   –   Capanno di caccia q.888 (Capanno dei cacciatori in buono stato situato nel punto quotato 888,2 m da CTR Toscana o 890 m da IGM Toscana. Dopo averlo superato tralasciamo la sterrata che scende a sinistra verso il rudere di Valondrone e il fondovalle del rio di Gamogna, continuiamo tenendo il crinale ora su sentiero sterrato)    –   Rudere q.912 (Non viene menzionato su alcuna mappa, rimangono poche fondamenta)   –     Radura q.944 (Per CTR Toscana 943,8 metri. Il sentiero sterrato si esaurisce presso un’ampia radura, la risaliamo a destra su traccia di passaggio, poi entriamo nel bosco in vista del soprastante valico)   –     Crinale N di M. Bruno q.988 (La salita ci fa guadagnare il crinale settentrionale del monte Bruno, lo seguiamo a sinistra con direzione S e in breve il sentierino si sposta a destra a mezzacosta)   –   CAI 555 q.985 (Innesto sul crinale CAI 555, a destra si direziona verso il monte del Becco e il passo Peschiera, noi andiamo a sinistra su sentiero sterrato)   –   Deviazione q.1024 (Lasciamo il CAI 555 che sale su sentierino e seguiamo il sentiero sterrato che transita sotto il versante meridionale del monte Bruno)    –     CAI 555 q.1065 (Quando il sentiero sterrato si esaurisce, risaliamo a sinistra riportandoci sul crinale CAI 555: a sinistra in breve si arriva sul promontorio del monte Bruno, noi andiamo a destra)   –   Cima q.1093   –   Cozzo del Diavolo q.1056 (Punto panoramico indicato dal cartello che lo quota a 1074 metri, il reale Cozzo del Diavolo viene aggirato dalla sentieristica CAI)   –     Incrocio q.1068 (Innesto sul CAI 553: andando dritto s’incomincia a perdere quota verso il passo del Tramazzo, voltiamo a sinistra all’indietro salendo al monte Val dei Porri, ignoriamo il sentiero poco evidente sulla destra che bypassa la cima)    –    Monte Val dei Porri q.1088 (Per CTR Toscana 1088,2 m e per IGM Toscana 1086 m. Ora il CAI 553 comincia a scendere ripidamente con direzione nord)   –     Bivio q.1030 (Dalla nostra destra proviene il sentiero non segnato che aggira il versante orientale del monte Val dei Porri, continuiamo sul CAI 553 mantenendo la direzione)   –     Monte della Solistra q.970 (Per CTR Toscana 970,3 m, per IGM Toscana Poggio Solistra q.967 m. Promontorio anonimo e non segnalato, passa inosservato, dopo averlo oltrepassato il CAI 553 scende ripidamente)   –   Bivio q.817 (A destra c’è il CAI 557 che si raccorda alla carrozzabile Lago di Ponte-Passo del Tramazzo, andiamo dritto sul CAI 553)     –   Bivio q.840 (Arriviamo presso una recinzione, alla nostra destra inizia un sentiero un po’nascosto segnato con vernice giallo/azzurro, stiamo sul CAI 553 che virando a sinistra segue la recinzione per pochi minuti per poi allontanarsene)   –     Monte del Cerro q.879 (Siamo a un bivio nel bosco a circa 25/30 m sotto la cima del monte del Cerro, a sinistra inizia il CAI 549A per Trebbana che potrebbe farci accorciare la gita, prolunghiamo rimanendo sul CAI 553 che ci porta a costeggiare la recinzione sul crinale)   –     Monte Caibano q.827 (Ampia radura senza indicazioni, il CAI 553 continua entrando nella pineta)   –     Bivio q.806 (Ci innestiamo in un sentiero sterrato: a sinistra è CAI 549 per Trebbana e per la seconda volta potrebbe farci accorciare la gita, andiamo a destra che è sempre CAI 553)    –     Bivio q.810 (Biforcazione: a destra inizia un sentierino a mezzacosta che potrebbe passare inosservato, rimaniamo sul CAI 553 che comincia a salire)   –     Deviazione q.814 (A pochi metri dal bivio precedente lasciamo il CAI 553 destinato poco più avanti a raggiungere il bivio col CAI 587, sulla sinistra dobbiamo individuare il sentiero abbandonato di Frassanello che dopo i primi metri pianeggianti comincia a perdere quota, qualsiasi indicazione è assente)   –   Bivio q.785 (Mentre scendiamo, allo stato attuale notiamo alla nostra destra un sentiero abbandonato minore che cala nel fondovalle, noi rimaniamo su quello principale che vira a sinistra. In breve quando sembra sparire nell’alto manto erboso dobbiamo calare a destra per mantenerci sul tracciato originario)   –   Bivio q.720 (Mentre scendiamo nel sentiero ostruito da qualche cespuglio di ginestre, vediamo il rudere di Frassanello davanti a noi, quindi appena prima di arrivarci sulla destra a mezzacosta c’è il proseguo del nostro tracciato)   –     Frassanello q.718 (Il rudere della casa è stato edificato su uno spallone panoramico, dopo la visita torniamo indietro al bivio che lo precedeva)   –     Bivio q.720 (Dritto in salita è da dove siamo venuti, il proseguo è dritto a sinistra a mezzacosta con l’entrata del sentiero che potrebbe essere celata dalla vegetazione, direzione nord)   –   Rio di Frassanello q.705 (Il sentiero si sviluppa a mezzacosta e in piano spoglio dalla vegetazione, arriviamo al piccolo fosso d’acqua che sotto di noi crea una cascata, lo guadiamo e dalla parte opposta si continua su cengia che ci fa cambiare direzione, ora SO. Nel proseguo dobbiamo fare qualche manovra per vincere alcune brevi frane che hanno coinvolto il percorso)   –   Casotto q.700 (Dell’antico casotto di sasso rimangono tre mura)   –     Bivio q.685 (Nel frattempo il sentiero si è allargato: a destra sale mentre noi lo teniamo a sinistra iniziando per la prima volta a scendere)   –   Bivio q.610 (Ci innestiamo sulla sterrata, a destra sale e noi la teniamo a sinistra continuando a perdere quota)   –   Rio di Frassanello q.559 (Guadiamo il corso d’acqua e la sterrata si sposta alla sua sinistra)   –   Bivio q.560 (Dopo poche decine di metri avere guadato il rio di Frassanello c’è il bivio della sterrata, scartiamo quella che inizia a destra e teniamoci a sinistra)   –   Ponte q.551 (Saliamo pochi metri e ci innestiamo sulla sterrata/carrozzabile CAI 549: tralasciamo a sinistra che risale alla parrocchia di Trebbana e andiamo a destra attraversando immediatamente un ponticello sul fosso di Trebbana. Dopo il ponte notiamo un largo tracciato dismesso sulla destra e dei pali della luce, noi seguiamo sempre la sterrata/carrozzabile principale in leggera salita)   –   Val di Lupo q.551 (Alla nostra sinistra sale un sentiero sterrato che non ci interessa e subito dopo oltrepassiamo il grande rudere infrascato, senza toponimo ma quotato 551,4 m da CTR Toscana)   –   Ponte della Valle q.520 (Vecchie case in stato di semi-abbandono. Oltrepassiamo il ponte sul torrente Acerreta e ci portiamo sulla strada asfaltata sulla quale troviamo una piccola maestà, la seguiamo a sinistra)   –   Bivio q.532 (A destra c’è lo stradello cementato che sale all’eremo di Gamogna, continuiamo sulla strada asfaltata)   –    Val di Noce q.554 (Grande casa abitata e capannoni dell’azienda d’allevamento, si esaurisce l’asfaltata e ora i procede su carrozzabile)   –   Arrivo q.558.
 

NOTE:

        LUNGHEZZA: 14 km

        DIFFICOLTA: E/EE

DISLIVELLO TOTALE: 820 m

QUOTA MASSIMA: 1100 m

Sentieri

Il percorso non segnato che dalla partenza ci conduce a innestarci sul crinale CAI 555, presenta qualche tratto incerto solo in prossimità del Rudere q.647 (non menzionato su alcuna mappa), successivamente si sviluppa su crinale e la traccia è sempre visibile, il territorio è frequentato dai cacciatori. 

Sentiero di Frassanello: Il tracciato privo di ogni indicazione presenta qualche tratto incerto nella discesa che precede l’arrivo al rudere, successivamente si sviluppa su cengia e dopo l’attraversamento del rio di Frassanello alcuni smottamenti hanno coinvolto il percorso (necessarie manovre d’aggiramento da valutare al momento) 

Rifugi-Bivacchi

Assenti 

Fonti

Fontana a Ponte della Valle

Tracce GPS


TEMPI RILEVATI NETTI (ore):

Partenza

0,00

CAI 555 q.1065

1,45

Frassanello

3,55

Deviazione q.566

0,03

Cima q.1093

/

Bivio q.720

3,57

Ca’ Rio di Mesola

0,09

Cozzo del Diavolo

2,05

Rio di Frassanello 

4,02

Torrente Acerreta 

0,13

Incrocio q.1068

2,09

Casotto

4,17

Bivio q.602

0,16

M. Val dei Porri

2,11

Bivio q.685

4,21

Rudere q.647

0,20

Bivio q.1030

2,17

Bivio q.610

4,27

Crinale q.673

0,23

Monte della Solistra

2,33

Rio di Frassanello 

4,33

Cap. di caccia q.753

0,34

Bivio q.817

2,54

Bivio q.560

4,34

Promontorio q.813

0,44

Bivio q.840

3,05

Ponte q.551

4,35

Impalcatura

0,54

Monte del Cerro

3,15

Val di Lupo

4,43

Cap. di caccia q.888

0,58

Monte Caibano

3,33

Ponte della Valle

4,48

Rudere q.912

1,02

Bivio q.806

3,37

Bivio q.532

4,54

Radura q.944

1,08

Bivio q.810

3,40

Val di Noce

4,58

Crinale N M. Bruno

1,16

Deviazione q.814

3,41

Arrivo

5,02

CAI 555 q.985

1,30

Bivio q.785

3,44

 

 

Deviazione q.1024

1,33

Bivio q.720

3,53

 

 

 


Partenza q.558 (Dal bivio della carrozzabile scartiamo quella a sinistra che attraversa il torrente Acerreta e andiamo dritto oltre il grande cancello di metallo, siamo sul CAI 521/A)

   Deviazione q.566 (Quando la carrozzabile comincia a salire ripida su fondo cementato la lasciamo, ci spostiamo a sinistra seguendo i paletti segnaletici del metanodotto nel pianoro erboso e paralleli al torrente Acerreta)

Nel pianoro erboso paralleli al torrente Acerreta

   Ca’ Rio di Mesola q.590 (Le due case ristrutturate sono poco sopra alla nostra destra come pure la carrozzabile che eventualmente potevamo tenere per arrivare fin qui)

Davanti a noi c’è l’area recintata con le tubazioni del metanodotto che dobbiamo oltrepassare

Torrente Acerreta q.590 (Lasciataci alle spalle l’area recintata del metanodotto, in breve tralasciamo il proseguo nell’ampia sponda prativa del torrente Acerreta e caliamo a sinistra nel sentiero sterrato che notiamo) 

 

Torrente Acerreta q.590: guadiamo il torrente Acerreta, sulla sponda opposta scartiamo la sterrata che sale a destra verso il rudere di Porcelline e ci alziamo a sinistra ….

… subito siamo in un pianoro erboso che attraversiamo …

….. ritrovando il sentiero sterrato che entra nel bosco. 

Salita al Rudere q.647

Rudere q.647 (Non viene menzionato su alcuna mappa)

Rudere q.647 (Non viene menzionato su alcuna mappa)

 

Crinale q.675 (Appena saliti dal rudere siamo sul crinale spoglio di vegetazione, lo manteniamo con direzione est in costante ascesa su esile traccia di passaggio)

Panorama dal crinale

Panorama dal crinale

Capanno di caccia q.753 (Rudere di un capanno di caccia, il punto è quotato 753,2 da CTR Toscana) 

Dal capanno di caccia q.753 continuiamo sull’aereo crinale

Dal capanno di caccia q.753 continuiamo sull’aereo crinale puntando all’evidente piramide marnosa

 

Dal capanno di caccia q.753 continuiamo sull’aereo crinale puntando all’evidente piramide marnosa

La traccia aggira a sinistra a mezzacosta il Promontorio q.813

Sul crinale

Promontorio q.813 (La buona traccia lo aggira a sinistra a mezzacosta, poi dalla parte opposta riportandosi sul crinale lo possiamo salire con una breve A/R priva di difficoltà)

 

Promontorio q.813 (La buona traccia lo aggira a sinistra a mezzacosta, poi dalla parte opposta riportandosi sul crinale lo possiamo salire con una breve A/R priva di difficoltà)

Sul Promontorio q.813 (La buona traccia lo aggira a sinistra a mezzacosta, poi dalla parte opposta riportandosi sul crinale lo possiamo salire con una breve A/R priva di difficoltà)

Panorama dalla vetta del Promontorio q.813

Ridiscesi dal promontorio continuiamo sull’aereo crinale


Impalcatura metallica ad uso dei cacciatori

Capanno di caccia q.888 (Capanno dei cacciatori in buono stato situato nel punto quotato 888,2 m da CTR Toscana o 890 m da IGM Toscana) 

Capanno di caccia q.888 (Dopo averlo superato tralasciamo la sterrata che scende a sinistra verso il rudere di Valondrone e il fondovalle del rio di Gamogna, continuiamo tenendo il crinale ora su sentiero sterrato) 

Rudere q.912 (Non viene menzionato su alcuna mappa, rimangono poche fondamenta)

Sentiero sterrato

Radura q.944 (Il sentiero sterrato si esaurisce presso un’ampia radura, la risaliamo a destra su traccia di passaggio, poi entriamo nel bosco in vista del soprastante valico)


Dalla Radura q.944 la risaliamo a destra su traccia di passaggio, poi entriamo nel bosco in vista del soprastante valico)

La salita dalla radura ci fa guadagnare il crinale settentrionale del monte Bruno, lo seguiamo a sinistra con direzione S e in breve il sentierino si sposta a destra a mezzacosta.  

Il sentierino si sposta a destra a mezzacosta

CAI 555 q.985 (Innesto sul crinale CAI 555, a destra si direziona verso il monte del Becco e il passo Peschiera, noi andiamo a sinistra su sentiero sterrato)

Su sentiero sterrato

CAI 555 q.1065 (Quando il sentiero sterrato si esaurisce, risaliamo a sinistra riportandoci sul crinale CAI 555: a sinistra in breve si arriva sul promontorio del monte Bruno, noi andiamo a destra) 


CAI 555

CAI 555

Cozzo del Diavolo q.1056 (Punto panoramico indicato dal cartello che lo quota a 1074 metri) 

Monte Val dei Porri q.1088

Dal monte val dei Porri, il CAI 553 comincia a scendere ripidamente con direzione nord.  


Monte della Solistra q.970 (Promontorio anonimo e non segnalato) 

Dopo avere oltrepassato il monte della Solistra, il CAI 553 scende ripidamente 

Vista sulla carrozzabile che dal lago di Ponte sale al valico del Tramazzo

Bivio q.817 (A destra c’è il CAI 557 che si raccorda alla carrozzabile Lago di Ponte-Passo del Tramazzo, andiamo dritto sul CAI 553)

Sul CAI 553

Bivio q.840 (Arriviamo presso una recinzione, alla nostra destra inizia un sentiero un po’nascosto segnato con vernice giallo/azzurro, stiamo sul CAI 553 che virando a sinistra segue la recinzione per pochi minuti per poi allontanarsene)


Sul CAI 553

   Monte del Cerro

Siamo a un bivio nel bosco a circa 25/30 m sotto la cima del monte del Cerro, a sinistra inizia il CAI 549A per Trebbana che potrebbe farci accorciare la gita, prolunghiamo rimanendo sul CAI 553

Sul CAI 553 che ci porta a costeggiare la recinzione sul crinale 

Monte Caibano q.827 (Ampia radura senza indicazioni)

Bivio q.806 (Ci innestiamo in un sentiero sterrato: a sinistra è CAI 549 per Trebbana e per la seconda volta potrebbe farci accorciare la gita, andiamo a destra che è sempre CAI 553)


Bivio q.810 (Biforcazione: a destra inizia un sentierino a mezzacosta che potrebbe passare inosservato, rimaniamo sul CAI 553 che comincia a salire) 

Deviazione q.814 (A pochi metri dal bivio precedente lasciamo il CAI 553 destinato poco più avanti a raggiungere il bivio col CAI 587, sulla sinistra dobbiamo individuare il sentiero abbandonato di Frassanello, qualsiasi indicazione è assente)

Il sentiero abbandonato di Frassanello

Il sentiero abbandonato di Frassanello

Il sentiero abbandonato di Frassanello

Mentre scendiamo nel sentiero ostruito da qualche cespuglio di ginestre, vediamo il rudere di Frassanello davanti a noi.   


Il rudere di Frassanello

Il rudere di Frassanello

Dal rudere di Frassanello torniamo indietro e individuiamo sulla sinistra il proseguo del sentiero a mezzacosta

Sul sentiero a mezzacosta dopo avere lasciato il rudere di Frassanello

Sul sentiero a mezzacosta dopo avere lasciato il rudere di Frassanello

 

Rio di Frassanello q.705 (Il sentiero si sviluppa a mezzacosta, arriviamo al piccolo fosso d’acqua che sotto di noi crea una cascata, lo guadiamo e dalla parte opposta si continua su cengia che ci fa cambiare direzione, ora SO) 

Si continua su cengia

Casotto q.700 (Dell’antico casotto di sasso rimangono tre mura)

Bivio q.685 (Nel frattempo il sentiero si è allargato: a destra sale mentre noi lo teniamo a sinistra iniziando per la prima volta a scendere) 

In lontananza vediamo il crinale del monte di Bufalo

   Bivio q.610 (Ci innestiamo sulla sterrata, a destra sale e noi la teniamo a sinistra continuando a perdere quota) 


La sterrata ci porta a lambire il rio di Frassanello

La sterrata ci porta a lambire il rio di Frassanello

Rio di Frassanello q.559 (Guadiamo il corso d’acqua e la sterrata si sposta alla sua sinistra) 

Ponte q.551 (Saliamo pochi metri e ci innestiamo sulla sterrata/carrozzabile CAI 549: tralasciamo a sinistra che risale alla parrocchia di Trebbana e andiamo a destra attraversando immediatamente un ponticello sul fosso di Trebbana)

Il rudere di Val di Lupo

Il rudere di Val di Lupo


Ponte della Valle q.520 (Vecchie case in stato di semi-abbandono) 

Ponte della Valle q.520 (Vecchie case in stato di semi-abbandono) 

Ponte della Valle q.520 (Oltrepassiamo il ponte sul torrente Acerreta e ci portiamo sulla strada asfaltata sulla quale troviamo una piccola maestà, la seguiamo a sinistra) 

Val di Noce q.554 (Grande casa abitata e capannoni dell’azienda d’allevamento, si esaurisce l’asfaltata e ora i procede su carrozzabile)